Da cosa sono causate le infezioni polmonari?
Buongiorno, mio papà, con una frequenza sempre maggiore, soffre di episodi di edema polmonare. Ha 75 anni e nel tempo ha avuto problemi cardiovascolari. I medici si stanno concentrando da tempo su problemi cardiaci e renali senza trovare un fattore scatenante chiaro. Sto cercando di capire come le infezioni polmonari possano essere causa diversa dagli scompensi cardiaci per questi numerosi episodi di edema. Aggiungo che mi piacerebbe avere chiarezza su un batterio chiamato Klebsiella che mio papà ha contratto un anno fa in ospedale dopo un intervento. Vorrei sapere se è possibile avere un'infezione latente a causa di questo batterio difficilmente riscontrabile, ma che porti comunque un'efficienza polmonare ridotta. Vi ringrazio in anticipo.
Risposta
Buongiorno,
il meccanismo principale che determina la formazione di un edema polmonare non cardiogeno, cioè non dovuto ad uno scompenso cardiaco sinistro, consiste nell'alterazione della permeabilità della parete alveolo-capillare (per esempio, dovuta a processi infettivi), con conseguente trasudazione di plasma all'interno degli alveoli polmonari.
La Klebsiella è un genere di batterio normalmente presente negli apparati respiratorio, uro-genitale e gastroenterico dell'uomo; si manifesta quando, per ridotte difese immunitarie, prende il sopravvento sul resto della flora batterica con cui normalmente è in equilibrio.
Un saluto
il meccanismo principale che determina la formazione di un edema polmonare non cardiogeno, cioè non dovuto ad uno scompenso cardiaco sinistro, consiste nell'alterazione della permeabilità della parete alveolo-capillare (per esempio, dovuta a processi infettivi), con conseguente trasudazione di plasma all'interno degli alveoli polmonari.
La Klebsiella è un genere di batterio normalmente presente negli apparati respiratorio, uro-genitale e gastroenterico dell'uomo; si manifesta quando, per ridotte difese immunitarie, prende il sopravvento sul resto della flora batterica con cui normalmente è in equilibrio.
Un saluto
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Dr. Antonio Giulio Piacenza
pneumologo
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