L’emocromatosi è una condizione caratterizzata da un eccessivo assorbimento del ferro nel corpo, consumato attraverso l’alimentazione.
Tale disfunzione comporta alti livelli di ferro nel sangue che, purtroppo, il corpo non è in grado smaltire. A lungo andare, gli organi vitali, come fegato, cuore e pancreas, subiscono lo stress ossidativo dovuto alla ferritina alta e ne sono danneggiati.
Fortunatamente, esistono diversi metodi per ridurre la ferritina, e il più ovvio consiste proprio nel modificare drasticamente la propria dieta.
Dunque, vediamo insieme quale genere di alimentazione per la ferritina alta è consigliata a chi soffre di emocromatosi.
Ferritina alta: quali alimenti influenzano l’assorbimento del ferro
La migliore dieta per la ferritina alta coinvolge ovviamente il cibo, ma in un senso molto ampio. Per esempio, ci sono degli alimenti che influiscono sulla quantità di ferro che viene assorbita dall’organismo.
Innanzitutto, il ferro introdotto attraverso l’alimentazione non è tutto uguale. Ne esistono infatti di due tipi:
- ferro eme: si trova nella carne e nei prodotti ittici;
- ferro non eme: è presente nei vegetali, piante, carne, prodotti ittici e prodotti forticati.
Il ferro eme è più biodisponibile del non eme e ciò significa che è anche più facilmente assimilabile dal corpo. Altri prodotti che migliorano la biodisponibilità del ferro non eme sono la vitamina C, o acido ascorbico, la carne e i prodotti ittici. Al contrario, varie forme di calcio possono ridurre la biodisponibilità di entrambi tipi di ferro, così come l’acido fitico e i polifenoli.
Ecco perché evitare gli alimenti con maggiori quantità di ferro è solo uno degli elementi che costituiscono la migliore dieta per la ferritina alta.
Cosa mangiare quando si ha la ferritina alta
Con l’emocromatosi, l’eccesso di ferro incrementa lo stress ossidativo e libera l’attività dei radicali liberi, che possono danneggiare il DNA. È questo il motivo per cui gli antiossidanti giocano un ruolo fondamentale nella protezione del corpo dai danni provocati dallo stress ossidativo.
Ma cosa mangiare con la ferritina alta? Cosa con moderazione? Prendiamo in esame un po’ di alimenti:
- Verdure: spesso a chi soffre di ferritina alta si consiglia di stare lontani dalle verdure ricche di ferro. In realtà, non è sempre strettamente necessario. Anzi. Le verdure ricche di ferro, come spinaci e verdura a foglia verde, contengono solo ferro non eme. E, come abbiamo visto, il ferro non eme è difficile da assorbire, rispetto al ferro eme. Per questo motivo, le verdure a foglia verde e simili non sono da escludere completamente dalla dieta.
- Cereali e legumi: cereali e legumi contengono delle sostanze, come l’acido fitico, che inibiscono l’assorbimento del ferro. Per molte persone, una dieta ricca di cereali potrebbe causare l’effetto opposto, cioè una carenza di minerali, quali calcio, ferro e zinco. Tuttavia, le persone affette da emocromatosi possono solo trarre vantaggio dalle sostanze contenute nei cereali, perché permette loro di tenere sotto controllo la quantità di ferro.
- Uova: le uova sono una fonte di ferro non eme. Tuttavia, contengono una fosfoproteina nel tuorlo chiamata fosvitina che, secondo alcune ricerche, potrebbe inibire l’assorbimento del ferro.
- Tè e caffè: tè e caffè contengono i polifenoli, come i tannini, che riducono l’assorbimento del ferro nell’organismo. Ecco perché sono delle bevande molto consigliate all’interno di una dieta per la ferritina alta.
Le proteine costituiscono una parte molto importante di una dieta sana. Tuttavia, molti alimenti ricchi di proteine contengono il ferro. Fortunatamente questo non significa che chi è affetto da ferritina alta debba rinunciare completamente alle proteine.
È consigliabile invece pianificare i pasti in base alle proteine magre povere di ferro, come:
- tacchino;
- pollo;
- tonno.
Cosa non mangiare con la ferritina alta
In caso di ferritina alta, intervenire sull’alimentazione risulta fondamentale per ridurre l’assorbimento di ferro. Alcuni alimenti, infatti, possono aumentare i livelli di ferritina o favorire problemi legati all’emocromatosi.
Carni rosse
Le carni rosse rappresentano una fonte importante di ferro eme, facilmente assorbibile dall’organismo. Per chi ha la ferritina alta, è consigliabile limitare il consumo a un massimo di due porzioni settimanali. Tra le carni da moderare:
- Manzo
- Maiale
- Agnello
- Selvaggina
Prodotti ittici da evitare
Non tutti i prodotti ittici sono uguali: alcuni molluschi crudi possono contenere batteri come il Vibrio vulnificus, che proliferano più facilmente in presenza di ferro. Per questo motivo, chi soffre di emocromatosi dovrebbe evitare:
- Ostriche crude
- Vongole crude
- Cozze crude
- Altri molluschi consumati crudi
Pesci e frutti di mare cotti possono invece essere consumati con moderazione, poiché la cottura riduce il rischio batterico.
Alimenti ricchi di nutrienti che favoriscono l’assorbimento del ferro
Alcuni cibi aumentano l’assorbimento del ferro e dovrebbero essere consumati con cautela:
- Verdure e frutta ricche di vitamina C, come arance, kiwi, peperoni e pomodori
- Alimenti ricchi di vitamina A, come carote, spinaci e zucca
- Prodotti fortificati con ferro o multivitaminici
Altri elementi da limitare
- Alcol: può danneggiare il fegato, organo fondamentale nel metabolismo del ferro
- Integratori contenenti ferro o combinazioni di ferro e vitamina C
Dieta settimanale per ferritina alta
Organizzare una dieta settimanale per ferritina alta consente di gestire meglio i livelli di ferro nel sangue, riducendo il rischio di stress ossidativo e danni agli organi. La pianificazione dei pasti deve privilegiare alimenti poveri di ferro eme, ricchi di sostanze che inibiscono l’assorbimento del ferro e proteine magre.
Un esempio di distribuzione settimanale può includere:
- Colazione: tè o caffè con cereali integrali, yogurt vegetale o frutta fresca ricca di antiossidanti, come fragole, mirtilli o kiwi.
- Pranzo: insalate miste con verdure a foglia verde cotte, legumi come lenticchie o fagioli, e una porzione di proteine magre come pollo, tacchino o tonno al naturale.
- Cena: pesce cotto come merluzzo o sogliola, verdure al vapore o al forno, e cereali integrali come riso, farro o avena.
- Snack e spuntini: frutta secca in piccole quantità, semi di zucca o girasole, oppure frutta fresca.
- Bevande: tè, tisane e acqua; evitare integratori di ferro e bevande ad alto contenuto di vitamina C durante i pasti principali.
Alternare quotidianamente alimenti ricchi di antiossidanti e proteine magre, riducendo carne rossa, molluschi crudi e cibi fortificati, aiuta a controllare i livelli di ferritina. È importante ricordare che ogni piano settimanale deve essere personalizzato da un medico o nutrizionista in base alle specifiche condizioni di salute e ai valori di laboratorio.
Gestire la ferritina alta richiede attenzione alla dieta e riduzione degli alimenti ricchi di ferro eme o che ne favoriscono l’assorbimento. Prima di apportare modifiche significative all’alimentazione, è fondamentale rivolgersi a un medico o a un dietologo/nutrizionista per elaborare un piano alimentare personalizzato.