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Coliche addominali: come placare i forti dolori

Chiara Tuccilli | Biologa e Dottore di Ricerca in Scienze Endocrinologiche

Ultimo aggiornamento – 08 Giugno, 2022

Coliche addominali: cosa fare

Trattandosi di un disturbo molto frequente - nei bambini e negli adolescenti, ma non solo - è possibile aver sperimentato almeno una volta una colica addominale. I neonati sono particolarmente suscettibili per via dell’immaturità del loro sistema digestivo, mentre i bambini e gli adolescenti sono spesso afflitti da questo disturbo perché hanno un apparato digerente più delicato rispetto agli adulti.

Le coliche addominali, acute (presentazione sporadica) o croniche (presenti per almeno 6 mesi), si presentano con dolore forte, improvviso e crampiforme nella regione intestinale. I sintomi delle coliche addominali più comuni sono sicuramente nausea, vomito, diarrea, flatulenza ed eruttazioni, così come dolore a schiena e gambe: insomma, abbiamo a che fare con un disturbo parecchio debilitante, che merita di essere prontamente trattato.

Vediamo insieme quali sono le cause delle coliche addominali e cosa fare per le coliche addominali.

Le cause delle coliche addominali

Qualsiasi tipo di colica (addominale, biliare, renale) si manifesta quando le pareti muscolari degli organi cavi si contraggono, ma le cause scatenanti possono essere molteplici

Nel caso delle coliche addominali, le contrazioni sono prevalentemente a carico dell’intestino e possono originare da cause organiche oppure da fattori psicologici (forte stress e disturbi d’ansia).

Tra le cause delle coliche addominali vi sono quelle direttamente o indirettamente collegate all’alimentazione, come:

Anche la congestione digestiva (blocco della digestione causato da un repentino sbalzo di temperatura) può causare spasmi intestinali, ragione per cui è consigliabile evitare alcuni comportamenti durante o al termine del pasto, come l’intensa attività fisica, il passaggio da ambienti caldi a freddi senza essere adeguatamente coperti (per esempio in inverno all’uscita da un ristorante), l’ingestione di bevande ghiacciate in estate.

Altre cause organiche sono le infezioni, le ostruzioni e le infiammazioni intestinali. Le coliche addominali possono essere causate da:

Per determinare con certezza la causa e risolvere il problema, specialmente se si tratta di coliche addominali croniche, è opportuno rivolgersi al medico per sottoporsi a visita ed esami per le coliche addominali come

  • Esami del sangue
  • Esami delle urine
  • Esami delle feci
  • Ecografia
  • TAC
  • Colonscopia

Cosa fare per le coliche addominali

Spesso le coliche addominali si risolvono spontaneamente, senza il bisogno di farmaci, aiutandosi con i tradizionali “rimedi della nonna” per alleviare i sintomi. Tra i rimedi naturali per le coliche addominali, i più efficaci sono:

  • Borse di acqua calda da poggiare sull’addome
  • Fare un bagno caldo
  • Evitare di bere liquidi freddi e gassati
  • Consumare bevande calde (camomilla, tè, tisane)
  • Rimanere idratati è fondamentale soprattutto quando si presentano vomito e diarrea

Se i rimedi casalinghi non sono sufficienti, la colica si presenta con dolore e sintomi molto intensi o si tratta di un episodio di coliche croniche, è necessario informare il medico che valuterà se è più opportuno che il paziente si rechi al pronto soccorso. In ogni caso, tra le mura domestiche o al pronto soccorso, il medico potrà impostare un trattamento sintomatico prescrivendo, ad esempio, antispastici, antidolorifici ed antiemetici, raccomanderà di mantenere una buona idratazione ed eventuali altri interventi opportuni (tra cui iniziare il percorso diagnostico quanto prima).

Una volta stabilita la causa della colica, il medico prescriverà la giusta terapia per curare e controllare la condizione clinica all’origine degli episodi colici

In ultimo, come per molti disturbi e condizioni cliniche, anche prevenire le coliche addominali:

  • aderendo a uno stile di vita sano;
  • alimentandosi in modo adeguato;
  • bevendo molto;
  • svolgendo un’adeguata e regolare attività fisica. 

In particolare, l’alimentazione potrebbe richiedere aggiustamenti di diverso tipo in base al fatto che siano state identificate solo abitudini alimentari scorrette o che sia stata diagnosticata una specifica patologia, un’allergia o un’intolleranza. Nel primo caso, infatti, si possono considerare validi i consigli generali per una sana alimentazione (dieta povera di grassi e ricca di fibre), nel secondo caso, invece, la dieta potrebbe richiedere diversi aggiustamenti specifici per la patologia.

L’attività fisica, poi, può essere di particolare beneficio se le coliche addominali sono psicosomatiche. Essa, infatti, favorisce la riduzione dello stress mentale e migliora il tono dell’umore.

Sebbene le coliche addominali siano disturbi spesso sporadici che si risolvono spontaneamente o con un trattamento sintomatico, è bene prestare molta attenzione alla frequenza con cui avvengono, alla modalità con cui si presentano e se sono associate ad eventi particolari, e rivolgersi al medico se si nota un’intensificazione o un cambiamento dei sintomi. 

In questo modo, infatti, sarà possibile arrivare a una diagnosi in tempi rapidi e impostare una terapia adeguata.

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Chiara Tuccilli | Biologa e Dottore di Ricerca in Scienze Endocrinologiche
Scritto da Chiara Tuccilli | Biologa e Dottore di Ricerca in Scienze Endocrinologiche

Da sempre interessata alla divulgazione scientifica e con un'implacabile sete di conoscenza che vorrei condividere, sono Biologa, laureata in Biotecnologie Mediche e Dottore di Ricerca in Scienze Endocrinologiche. Svolgo sia attività libero professionale di Biologo Nutrizionista sia attività di ricerca, presso l’Università "La Sapienza" di Roma.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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