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Quando è necessaria una visita dall’ematologo

Redazione

Ultimo aggiornamento – 03 Maggio, 2021

Visita Ematologica: Cosa Aspettarsi

A cura del dr. Giovanni Franco, specialista in Ematologia.


State per sottoporvi a una visita ematologica e non sapete bene cosa aspettarvi? Vi state chiedendo, quando andare dall’ematologo?

Il dr. Giovanni Franco, rispondendo ad alcune tra le più frequenti domande dei pazienti, ci aiuterà a comprendere meglio qual è il giusto approccio da avere con uno specialista in ematologia.

Cosa fa e di quali patologie si occupa un ematologo?

L’ematologo si occupa delle patologie degli organi ematopoietici, cioè midollo osseo, milza, linfonodi. 

Le patologie che coinvolgono questi organi, molto spesso, hanno ripercussioni sul sangue, per questo si è soliti dire “malattie del sangue”, ma la dicitura più corretta sarebbe “malattie degli organi ematopoietici”. 

Tra queste malattie troviamo le leucemie acute sia mieloidi che linfoidi, i linfomi e la leucemia linfatica cronica, il mieloma e le neoplasie mieloproliferative croniche. Inoltre, l’ematologo si occupa anche di alcune patologie non oncologiche, come i disturbi della coagulazione e delle piastrine.

Quando è necessario recarsi da un ematologo e in cosa consiste una visita?

La visita ematologica è solitamente richiesta dal medico di famiglia, quando riscontra alterazioni all’emocromo, come anemia, incremento dell’ematocrito, aumento o riduzione della conta dei globuli bianchi e/o della piastrine. 

Inoltre, la visita ematologica è utile quando si riscontrano alterazioni al tracciato elettroforetico delle proteine sieriche. Altri motivi di vista ematologica possono essere lo studio e la valutazione di linfonodi aumentati di volume, incremento di dimensioni della milza o disturbi della coagulazione del sangue. 

La visita è indolore, l’ematologo raccoglie prima l’anamnesi del paziente, successivamente analizza gli esami del sangue già fatti e ne prescrive se necessario di nuovi, e infine passa alla visita vera e propria, che consiste nella palpazione delle stazioni linfonodali superficiali che sono collo ascelle inguine, inoltre, valuta la presenza di aumenti dimensionali di fegato e milza palpando l’addome.

Ci sono norme di preparazione particolari?

Non c’è bisogno di nessuna preparazione prima della visita ematologica.

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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