Raffreddore nel neonato: sintomi, rimedi e prevenzione

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 28 Novembre, 2022

Raffreddore nel neonato: sintomi e rimedi

Il raffreddore nel neonato è uno dei tanti motivi che può causare qualche preoccupazione nei genitori alle prese con i primi malanni del bebè.

Infatti anche già dopo qualche mese dalla nascita, i piccoli possono andare incontro ai primi raffreddori a carico delle prime vie respiratorie (naso e faringe). 

In generale, i bambini di età inferiore ai 6 anni sono a maggior rischio di raffreddore.

Quali sono i rimedi consigliati per curare il raffreddore nei neonati? Quando ricorrere ai farmaci e quando consultare il pediatra? Lo vediamo in questo articolo. 

Cause del raffreddore nel neonato 

Il raffreddore è un’infezione virale che interessa naso e gola, ed è una condizione molto più comune di quanto si pensi anche nei neonati. 

Le cause del raffreddore sono da ricercare nei virus respiratori tra i quali: Rhinovirus, Coronavirus, Adenovirus, virus respiratorio sinciziale, virus dell’influenza, virus parainfluenzali.

I virus si trasmettono attraverso il contatto diretto (parlando, tossendo, starnutendo, con le goccioline emesse da naso e bocca) o per via indiretta, attraverso oggetti toccati da persone infette. 

Da considerare che è molto facile avvenga il contagio dei neonati, in quanto i loro anticorpi non sono ancora pronti per combattere efficacemente contro i virus.

Così come le loro vie respiratorie non sono ancora del tutto sviluppate, diventando quindi terreno fertile per l'attacco dei virus.

Proprio per questo motivo, il raffreddore si può vedere anche come un evento che aiuta l’organismo del neonato a rafforzarsi e a sviluppare anticorpi per imparare a convivere con i virus.   

Quando diventa maturo, il sistema immunitario riesce a debellare virus, batteri e parassiti. 

Sintomi del raffreddore nel neonato

I sintomi del raffreddore nei neonati sono simili a quelli degli adulti, anche se si presentano in una forma più lieve. Tra questi:

  • lacrimazione e congestione nasale
  • rinorrea, starnuti, tosse 
  • gola arrossata
  • febbre
  • secrezioni nasali 
  • linfonodi ingrossati nella zona del collo o dell’inguine
  • calo dell’appetito
  • difficoltà a dormire.

Raffreddore nei neonati: quanto dura?

Solitamente, un comune raffreddore neonatale guarisce da sé nel giro di qualche giorno. Ma non è da escludere che possa durare oltre la settimana, dai 7 ai 14 giorni.  

Rimedi per il raffreddore nei neonati 

Padre e figlia

Quali sono le cure per far passare il raffreddore ai neonati?

Anche se molto piccoli e non in grado di raccontarci il loro malessere, sappiamo quanto possa essere spossante la congestione da raffreddore con tutti gli altri sintomi che comporta. 

Per curare il raffreddore nei neonati non è necessario ricorrere ai farmaci, a meno di non accorgersi di alcune condizioni più serie, ma è importante adottare alcuni rimedi e osservare alcuni accorgimenti. 

Ecco cosa si può fare per alleviare il disagio causato dal raffreddore: 

  • lavaggi nasali con soluzioni saline per liberare le narici;
  • usare un umidificatore per aumentare l’umidità dell’aria e prevenirne la secchezza responsabile della diffusione dei virus. Inoltre l’umidificatore facilita la respirazione, allevia i sintomi della congestione nasale e la tosse secca;
  • assicurare al neonato un buon livello d’idratazione;
  • mantenere le manine sempre pulite.

Per quanto riguarda i lavaggi nasali, questi si possono fare con una siringa privata dell'ago e usata per iniettare nelle narici la soluzione fisiologica allo scopo di liberare il bambino dalle secrezioni.  Esistono in commercio anche dei semplici dispositivi che sostituiscono, spesso in modo molto efficace, la siringa monouso.

In alcuni casi, il pediatra può prescrivere una terapia a base di farmaci antipiretici (contro la febbre), come per esempio ibuprofene per i bambini di età superiore ai 6 mesi, e paracetamolo per i piccoli di età superiore ai 3 mesi.

Potrebbe essere necessario ricorrere ai farmaci anche nel caso di tosse persistente. 

Raffreddore nel neonato di 3 mesi

Sebbene il raffreddore nel neonato sia una condizione molto frequente, che solitamente inizia a manifestarsi dal 3° o 4° mese di vita, di fronte all’evento i genitori provano sempre un po’ di sana preoccupazione. 

I virus diventano più aggressivi proprio nei bimbi di questa età, perché nei primi mesi di vita i neonati sono ancora coperti dall’immunità materna, ossia conservano ancora gli anticorpi della mamma trasmessi durante la fase dell’allattamento.

Andando avanti con i mesi, durante il primo anno di vita, possono capitare quei normali raffreddori che colpiscono i bambini, soprattutto nelle stagioni invernali. 

E come premesso, le cause sono da ricercare nei virus di diversa natura, gli stessi che colpiscono anche gli adulti.

Se ci si trova di fronte a un raffreddore tipico, non ci si deve allarmare. 

Le preoccupazioni maggiori riguardano le eventualità di incorrere in alcune complicazioni, come: polmonite, bronchiolite (infezione respiratoria), otite media, sinusite, laringotracheobronchite. 

Ma questo accade perlopiù quando si trascurano i primi sintomi del raffreddore. Ecco perché non bisogna sottovalutare alcuni segnali per richiedere un tempestivo confronto con il pediatra.

Raffreddore nel bimbo di 1 anno

I bambini più grandi dei neonati hanno maggiori probabilità di contrarre il virus COVID-19 per i contatti esterni che avvengono presso asili nido, ludoteche, parco giochi, e durante gli incontri con altri bambini.

A questo proposito è importante diagnosticare in modo tempestivo la natura del raffreddore. Infatti, il naso chiuso, uno dei sintomi più comuni, si manifesta anche in presenza di coronavirus, accompagnato da tosse, febbre, ecc. 

In queste circostanze è opportuno rivolgersi al pediatra che valuterà se è il caso di ricorrere al tampone naso-faringeo per diagnosticare la SARS-CoV-2.

Neonati con raffreddore: ecco quando rivolgersi al pediatra

Si consiglia di affidarsi al pediatra quando il neonato ha un’età inferiore ai 3 mesi e/o riporta alcuni sintomi, tra i quali: 

  • difficoltà respiratoria
  • colpi di tosse persistenti
  • febbre alta
  • secrezioni nasali per diversi giorni.

Neonati e raffreddore, come fare prevenzione

Anche per la salute dei bambini è importante osservare le regole più opportune per una sana e corretta prevenzione.

Sono i genitori che devono provvedere ad alcuni accorgimenti, quali:

  • mantenere sempre una buona igiene, quindi lavare le mani con acqua e sapone prima di interagire con il bambino 
  • disinfettare superfici, biberon, ciucci e oggetti con i quali entra in contatto, soprattutto se in casa c'è una persona con raffreddore
  • evitare il contatto diretto con persone infette
  • evitare il contatto con giochi e altri accessori del neonato, se raffreddati
  • fare attenzione ai colpi di tosse e agli starnuti che possono diffondere le goccioline di saliva nell'aria (starnutire o tossire nella curva del gomito).

Infine, una considerazione da tenere a mente: se da un lato il raffreddore nei neonati non è una condizione affatto preoccupante, bisogna tuttavia intervenire con i rimedi consigliati per alleviarne i sintomi.

In caso di sintomi persistenti, come tosse, febbre alta, secrezioni giallognole, contattare subito il pediatra.

Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Giuseppe Pingitore
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Contenuti correlati
Una donna tira fuori dalla lavatrice dei vestiti da bambino
Detersivi per neonato: consigli sulla routine del bucato

Proteggi la pelle delicata del tuo bambino con i detersivi giusti. Scopri una guida alla scelta e all'utilizzo dei prodotti per il bucato dei neonati.

Mamma con neonata in braccio mentre la coccola
Vitamina K per neonati: perché è così importante alla nascita?

Vitamina K nei neonati: necessaria per la coagulazione del sangue, senza questa importante vitamina si possono sviluppare emorragie anche molto rischiose.