Bonus diabete 2022: chi ne ha diritto e come richiederlo

Dr.ssa Elisabetta Ciccolella Farmacista
Redatto scientificamente da Dr.ssa Elisabetta Ciccolella, Farmacista |
A cura di Mattia Zamboni

Data articolo – 23 Agosto, 2022

Scopriamo chi può richiedere il bonus diabete

In Italia le persone che soffrono di diabete sono oltre 3,5 milioni (senza contare chi ne è affetto senza saperlo).

Per far fronte a questa problematica, lo Stato ha previsto agevolazioni fiscali e aiuti per chi ne soffre – ma anche per i familiari. 

Nel 2019 entra, quindi, in vigore l’indennità di accompagnamento (un vero e proprio bonus diabetico), pari a 517,84 euro.

Invece, per la famiglia a supporto del diabetico sono stati previsti permessi retribuiti da tre giorni al mese, fino a due ore al giorno.

Vediamo, insieme, come richiederlo e chi ne ha diritto.

In cosa consiste?

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Innanzitutto, è bene chiarire che il bonus diabete consiste, a tutti gli effetti, in una indennità di accompagnamento e all’invalidità civile.

Quando si fa domanda per il bonus diabete, si ha automaticamente diritto ad una serie di agevolazioni – per se e per i propri familiari.

Il bonus, quindi, consiste in:

  • assegni e vantaggi per l’assistenza alle persone con diabete;
  • iscrizione nelle categorie protette, per i lavoratori dipendenti, che avviene solo nel caso di un’invalidità superiore al 46%;
  • agevolazioni fiscali per chi soffre di diabete o per i loro famigliari;
  • pensione di invalidità;
  • pensione per inabilità alle mansioni (solo per i dipendenti pubblici);
  • esenzione dal ticket sanitario per questa patologia;
  • diritto alla pensione anticipata (a 55 anni e 7 mesi per le donne e 60 anni e 7 mesi per gli uomini con almeno 20 anni di versamenti contributivi e con invalidità pari o maggiore all’ 80%);
  • riconoscimento del diritto di pagare un’Iva al 4% sull’acquisto dell’autovettura e l’esenzione dal pagamento del bollo (in base alla regione di appartenenza);
  • maggiorazione di 2 mesi di contributi figurativi per ogni anno di servizio, se l’invalidità riconosciuta è tra il 74% e l’80%.

Le agevolazioni economiche per un diabetico iniziano, quindi, solo con una invalidità pari, o superiore, al 74%: in questo caso si ha diritto a 286,81 euro mensili per 13 mensilità (quindi anche la tredicesima a dicembre).

Se, oltre all’invalidità, l’INPS certifica l’impossibilità a deambulare e/o compiere atti classici della vita quotidiana, allora avrà anche un’indennità di accompagnamento pari a 517,84 euro

In totale, quindi, sono 804,65 euro ogni mese.

Chi può usufruire delle agevolazioni del bonus diabete?

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I soggetti che possono richiedere il bonus diabete devono rispondere a determinati requisiti – che variano in base alla valutazione del proprio livello di invalidità.

È quindi possibile richiedere il bonus se:

  • si ha un’invalidità tra il 41% e il 50%, ovvero se si soffre di Diabete mellito di Tipo 1 e di Tipo 2, con complicanze micro-macroangiopatiche e manifestazioni cliniche di medio grado;
  • si ha una invalidità tra il 51% e il 60%, valutata in persone con Diabete mellito insulino-dipendente, con un aumento di lipidi nel sangue o con crisi ipoglicemiche frequenti, non trattabili con le normali terapie.

Si riconosce, infine, il diritto all’assistenza anche in coloro che soffrono di complicanze del diabete, come: 

In questo caso, l’invalidità è valutata tra il 91% e il 100%.

Come richiedere il bonus diabete 2022

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Per ottenere l’invalidità civile e, di conseguenza, le agevolazioni previste da questo bonus diabetico, è necessario inoltrare la domanda all’Inps, dopo la diagnosi effettuata e certificata dal proprio medico.

La certificazione deve essere inviata direttamente all’Inps, per via telematica o tramite un patronato. 

Solo dopo sarà possibile rivolgere istanza per il riconoscimento dell’invalidità all’Istituto di previdenza, allegando tutta la documentazione medica richiesta.

Ultimo aggiornamento – 24 Agosto, 2022

Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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