L'IMC (o indice di massa corporea) è un valore teso a stabilire se il peso di una persona rientra nella norma, in base alla valutazione dei parametri di peso e altezza del soggetto. Oggi è disponibile una metodica molto più precisa dell’indice di massa corporea (IMC o BMI) e questa metodica si chiama BIOIMPEDENZIOMETRIA. Tuttavia l’IMC è comunque utile anche se ovviamente meno preciso.
L’IMC non offre parametri sulla distribuzione del grasso corporeo, che è invece di fondamentale importanza per determinare se la struttura corporea è “a mela” (condizione tipicamente maschile e chiamata anche “androide”) o “a pera” (condizione femminile, definita anche “ginoide”).
L’IMC è utile per valutare stati di sottopeso, sovrappeso o obesità, ma non distingue tra massa grassa e massa magra: si rischia così di sovrastimare il grasso corporeo in soggetti con corporatura muscolosa e sottostimare il grasso nei soggetti con poca massa muscolare, come gli anziani; un altro limite dell’IMC è l’assenza di distinzione tra uomo e donna: di solito le donne hanno più grasso degli uomini, ma ciò non è calcolato.
L’IMC non può essere applicato a individui con meno di 18 anni, per via del fattore di crescita che è molto soggettivo; per quel che riguarda gli anziani, l’IMC tende a scendere dopo i 70 anni, per via della diminuzione del peso corporeo.
L’indice di massa corporea (IMC, kg/m2) si calcola suddividendo il peso (in Kg) per il quadrato dell’altezza (in m) e indica l’adiposità corporea.
Tale paramento è sfruttato per il calcolo del peso ideale ed è possibile verificare il proprio IMC attraverso una tabella peso-altezza facilmente reperibile anche su internet, oltre che dal proprio medico di base o dal nutrizionista.
I valori di un normo peso, secondo l’IMC sono compresi tra 18,50 e 24,99. Al di sopra di questo valore vi sono le soglie di sovrappeso (tra 25,00 e 29,99), di obesità di primo grado (30,00-34,99), di obesità di secondo grado (35,00-39,99) e di obesità di terzo grado (maggiore o uguale a 40,00).
Con un IMC al di sopra dei valori di normo peso, il rischio è quello di sviluppare malattie cardiovascolari, malattie da sovraccarico, tumori, disfunzioni ormonali, alterazioni del ciclo, problemi di fertilità, eventuali complicazioni per il feto.
Un IMC con valori al di sotto del normo peso, indica dei soggetti in sottopeso, il cui rischio principale è l’anoressia, con tutti i disturbi ad essa associati.
Se i vostri valori IMC non sono in linea con il peso forma, è necessario che vi rechiate da un nutrizionista o da un dietista per risolvere il problema e seguire un’alimentazione adeguata alle vostre necessità.
L’IMC si è dimostrato utile per la valutazione della popolazione caucasica, mentre, ad esempio, alcuni studi effettuati sulle popolazioni asiatiche hanno evidenziato rischi di contrarre malattie diabetiche e cardiovascolari anche con un IMC inferiore a 25,00.
L’indice di massa corporea non è un parametro osservabile in gravidanza, ma è importante valutare il proprio IMC al momento del concepimento, per verificare se vi sono le condizioni di rischio di sviluppare un diabete gestazionale, in quanto le probabilità di contrarlo aumentano con l’aumentare dell’IMC.