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Cibi diuretici: quali sono (e come assumerli)

Angelica Sandrini | Studentessa di Biotecnologie

Ultimo aggiornamento – 04 Febbraio, 2022

Alimenti diuretici e drenanti

I diuretici sono sostanze che – come dice la parola stessa – determinano un aumento della diuresi, ovvero della produzione di urina. Aiutano, quindi, il nostro corpo a liberarsi dell’acqua in eccesso, cioè della ritenzione idrica che, come sappiamo, è causa di gonfiore a gambe, caviglie, mani e piedi.

La domanda che ci poniamo, dunque, è: esistono alimenti diuretici? Ecco un elenco dei migliori diuretici naturali.

Alimenti diuretici e drenanti: quali sono?

Quando si parla di diuresi, come abbiamo visto, l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale.

In alcuni casi, dunque, inserire nella propria dieta alimenti diuretici naturali potrebbe rappresentare un supporto contro i problemi di ritenzione idrica.

Nell’elenco degli alimenti diuretici non possono di certo mancare:

  • La caffeina come diuretico naturale –  Tra i benefici del caffè per la salute, si possono riscontrare la proprietà di diuretico naturale per l’alto contenuto di caffeina. È noto, infatti, che alte dosi di questa sostanza, tra i 250 e i 300 mg (l’equivalente di 2-3 tazze), hanno un effetto diuretico sul nostro organismo. Tuttavia, è improbabile che una sola tazza (ovvero la dose standard che solitamente si assume) contenga una quantità sufficiente di caffeina per ottenere questo effetto. Inoltre, chi è un assiduo bevitore di caffè può sviluppare una tolleranza alle proprietà diuretiche della caffeina, senza subirne quindi gli effetti. La caffeina è presente anche nel tè verde e nel tè nero. Attenzione, però, esagerare non conviene.
  • Estratto di tarassaco o dente di leone – L’estratto di tarassaco, noto anche come Taraxacum officinale o dente di leone, è un popolare integratore a base di una singola pianta, la cui radice contiene un fito-complesso dalle proprietà epatoprotettive, depurative a livello biliare, epatico, renale e drenanti, spesso usato per i suoi effetti diuretici per via dell’alto contenuto di potassio nel “dente di leone”. Il potassio è molto importante per i reni, in quanto segnala loro quando è il momento di distribuire più sodio e acqua. La maggior parte delle diete moderne è molto ricca di sodio, ma povera di potassio, quindi un integratore come l’estratto di tarassaco può aiutare a mantenere l’equilibrio.
  • L’equiseto, sotto forma di tè o di capsule – L’equiseto è un rimedio a base di erbe ricavato dalla pianta di Equisetum arvense. È stato utilizzato come diuretico per anni ed è disponibile in commercio sia come tè che in forma di capsule. Nonostante sia generalmente considerato sicuro, l’equiseto ha però delle avvertenze: non è raccomandato, infatti, per un uso a lungo termine. Inoltre, non dovrebbe essere assunto da persone affette da condizioni di salute preesistenti, come malattie renali o diabete.
  • Il prezzemolo – Il prezzemolo è stato a lungo usato come diuretico nella medicina popolare; tradizionalmente veniva preparato come tè e preso più volte al giorno per ridurre la ritenzione idrica.
  • L’ibisco e il calyces – L’Hibiscus è un genere di piante della famiglia delle Malvaceae che comprende circa 240 specie. Una parte della pianta, conosciuta come Calyces, viene comunemente usata per preparare un tè medicinale. Sebbene le prove a sostegno siano limitate, si dice che questo tè comporti un certo numero di benefici per la salute, tra cui l’abbassamento della pressione sanguigna nelle persone affette da ipertensione. Viene, inoltre, promosso come diuretico e rimedio efficace per una lieve ritenzione idrica.
  • Il cumino e la Nigella sativa – Il cumino è una spezia oggi molto utilizzata in cucina. In tempi antichi, veniva utilizzato per scopi medicinali, come rimedio per i disturbi digestivi, il mal di testa e la nausea mattutina. Nella medicina marocchina, il cumino viene usato come diuretico. La Nigella sativa, nota anche come “cumino nero”, è una spezia conosciuta per le sue proprietà medicinali, incluso il suo effetto diuretico. Studi su animali hanno dimostrato che l’estratto di Nigella sativa può aumentare la produzione di urina e abbassare la pressione sanguigna in chi soffre di ipertensione.

Anche alcune verdure possono essere considerate alimenti diuretici

Non solo erbe o caffeina. Tra i rimedi naturali per la ritenzione idrica, troviamo anche altri alimenti diuretici e drenanti come le verdure. In particolare:

  • Lattuga – La lattuga aiuta la buona funzionalità renale, grazie al suo alto contenuto di betacarotene e di minerali, come il magnesio e il potassio.
  • Carote – Anche le carote sono ricche di betacarotene, e hanno proprietà antiossidanti. Oltre ad apportare benefici alla vista, questi vegetali hanno anche una buona azione drenate sulla pelle e sulle mucose.
  • Broccoli – I broccoli sono ricchi di minerali e conosciuti per le proprietà antitumorali/antiossidanti, diuretiche e protettive della tiroide, tanto importanti da spingere gli esperti a consigliare di consumarli almeno tre volte a settimana.
  • Finocchio – Il finocchio è l’ortaggio per eccellenza dalle spiccate proprietà diuretiche e sgonfianti. Si consuma crudo in insalata o cotto al vapore o, ancora, in infusione.
  • Asparagi – Gli asparagi devono la loro azione diuretica alla asparagina, responsabile del tipico odore forte e pungente che le urine assumono dopo l’assunzione di questo vegetale. Sono davvero ottimi per contrastare la ritenzione idrica, ma non sempre sono adatti a coloro che soffrono di patologie renali o di calcolosi renale.

Anche l’anguria e l’ananas sono noti per le virtù diuretiche.

In ogni caso, è sempre utile il consiglio di uno specialista.

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Angelica Sandrini | Studentessa di Biotecnologie
Scritto da Angelica Sandrini | Studentessa di Biotecnologie

Sono una studentessa di Biotecnologie e, negli anni, ho sviluppato una vera e propria passione per tutto ciò che riguarda la medicina e la scienza in generale. Amo da sempre leggere e scrivere.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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