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Sindrome dell’occhio secco: ecco cosa fare

Cristina Grassi | Blogger

Ultimo aggiornamento – 06 Aprile, 2022

i rimedi della nonna per gli occhi secchi

Ti è mai capitato di avere gli occhi arrossati accompagnati da una sensazione di prurito o bruciore? Se la tua risposta è affermativa, è probabile che anche tu abbia sperimentato quella che viene chiamata sindrome dell’occhio secco.

Cerchiamo di capirne di più.

La sindrome dell’occhio secco: tante le cause

Si tratta di una condizione che interessa le ghiandole localizzate negli occhi. Chi soffre di sindrome dell’occhio secco subisce una ridotta produzione del film lacrimale, che ha la funzione di mantenere idratata la superficie oculare, impedendo a polveri e micro-particelle di infiammare l’occhio.

In alcuni casi, la produzione di lacrime da parte di queste ghiandole viene compromessa dall’utilizzo di determinati farmaci, dalla presenza di patologie e persino dall’avanzare dell’età. Viste le diverse cause che possono determinare la sindrome dell’occhio secco, è importante fare visita al medico per giungere a una diagnosi appropriata e decidere quale sia il trattamento migliore da seguire.

I rimedi della nonna per combattere la sindrome dell’occhio secco

Per alleviare il rossore, la sensazione di prurito o bruciore, è possibile ricorre anche dei rimedi casalinghi.

  • Impacchi caldi – Le lacrime sono composte da acqua, muco e oli. Siccome le ghiandole che producono gli oli che facilitano l’idratazione dell’occhio possono essere bloccate, si può aiutare il processo di guarigione applicando impacchi caldi di acqua e camomilla sugli occhi per ammorbidire le ghiandole.
  • Pulire le ciglia da impurità – Mantenere le ciglia pulite dalle impurità che si formano con dall’infiammazione è molto importante per tenere la situazione sotto controllo e per evitare che le palpebre dell’occhio siano appiccicose.
  • Sbattere le ciglia frequentemente – Sbattere le ciglia aiuta a mantenere la superficie oculare lubrificata. Quando siamo davanti allo schermo del computer o se guardiamo la televisione, sbattiamo le ciglia molto meno di frequente, facilitando la comparsa di secchezza oculare.
  • Consumare pesce grasso – Alcuni esempi sono il salmone, il tonno, le sardine, la trota e lo sgombro. Questi pesci contengono omega-3 e supportano il corretto funzionamento delle ghiandole oculari. Altri cibi che contengono un alto tasso di omega-3 sono: noci e nocciole, oli vegetali e semi di lino.
  • Bere tanta acqua – Oltre che facilitare la diuresi, l’acqua aiuta a mantenere gli occhi sani, perché contribuisce alla loro idratazione.
  • Indossare occhiali da sole a mascherina – Questa tipologia di occhiali protegge gli occhi non solo dal sole, ma anche dal vento, che tende a far evaporare più velocemente le lacrime negli occhi.
  • Mantenere gli ambienti di casa umidi – Per fare questo, si può utilizzare un umidificatore oppure poggiare un contenitore d’acqua sopra i radiatori di casa.

Per quanto riguarda il collirio, è bene utilizzarlo per alleviare i sintomi degli occhi secchi, grazie alla loro funzione idratante. Attenzione, però. Potrebbe anche causare irritazione per la presenza nella loro formulazione di conservanti o altri ingredienti. Per questo, prima di ricorrere all’uso di un collirio è sempre meglio consultare il medico o chiedere consiglio al farmacista.

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Cristina Grassi | Blogger
Scritto da Cristina Grassi | Blogger

Comunicazione, lingue straniere e traduzione sono la mia passione. Traduttrice e scrittrice di professione, durante il tempo libero adoro trascorrere il tempo con la mia famiglia e dedicarmi alla lettura.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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