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Cos'è il parto distocico e quali sono le difficoltà?

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 19 Dicembre, 2022

Scopriamo cos'è il parto distocico

Con distocia o parto distocico si intende il parto che, per qualche ragione, non segue il normale decorso e non si svolge in modo naturale, spontaneo o fisiologico. 

Dopo i 9 mesi di gestazione, a volte,  può capitare un imprevisto che, il termine tecnico definisce distocie del parto. Le distocie possono essere dinamiche, meccaniche e fetali

Vediamo quali sono le cause delle difficoltà che possono insorgere durante il travaglio e la nascita del bambino. E quali sono i rischi che si corrono se non si interviene con tempestività. 

Parto Distocico Significato

Il parto distocico è il parto difficoltoso che non segue il normale decorso del parto naturale

Si tratta di un parto difficile per diverse ragioni, come le contrazioni uterine inefficaci, i disturbi dovuti alla dilatazione del canale cervicale, una conformazione del bacino che non agevola l'espulsione del bambino, l'arresto del travaglio o un travaglio prolungato, anomalie nella presentazione o nella posizione del bambino, il suo peso eccessivo.

Conseguenza di queste situazioni che possono verificarsi durante il travaglio, è quella di intervenire con farmaci o con un parto operativo, ovvero con manovre manuali o mezzi strumentali, come ventosa, riposizionamento del feto o in casi estremi parto cesareo, per salvaguardare la vita della mamma e del bambino.

Parto Eutocito, parto naturale

Un altro termine medico che non siamo abituati a sentire, ma che rappresenta semplicemente il tipo di parto naturale o fisiologico, è il parto eutocito.

Questo significa che il parto avverrà in modo naturale. Il feto passa dal canale vaginale senza ricorrere ad alcuna tecnica esterna manuale, ai farmaci, e senza usare alcuno strumento o altra manovra ostetrica. Al contrario del parto distocico che, invece, richiede l'intervento di strumenti per far proseguire il travaglio e per far nascere il bambino senza rischi.

Prima di entrare nel dettaglio del parto distocico, vediamo quali sono i tipi di parto oltre a quello naturale e distocico.

I tipi di parto

Generalmente, il bimbo nasce dalla 37esima alla 42esima di gravidanza con queste modalità di parto:

  • Parto spontaneo, naturale e vaginale
  • Parto distocico 
  • Parto cesareo
  • Parto vaginale dopo un cesareo (VBAC)

Distocie del Parto

Le distocie del parto possono essere causate da queste condizioni

  • distocia dinamica, ovvero l'incapacità di contrazione da parte dell'utero
  • distocia meccanica, quando il bambino durante la fase espulsiva non riesce a uscire naturalmente dalla pancia della mamma per via della conformazione delle ossa del bacino, della vulva, della vagina e del collo dell'utero
  • distocia fetale, quando il feto è troppo grande per passare dalle pelvi o quando ha assunto una posizione anomala.

Vediamo nel dettaglio tutte le singole forme di distocia.

Distocia Dinamica

Per distocia dinamica si intende la difficoltà ad avere contrazioni a frequenza e intensità regolare affinché il bambino riesca a nascere. Questo problema può insorgere nelle donne che hanno già avuto diverse gravidanze o gravidanze multiple. Ma è anche comune nelle donne più mature.

In questo caso, si interviene con un apparecchio che serve a registrare le contrazioni uterine che stanno avvenendo e il battito cardiaco del feto. L'esame prende il nome di "tracciato". Il nome medico è tracciato cardiotocografico.

La procedura, non invasiva e indolore, prevede che si applichi una cintura attorno all'addome della partoriente. Il compito della cintura è quello di registrare i vari parametri che occorrono per valutare la situazione

  • frequenza e intensità delle contrazioni uterine 
  • il battito cardiaco del feto.

Attraverso il tracciato è possibile individuare le eventuali anomalie che si stanno verificando, così da porre immediato rimedio. 

All'occorrenza, l'équipe medica potrà intervenire adottando alcuni accorgimenti per aiutare le contrazioni dell’utero attraverso la somministrazione di ossitocina, un ormone che produce il nostro stesso organismo; alleviare i dolori; favorire lo svuotamento della vescica; rompere le membrana amniotica; trovare la posizione giusta della donna per partorire. 

A proposito dell'ossitocina, essa stimola la muscolatura dell’utero, aumenta l’intensità e la frequenza delle contrazioni. Per questa sua proprietà, l'ormone viene somministrato durante il travaglio per indurre le contrazioni dell’utero e favorire il parto.

Distocie meccaniche 

Come abbiamo accennato, le distocie meccaniche avvengono quando non vi è la giusta misura tra le proporzioni del feto che deve nascere e la conformazione ossea del bacino, dell'utero e della vulva della madre (bacino, utero, vulva).

La distocia meccanica rappresenta proprio la difficoltà del feto a uscire dalla pancia della mamma

Distocia fetale

Questa condizione si presenta quando il bambino, con una costituzione più grande e un peso maggiore, ha assunto una posizione che rende il parto complicato.

Generalmente, al termine della gravidanza il bambino assume una posizione cefalica, ovvero con la testa rivolta verso il basso e i piedi in alto, la posizione corretta che favorisce la normale espulsione del feto.

Quando, invece, il feto assume una posizione podalica o altre presentazioni es di faccia di parla di malposizioni fetali che possono essere un ostacolo per il parto.

Distocia di spalla

La distocia di spalla è una condizione di emergenza ostetrica che richiede l'intervento di particolari manovre per far uscire le spalle del bambino.

La distocia di spalla non può essere prevista o prevenuta perché non esistono metodi per identificare i feti che andranno incontro a questa complicanza, le urgenze cliniche si possono presentare al momento del travaglio e del parto

Si possono, però, considerare alcuni fattori di rischio:

  • macrosomia fetale (fattore di rischio principale, proporzionale al peso)
  • obesità e diabete materno
  • gravidanza protratta 
  • multiparità
  • distocia di spalla in parti precedenti. 

L'impegno dei medici nel gestire il parto distocico

La responsabilità dei medici gioca un ruolo di primo piano nella gestione del parto distocico. È fondamentale gestire queste situazioni in modo da aiutare la partoriente a superare il momento con il minor carico di ansia. L’equipe deve lavorare in sinergia per risolvere l’emergenza nel minor tempo possibile. 

Lo stress che può lasciare un'esperienza come quella del parto complicato, infatti, potrebbe produrre chiusura e pensieri negativi nei confronti di gravidanze future.

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Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Letizia Samantha Zeverino
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