icon/back Indietro Esplora per argomento

Ogni quanto cambiate le lenzuola?

Tania Catalano | Biologa

Ultimo aggiornamento – 23 Gennaio, 2017

cambiare le lenzuola: ogni quanto

Sdraiarsi sotto le coperte dopo una lunga giornata di lavoro può essere un momento di dolce sollievo, soprattutto se le lenzuola sono pulite e morbide.

Dopo una settimana, tuttavia, le lenzuola su cui abbiamo dormito beatamente, iniziano a emanare un certo cattivo odore e a non essere più morbide come quando le avevamo appena cambiate. Anche se non si vedono, sotto le lenzuola possono annidarsi microrganismi pericolosi per la nostra salute.

Quali sono i pericoli invisibili che possono annidarsi sulle nostre lenzuola?

  • Funghi
  • Batteri
  • Polvere
  • Sporcizia
  • Polline
  • Acari
  • Allergeni di vario tipo

Perché si sporcano le lenzuola?

I batteri sono organismi invisibili a occhio nudo. Se, quindi, ci è possibile osservare gli effetti dannosi che possono causare, non ci è altrettanto possibile distinguerli e osservarli.

Sapere questo dovrebbe essere già un incentivo a porre attenzione nei confronti di tutto ciò che è in balia dei batteri (e di altri parassiti microscopici) e, dall’attività di questi microrganismi, essere danneggiato e/o dannoso per la nostra salute. Del resto, mangereste mai un alimento che puzza di marcio?

Anche sulle lenzuola, utilizzate da più di una settimana, quello che non si vede sono proprio i batteri. Milioni di abitanti microscopici che pullulano sulle lenzuola dormendo proprio accanto a noi.

Questo ci fa capire quanto sia importante la pulizia delle lenzuola che, andrebbero cambiate con cadenza settimanale. Capita anche che sul letto appoggiamo fogli, indumenti, borse, giubbotti, o che addirittura facciamo uno snack mentre guardiamo la televisione, comodamente sdraiati a letto.

Sono tutte pratiche che mettono in contatto l’ambiente esterno con l’ambiente, che dovrebbe essere quanto più pulito possibile, in cui riposiamo tutta la notte e che entra in contatto con la nostra pelle, con le nostre mucose, con il nostro cuoio capelluto.

Inoltre, pelle morta, cosmetici, oli e sporco possono finire nelle vostre lenzuola e stabilirsi dentro il materasso, dove possono causare allergie, prurito, e in casi estremi, infezioni. C’è anche un rischio di infestazione da acari, parassiti dell’uomo, non visibili a occhio nudo che si nutrono di pelle morta e che possono causare la scabbia, una malattia contagiosa della pelle causata dall’acaro Sarcoptes scabiei.

Condividi
Tania Catalano | Biologa
Scritto da Tania Catalano | Biologa

Sono laureata in Scienze Biologiche e sto per conseguire la laurea Magistrale in Biologia Sanitaria e Cellulare Molecolare. Nei lavori di stage presso diversi laboratori di analisi biochimico cliniche ho approfondito la diagnostica clinica e immunologica. Mi occupo di giornalismo medico scientifico e approfondisco spesso la relazione tra nutrizione e patologie cronico-degenerative.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Tania Catalano | Biologa
Tania Catalano | Biologa
in Salute

247 articoli pubblicati

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Contenuti correlati
icon/chat