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Disprassia motoria: sintomi, diagnosi e cura nei bambini

Arianna Bordi | Editor

Ultimo aggiornamento – 05 Marzo, 2024

Bambini che si muovono nello spazio

La disprassia è un disturbo neurologico che colpisce la coordinazione motoria e la pianificazione dei movimenti.

Vediamo di seguito una panoramica approfondita sulla disprassia motoria, analizzando cos’è, come riconoscerla e come affrontarla.

Disprassia motoria: che cos’è

La disprassia, conosciuta anche come disturbo dello sviluppo della coordinazione motoria (DCD, Developmental Coordination Disorder, termine introdotto dall’American Psychiatric Association nel 1994), è una condizione che influisce sulla capacità di pianificare ed eseguire movimenti volontari in modo organizzato e coordinato.

Il termine disprassia va definito in relazione al concetto di prassia, che, come indicato da Treccani, è un “termine usato talvolta per indicare la coordinazione dei singoli movimenti che costituiscono un atto determinato, in quanto possono presentarsi normalmente o dar luogo a particolari disturbi (fonte).

Il prefisso “dis”, invece, sta a indicare qualcosa che in ambito evolutivo non ha raggiunto l’adeguata funzionalità.

La disprassia motoria, nelle sue diverse declinazioni, è un disturbo del neurosviluppo che influisce sulla capacità di movimento. 

Questa condizione si può manifestare in forma “pura”, ovvero non in concomitanza con altri disturbi o patologie, oppure, più frequentemente, può sovrapporsi ad altre condizioni cliniche legate all’ambito neurologico come autismoADHD, disturbi del linguaggio, Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), nello specifico la disgrafia o il Disturbo specifico della compitazione.

Accanto alla forma generalizzata di disprassia evolutiva vi sono disturbi specifici a essa strettamente correlati: può succedere che in un bambino si riscontrino uno o più tipi di questa condizione.

Sono state riconosciute, infatti, diverse varianti del disturbo, spesso tutte racchiuse nella definizione “disprassia motoria” che funge da termine “ombrello”.

È possibile riscontrare varie forme che possono essere così classificate:

  • disprassia dello sguardo;
  • disprassia degli arti superiori;
  • disprassia del disegno e della scrittura;
  • disgrafia;
  • disprassia costruttiva;
  • disprassia verbale (con o senza disprassia orale).

Principali tipologie di disprassia motoria

Di seguito, le principali tipologie di disprassia motoria. 

Disprassia motoria ideomotoria

La disprassia ideomotoria coinvolge difficoltà nella pianificazione e nell'esecuzione di movimenti mirati. Le attività quotidiane, come vestirsi o utilizzare utensili, possono risultare complesse per chi soffre di questa variante.

Disprassia motoria orale

Questa forma di disprassia colpisce le abilità motorie della bocca e della lingua, rendendo difficoltosa la masticazione, la deglutizione e la produzione dei suoni del linguaggio. La terapia del linguaggio è spesso integrata nel trattamento.

Disprassia motoria visuo-spaziale

La disprassia visuo-spaziale riguarda la difficoltà nell'interpretare le informazioni spaziali e visive. I bambini possono avere problemi con attività come disegnare, organizzare uno spazio o orientarsi in ambienti sconosciuti.

Cause della disprassia motoria

La disprassia è un disturbo complesso e le sue cause esatte non sono ancora completamente comprese.

Tuttavia, diversi fattori possono contribuire allo sviluppo di questa condizione, spesso con un'influenza multifattoriale.

Di seguito sono elencati alcuni dei fattori che possono giocare un ruolo nella comparsa della disprassia:

  • fattori genetici: ci potrebbe essere una componente genetica, poiché spesso si riscontra in famiglie con una storia di disturbi dello sviluppo;
  • problemi prenatali: l'esposizione a fattori che influenzano lo sviluppo cerebrale nel periodo della gravidanza potrebbe aumentare il rischio di disprassia. Questi possono includere complicanze durante la gestazione, esposizione a sostanze nocive o condizioni mediche sfavorevoli della madre;
  • complicanze durante il parto: possono influenzare lo sviluppo cerebrale e aumentare il rischio di disprassia (come l'ipossia, la mancanza di ossigeno); 
  • sviluppo cerebrale anormale: anomalie nello sviluppo del cervello, in particolare nelle aree coinvolte nella coordinazione motoria;
  • fattori ambientali: l'esposizione a stimoli ambientali negativi durante la crescita, come mancanza di opportunità per lo sviluppo motorio o esperienze traumatiche, potrebbe avere un impatto sullo sviluppo delle abilità motorie;
  • disfunzioni neurologiche: problemi nella comunicazione tra le cellule cerebrali o nel funzionamento di determinate aree del cervello.

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È importante sottolineare che la disprassia non è causata da mancanza di impegno o insegnamento inadeguato.

Si tratta di una condizione neurologica che richiede un approccio mirato e personalizzato per gestire e migliorare le abilità motorie e di coordinazione.

La diagnosi e il trattamento dovrebbero essere supervisionati da professionisti specializzati nel campo dei disturbi dello sviluppo.

Disprassia motoria: i sintomi più frequenti

La disprassia motoria è un disturbo complesso che richiede una gestione mirata per migliorare la qualità della vita dei pazienti.

La diagnosi si basa sull'osservazione dei sintomi e su valutazioni dettagliate condotte da professionisti della salute, come neuropsicologi e terapisti occupazionali.

L'accesso a diagnosi tempestive e a interventi appropriati è cruciale per affrontare le sfide legate a questa condizione.

Un'approfondita comprensione di questo disturbo può promuovere una maggiore consapevolezza e supporto per coloro che ne sono affetti.

Di seguito alcuni sintomi che potrebbero essere connessi alla disprassia motoria:

Difficoltà nella coordinazione motoria fine

Individui con disprassia motoria possono avere problemi a svolgere attività che richiedono movimenti precisi e coordinati, come scrivere, vestirsi o mangiare senza sporcarsi o usando le posate. 

Problemi nella coordinazione motoria grossolana

Le attività che coinvolgono movimenti più ampi, come correre, saltare o lanciare, possono essere particolarmente sfidanti

Difficoltà nell'organizzazione spaziale

Può esserci una mancanza di consapevolezza spaziale, con difficoltà nell'orientarsi nello spazio e nel mantenere un equilibrio adeguato, manifestata da goffaggine, scarsa coordinazione, lentezza nel movimento. 

Impatto sulle attività quotidiane

La disprassia motoria può influire sulla vita quotidiana, dall'indipendenza personale alle interazioni sociali. È presente una scarsa cura della propria igiene personale

Deficit di gestione dell'attenzione e del tempo

Il bambino disprassico ha difficoltà a mantenere alta l'attenzione a scuola: potrebbe essere iperattivo e presentare difficoltà a ricordare e a rielaborare informazioni.

Le sfide affrontate nella vita quotidiana possono causare una bassa autostima e, dunque, un temperamento irritabile

Disprassia motoria infantile: approcci e terapie

Attualmente non esiste una cura specifica per la disprassia motoria, ma sono disponibili interventi e terapie che possono aiutare a migliorare le abilità motorie e la qualità della vita.

Questi includono terapie occupazionali, fisioterapie e interventi comportamentali, come ad esempio:

  • adattamenti ambientali: creare un ambiente che sia organizzato e facilmente accessibile può aiutare a ridurre le sfide quotidiane;
  • esercizi e attività mirate: coinvolgere l'individuo in esercizi ad hoc e attività che favoriscono lo sviluppo delle abilità motorie;
  • supporto sociale: contribuire a migliorare l'interazione sociale e l'accettazione con l'aiuto di amici e familiari può essere fondamentale per il benessere emotivo e il senso di inclusione;
  • terapia occupazionale: viene spesso utilizzata per migliorare la coordinazione motoria e le abilità quotidiane. Vengono ideate attività specifiche per affrontare le sfide personali di ciascun bambino;
  • fisioterapia: mira a sviluppare la forza muscolare, migliorare l'equilibrio e promuovere la coordinazione. Gli esercizi possono essere personalizzati in base alle esigenze di ciascun paziente;
  • ambiente organizzato: sarebbe ideale creare un ambiente ordinato e ben strutturato per facilitare le attività quotidiane.

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La disprassia motoria, con le sue diverse tipologie, richiede un approccio integrato per affrontare le sfide specifiche di ogni individuo.

È importante notare che la disprassia motoria non è legata a un deficit intellettivo e può variare notevolmente da persona a persona.

La diagnosi e la gestione spesso coinvolgono un team di professionisti della salute, tra cui terapisti occupazionali, fisioterapisti e, se necessario, terapisti del linguaggio.

Gli interventi terapeutici mirati possono aiutare a migliorare le abilità motorie e ad alleviare le sfide quotidiane associate a questo disturbo.

La consapevolezza e la comprensione della varietà della disprassia sono fondamentali per garantire un supporto adeguato e migliorare la qualità di vita di chi ne è affetto.

Fonti:

Sabbadini, L. (2013). Disturbi specifici del linguaggio. In: Disturbi specifici del linguaggio, disprassie e funzioni esecutive. Metodologie Riabilitative in Logopedia, vol 23. Springer, Milano.

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Arianna Bordi | Editor
Scritto da Arianna Bordi | Editor

Dopo la laurea in Letteratura e Lingue straniere, durante il mio percorso di laurea magistrale mi sono specializzata in Editoria e Comunicazione visiva e digitale. Ho frequentato corsi relativi al giornalismo, alla traduzione, alla scrittura per il web, al copywriting e all'editing di testi.

a cura di Dr. Giuseppe Pingitore
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