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Come riconoscere la sinusite: i sintomi

Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ultimo aggiornamento – 16 Giugno, 2022

Tutti I Sintomi Della Sinusite

La sinusite è una infiammazione dei seni paranasali che può colpire in qualsiasi periodo dell’anno. 

Per alcuni soggetti, infatti, l’insorgere dei sintomi della sinusite risulta essere un appuntamento fisso.

In maniera preliminare, occorre precisare che la sinusite si divide in due tipologie: acuta o cronica.

Scopriamo, insieme, come riconoscere per tempo questo fastidioso disturbo, in modo da agire rapidamente.

I sintomi della sinusite acuta

Per riconoscere la sinusite cronica, il sintomo principale a cui bisogna fare caso è, sicuramente, il dolore al volto

Questo malessere può colpire:

La sensazione dolorosa aumenta se si effettuano movimenti con il capo oppure quando si esercita pressione sui seni paranasali.

I sintomi della sinusite acuta, solitamente, si risolvono entro due/tre settimane – per raggiungere la completa guarigione nell’arco di un massimo di 30 giorni

Se il fastidio si protrae per più tempo, significa che la sinusite è diventata cronica.

I sintomi principali, dunque, sono:

Un altro sintomo che può colpire chi soffre di sinusite è il dolore alle orecchie: a risentirne, in questo caso, è la tuba di Eustachio che, quando il naso respira male, può riempirsi di muco e causare quella sensazione di orecchie tappate.

Le differenze con la sinusite cronica

La sinusite diventa cronica quando i sintomi si protraggono nel tempo: in questo caso, il fastidio può avere una durata minima di circa 12 settimane, fino ad un massimo di oltre un mese.

Molto meno comune della forma acuta, la sinusite cronica – chiamata anche rinosinusite – va a diminuire il drenaggio del muco presente nei seni paranasali, il quale si accumula in maniera anomala e favorisce la crescita di agenti patogeni di tipo batterico.

Alcuni dei sintomi della sinusite acuta si ripresentano anche nella sua forma cronica, ma la differenza sostanziale è che il fastidio – oltre ad essere più sfumato – si protrae nel tempo.

La sintomatologia prevede:

Gran parte di questi segnali tende ad acuirsi in concomitanza di determinate occasioni, come un raffreddore o un colpo di freddo.

Se da un lato possiamo dire che i sintomi della rinosinusite sono più velati rispetto a quelli della sinusite acuta, dall’altro occorre sottolineare che, spesso, sono accompagnati da episodi di febbre.

Quando la sinusite cronica non viene trattata, può dare luogo a diverse complicanze:

Sinusite nei bambini: i sintomi

Quando parliamo di sinusite nei bambini, occorre fare una distinzione in base all’età:

  • se colpisce un bambino sotto i 10 anni, il sintomo principale sarà quello di una tosse ricca di catarro – soprattutto quando ci si corica e al risveglio; il tutto è accompagnato da congestione nasale e febbre;
  • se colpisce un bambino sopra i 10 anni o un ragazzo, la sintomatologia è simile a quella che può verificarsi negli adulti – specialmente accompagnata da cefalea e sensazione di pressione attorno agli occhi.

La sinusite colpisce i bambini nei due tipi di seni che sono presenti fin dalla nascita:

  • mascellari;
  • etmoidali.

I seni frontali, invece, si completano intorno ai cinque anni, mentre i seni sfenoidali non sono completi fino ai venti.

Questo, in definitiva, spiega il motivo della diversa sintomatologia legata all’età in cui il soggetto sviluppa i sintomi della sinusite.

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Mattia Zamboni | Seo Content Specialist
Scritto da Mattia Zamboni | Seo Content Specialist

Ho conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione con un particolare focus sullo storytelling. Con quasi un decennio di esperienza nel campo del giornalismo, oggi mi occupo della creazione di contenuti editoriali che abbracciano diverse tematiche, tra cui salute, benessere, sessualità, mondo pet, alimentazione, psicologia, cura della persona e genitorialità.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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