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Quali sono i rischi della dipendenza da cellulare per gli adolescenti?

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ultimo aggiornamento – 29 Settembre, 2022

I rischi della dipendenza da cellulare negli adolescenti

Uno studio dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma ha evidenziato come gran parte degli adolescenti trascorra dalle 3 alle 6 ore al giorno con in mano lo smartphone (che non viene abbandonato neppure a scuola). 

Il dato si abbassa leggermente nel periodo pre-adolescenza – ovvero tra gli 11 e i 13 anni – per via di un maggior controllo dei genitori.

È bene ricordare che un uso inappropriato ed eccessivo dello smartphone può creare isolamento sociale, disturbi del sonno e disattenzione verso l’apprendimento.

Vediamo, nel dettaglio, quali possono essere i rischi di quella che è a tutti gli effetti una dipendenza da cellulare.

Problemi alla vista

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L’eccessiva esposizione all’uso dello smartphone può interferire anche con la vista, causando:

  • secchezza oculare;
  • bruciore;
  • sensazione di corpo estraneo nell'occhio;
  • abbagliamenti;
  • fatica oculare;
  • irritazioni.

Deficit dell’attenzione

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Quando si passano tante ore davanti al cellulare, si possono alcune ripercussioni sul livello di attenzione

Innanzitutto, l’utilizzo smodato dello smartphone che porta i ragazzi a giocare, consultare i social, guardare video o rispondere a messaggi mentre camminano può esporli al rischio di incidenti.

La dipendenza da cellulare, inoltre, può portare ad un approccio superficiale all'apprendimento, una minore concentrazione e una maggiore tendenza alla distrazione (soprattutto se utilizzato massivamente a scuola durante le lezioni).

Questo fatto può generare scarsi risultati scolastici, compromettendo anche il futuro (e l’autostima) dei ragazzi.

Isolamento e disturbi dell’umore

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Un uso smodato dello smartphone si può manifestare con:

Quest’ultimo fenomeno avviene quando internet si trasforma in un rifugio per i ragazzi timidi che hanno difficoltà nel relazionarsi con gli altri.

Nei casi più gravi, l’isolamento può diventare una vera e propria malattia che espone al rischio di sviluppare disturbi psichiatrici.

Questo fenomeno, in Italia, riguarda soprattutto i giovani all’interno di una fascia d’età che va dai 14 ai 30 anni e che trascorrono su internet più di 12 ore al giorno.

Danni posturali

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A risentire della dipendenza da cellulare sono anche i muscoli e le articolazioni, con danni che possono colpire maggiormente

  • collo;
  • spalle.

I dolori articolari, negli adolescenti iperconnessi, sono riscontrabili tra coloro che trascorrono più di 5 ore al giorno sul cellulare.

Disturbi del sonno

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La dipendenza da cellulare fa si che questo venga utilizzato anche appena prima di dormire, causando numerosi danni:

  • impatto negativo sul ritmo circadiano del sonno; 
  • eccitazione eccessiva;
  • difficoltà ad addormentarsi.

Quando il sonno viene intaccato e diventa insufficiente o inadeguato, possono nascere:

  • malattie cardiovascolari;
  • disfunzioni metaboliche;
  • diabete.

Infine, una scarsa qualità del sonno favorisce

Il ruolo del genitori

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I genitori hanno un ruolo fondamentale in tutto questo, poiché hanno una difficoltà nel controllare l'uso del cellulare: la maggior parte degli adolescenti usa la tecnologia in maniera autonoma.

L’esempio dei più grandi è fondamentale, dal momento che è stato studiato che gli adolescenti con genitori che parlano al telefono mentre guidano hanno maggiori possibilità di ripetere questi comportamenti errati.

Un attento controllo, da parte delle figure più indicate, è indispensabile (anche se, quando lo si tenta, è spesso inadeguato e fallimentare). 

L’approccio deve iniziare prima dell'adolescenza, perché c’è il rischio che, quando il ragazzo sarà più grande, potrà rifiutare e ribellarsi a questo monito.

È buona cosa educare i figli all’uso del cellulare – e di internet – fin da piccoli (nello stesso modo in cui lo si fa per il mondo reale) con

  • dialogo;
  • educazione emotiva;
  • regole;
  • ascolto.

L'adolescente verrà, quindi, preparato ad accettare un confronto condiviso e non potrà rifiutare regole che hanno il solo scopo di proteggerlo.

Questi dettami sono necessari per imparare ad autoregolarsi e assumere un atteggiamento critico rispetto alla web.

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Mattia Zamboni | Seo Content Specialist
Scritto da Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione con un particolare focus sullo storytelling. Con quasi un decennio di esperienza nel campo del giornalismo, oggi mi occupo della creazione di contenuti editoriali che abbracciano diverse tematiche, tra cui salute, benessere, sessualità, mondo pet, alimentazione, psicologia, cura della persona e genitorialità.

Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Mattia Zamboni | Seo Content Specialist
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