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Scoperta una molecola che aumenta la fertilità: l’inositolo

Stefania Virginio

Ultimo aggiornamento – 07 Ottobre, 2016

Fertilità nella donna

L’effetto positivo dell’inositolo

Diversi studi effettuati su un campione di donne affette da policistosi ovarica hanno confermato la capacità dell’inositolo di migliorare la loro quantità ovocitaria, attraverso una sostanza completamente naturale, associata a uno zucchero.

Questa sostanza sarebbe in grado quindi di aumentare la loro fertilità. Il professore di Ostetricia e Ginecologia all’Università Ipus, Istituzione di Alta Formazione di Chiasso in Svizzera, Vittorio Unfer, ha dichiarato che l’inositolo è in grado di correggere i disturbi endocrino-metabolici che sono tipici della patologia dell’ovaio policistico.

Questi fastidi vanno dall’aumento della resistenza insulinica, all’iperandrogenismo, all’iperglicemia. La molecola è presente in diverse forme, ma, studiandole attentamente una a una, i professori sono stati in grado di dimostrare che solo due hanno un effetto realmente positivo sulle donne affette da tali patologie.

Le due molecole in grado di mediare l’insulina sono:

  • il Myo-inositolo (MI)
  • il D-chiro-inositolo (DCI)

Hanno varie funzionalità, oltre che aumentare la fertilità e curare le donne con sindrome dell’ovaio policistico, possono anche aiutare le donne obese o in sovrappeso.

Cosa è l’inositolo?

L’inositolo viene anche chiamato vitamina B7, anche se in realtà fa parte delle cosiddette non-vitamine B. La sua azione è legata a quella delle altre vitamina del gruppo B, come la biotina (vitamina B8), l’acido folico (vitamina B9) e l’acido pantotenico (vitamina B5).

La vitamina B7, o inositolo, è un nutriente fondamentale per il nostro organismo. Lo si trova in alcuni cibi, ma è anche prodotto autonomamente dall’organismo. Per questo motivo, non viene considerata una vera e propria vitamina, anche se ne assume il nome. L’inositolo è idrosolubile, come le vitamine del gruppo B, non viene dunque immagazzinato dal nostro organismo, ma deve essere assorbito con costanza attraverso gli alimenti.

La sindrome dell’ovaio policistico (Pcos): cosa è?

Questa patologia rientra tra le cause dell’infertilità femminile, se si pensa che in Italia colpisce dal 5% al 10% delle donne. La sindrome attacca sia le ovaie, che il sistema metabolico femminile; non solo, ha gravi conseguenze anche sul sistema endocrinologico, provocando scompensi del ciclo mestruale, obesità, peluria diffusa, sovrappeso, acne.

Cos’è l’inositolo?

Il nostro organismo è in grado di produrre da solo questa molecola, chiamata anche vitamina B7. Grazie alla capacità del nostro organismo di assorbirlo durante la digestione, la sua assunzione è facilitata da un’adeguata alimentazione.

Dove si trova l’inositolo?

L’inositolo si trova anche in natura. In occasione del World Pediatric and Adolescent Gynecology Congress tenutosi recentemente a Firenze, il biologo nutrizionista Piero Filati ha suggerito i cibi da assumere in caso di scarsa fertilità, aggiungendo anche dei menù ad hoc per chi soffre della sindrome dell’ovaio policistico.

Per le donne che soffrono di policistosi ovarica, è consigliabile seguire uno stile di vita sano, perdere peso, assumere una dieta equilibrata, svolgere regolarmente attività fisica. L’inositolo, che si trova anche in alcuni integratori, può rivelarsi molto utile, in quanto contiene agenti sensibilizzanti l’insulina.

Le proprietà dell’inositolo

Diverse sono le capacità, come già detto, dell’inositolo. Possiamo aggiungerne ancora alcune, come per esempio:

produce la molecola che si occupa del trasporto dei lipidi dal fegato alle cellule che hanno il compito di ridurre il contenuto di grasso nel sangue. La molecola è la lecitina ed è in grado di proteggere i vasi sanguigni;

  • controlla la concentrazione di trigliceridi e colesterolo nel fegato e nel sangue;
  • aumenta la maturazione degli spermatozoi.

 

Gli integratori a base di inositolo sono anche in grado di aiutare chi soffre di:

La dieta consigliata per migliorare la fertilità

La stabilizzazione della glicemia è la prima regola da seguire in caso di sindrome dell’ovaio policistico, essendo questa una malattia insulino-resistente. Innanzitutto, quindi, i pasti devono avere un certo equilibrio per quanto riguarda il carico glicemico complessivo.

Accanto a questa dieta, l’attività fisica costante e continuativa deve essere sempre presente. Sono diversi gli alimenti che lo contengono, tra cui:

  • frutta
  • carne
  • cereali
  • legumi

Soprattutto la lecitina di soia lo contiene in gran quantità. Questa sostanza la si può trovare nei tuorli d’uovo e nei fagioli di soia. L’inositolo è contenuto anche nell’orzo, nel riso integrale, nel grano saraceno, nel germe di grano e nell’avena. Non dimentichiamo le lenticchie, il cavolfiore e i piselli. Tra la frutta si possono citare le arance, le fragole, i pompelmi e le noci.

Un esempio di dieta per migliorare la fertilità nelle donne affette da ovaio policistico

Dieta da 1300 Kcal:

Colazione

  • 140 gr di latte parzialmente scremato;
  • 20 gr di biscotti secchi;
  • 100 gr di caffè.

Oppure:

  • 50 gr di spremuta d’arancia;
  • 20 gr di fette biscottate;
  • 130 caffè d’orzo.

Pranzo

  • 80 gr di pane comune;

oppure:

  • 90 gr pane integrale;

oppure:

  • 60 gr pasta di semola;

oppure:

  • 60 gr di riso.

Seguito da:

  • 200 gr di merluzzo o nasello;

oppure:

  • 120 gr di orata;

oppure:

  • 100 gr di prosciutto cotto o crudo magro;

oppure:

  • 80 gr di sgombro o maccarello;

oppure:

  • 170 gr di sogliola.

Seguito da:

  • 200 gr di broccoletti di rapa;

oppure:

  • 100 gr di carote;

oppure:

  • 200 gr di cavolfiore;

oppure:

  • 300 gr di cicoria;

oppure:

  • 200 gr di fagiolini;

oppure:

  • 300 gr di finocchi;

oppure:

  • 200 gr di lattuga;

oppure:

  • 300 gr di pomodori.

Seguito da:

  • 100 gr di mele;

Oppure:

  • 150 gr di pere.

Il tutto condito con 10 gr di olio extravergine di oliva.

Cena

  • 90 gr di bistecca di maiale;

oppure:

  • 200 gr di merluzzo o di nasello;

oppure:

  • 120 gr di orata;

oppure:

  • 140 gr di petto di pollo;

oppure:

  • 80 gr di salmone;

oppure:

  • 80 gr di sgombro o di maccarello;

oppure:

  • 170 gr di sogliola o di spigola;

oppure:

  • 110 gr di tacchino;

oppure:

  • 120 gr di uova;

oppure:

  • 130 gr di filetto di vitello.

Seguito da:

  • 100 gr di carote;

oppure:

  • 200 gr di broccoletti di rapa;

oppure:

  • 200 gr di cavolfiore;

oppure:

  • 300 gr di cicoria;

oppure:

  • 200 gr di fagiolini;

oppure:

  • 300 gr di finocchi;

oppure:

  • 200 gr di lattuga;

oppure:

  • 300 gr di pomodori.

Seguito da:

  • 150 gr di ananas.

Il tutto condito con 10 gr di olio extravergine di oliva.

Due ricette gustose per voi

Pasta di grano saraceno con ceci

Una ricetta consigliata per la fertilità

Ingredienti per 4 persone:

  • ½ kg di ceci secchi;
  • 1/2 sedano;
  • mezza carota;
  • uno spicchio d’aglio;
  • 2 rametti di rosmarino;
  • un cucchiaio di olio extravergine di oliva.

Preparazione:

  • Mettete a bagno i ceci per una notte intera.
  • Tritate la carota e il sedano finemente.
  • Scaldate in una pentola un cucchiaio di olio.
  • Fate soffriggere il trito di carote e cipolle con lo spicchio d’aglio e il rosmarino.
  • Aggiungete i ceci precedentemente scolati e coprite con un mestolo di brodo.
  • Se non avete del brodo a disposizione, potete usare anche un mestolo di passata di pomodoro.
  • Aggiungete un pizzico di sale.
  • Lasciate cuocere a fiamma bassa per almeno 10 minuti.
  • Nel frattempo, fate cuocere la pasta di grano saraceno.
  • Una volta cotta la pasta, scolatela sulla pentola dei ceci e fateli rosolare insieme per qualche minuto.
  • Decorate con un rametto di rosmarino.

Merluzzo in salsa di agrumi

Ricette per la fertilità della donna

Ingredienti per 4 persone:

  • 4 filetti di merluzzo;
  • 2 pompelmi;
  • 2 arance;
  • ½ bicchiere di vino bianco;
  • un cucchiaino di finocchietto selvatico;
  • un cucchiaio di burro;
  • sale.

Preparazione:

  • Mettete i 4 filetti di merluzzo in una padella.
  • Aggiungete il succo dei pompelmi e delle arance insieme al vino bianco.
  • Tenete il fuoco a fiamma moderata.
  • Fate cuocere per 20 minuti.
  • Nel frattempo, in un’altra padella, aggiungete il burro e le bucce degli agrumi.
  • A fine cottura del pesce, disponete i filetti nei piatti, filtrate il fondo di cottura e aggiungetelo al mix di agrumi.
  • Unite il finocchietto selvatico e versate la salsa sui filetti di merluzzo nei piatti.

E buon appetito!

 

 

 

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Stefania Virginio
Scritto da Stefania Virginio

Sono Stefania e sono una friulana doc! Da quando mi hanno dato in mano la prima matita alle elementari non ho mai smesso di scrivere, e nemmeno di leggere tutto quello che mi passa sotto gli occhi.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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