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Quarta dose del vaccino anti-Covid necessaria: è davvero così?

Redazione

Ultimo aggiornamento – 07 Aprile, 2022

Quarta Dose Vaccino Covid

In Italia, la curva epidemiologica sta risalendo, dopo alcuni giorni in cui i contagi avevano registrato un leggero calo. Aumenta anche il tasso di positività, più del 14%. 

Nelle ultime ore, inoltre, tutti i media nazionali e internazionali hanno riportato le dichiarazioni del CEO di Pfizer sulla necessità di una quarta dose e sono seguite anche le considerazioni da parte degli esperti.

Quali scenari si prospettano? Facciamo il punto insieme.

Quarta dose, per chi è partita la vaccinazione dal 1° marzo?

Dopo il via libera dell’Agenzia Italiana del Farmaco, il Ministero della Salute a partire dal 1° marzo ha raccomandato la somministrazione di una ulteriore dose di richiamo “booster”, una quarta dose, dunque, per i soggetti particolarmente fragili “con marcata compromissione della risposta immunitaria, per cause legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici” e “ai soggetti sottoposti a trapianto di organo solido”, da inoculare dopo quattro mesi dal completamento del ciclo vaccinale con tre dosi.

Nelle ultime ore, l’Agenzia Europea del Farmaco (EMA) e il Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) hanno dichiarato la possibilità per i soggetti di età uguale o superiore ad 80 anni di sottoporsi a vaccinazione con quarta dose.

L’eventuale possibilità di estensione anche al resto della popolazione è ancora al vaglio della comunità scientifica, anche se le modalità d’azione hanno registrato delle diversità nei Paesi del mondo. 

Infatti, soprattutto per quanto riguarda la vaccinazione anche per i soggetti appartenenti alla fascia d’età 60-79 anni e senza particolari problemi immunitari, entrambe le agenzie internazionali hanno ribadito l’ulteriore necessità di evidenze scientifiche.

Tuttavia, il monitoraggio sui dati proveniente da tutto il mondo continua. 

Perché la quarta dose di vaccino anti-Covid è necessaria?

Come segnalato dai media mondiali, Bourla, Chief Executive Officer dell’azienda farmaceutica Pfizer, ha affermato che una quarta dose “è necessaria”. Questo perché, nonostante l’efficacia delle tre dosi di vaccino contro l’ospedalizzazione in seguito all'infezione del Covid-19, la durata della protezione dal virus non è lunga

Bourla ha anche dichiarato che si sta lavorando a un vaccino unico, che sia in grado di proteggere dalle varianti del Coronavirus, in modo più duraturo.

Cosa aspettarsi, dunque?


Leggi anche: Quarta dose di vaccino e nuove varianti del Covid-19: cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi mesi


Vaccino anti-Covid: cosa cambierà in futuro

Le asserzioni del CEO non hanno fatto attendere i commenti degli esperti. Tra questi, il dottor Matteo Bassetti ha ribadito che le previsioni decisive sulla gestione delle vaccinazioni e, quindi, su una quarta dose, debbano essere prese con cautela e vagliate attentamente. 

Per l’infettivologo genovese, inoltre, la possibilità di allargare la quarta dose anche a tutta la popolazione resta ancora da valutare nel tempo, poiché servono maggiori dati, soprattutto per stabilire qual è il momento migliore per la somministrazione. Nel frattempo, sottolinea l’importanza di completare il ciclo vaccinale con la terza dose.

Per il virologo Fabrizio Ernesto Pregliasco, una rivalutazione dell’inoculazione della seconda dose booster potrebbe essere necessaria prima del previsto, se i contagi cominciano a risalire, sebbene sia preferibile aspettare.

Non ci resta che attendere i prossimi andamenti sui contagi e tenere alta la guardia, rispettando le misure di prevenzione del Covid-19.

Contagi: cosa ci dicono i dati fuori dall’Italia?

Al momento, sono diversi i Paesi che hanno autorizzato la quarta dose, con Israele a inocularla per primo anche a personale sanitario, ad over 60 e alle persone fragili.

Come segnalato dai media, gli studi provenienti da Isreale sembrano evidenziare l’efficacia della quarta dose contro la malattia grave nei soggetti con 60 (o più) anni d’età, nonostante la durata della protezione fornita dal vaccino sia ridotta, soprattutto nei più giovani.

Nel frattempo, le ultime notizie dall’Europa vedono l’Inghilterra dare il via alla somministrazione della quarta dose per i settantacinquenni, gli immunodepressi e per i pazienti delle case di riposo; ancora, la Francia somministrare l’ulteriore dose booster agli over 80.

Covid-19, contagi e crisi umanitaria in Ucraina

La guerra in Ucraina e l’ingente flusso migratorio di profughi in fuga potrebbero impattare negativamente sulla diffusione del Covid-19.

A sostenerlo, è stata l’Organizzazione Mondiale della Sanità che, oltre a ribadire come l’emergenza sanitaria riduca di molto le scorte di ossigeno e di forniture ospedaliere, necessarie soprattutto durante un conflitto, la guerra in atto influenzerà anche la trasmissione del virus, non solo in Ucraina, ma anche nei paesi limitrofi. L'attenzione massima è, quindi, doverosa. 

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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