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Miele in gravidanza: si può mangiare?

Anna Nascimben | Editor

Ultimo aggiornamento – 02 Novembre, 2022

Miele in gravidanza: si può mangiare?

La gravidanza rappresenta un momento delicato nella vita di una donna, in cui si ha spesso paura di mettere a rischio la salute o il benessere del bambino. 

L'alimentazione è uno degli ambiti nei quali i dubbi sono più numerosi, tanto che le future mamme talvolta sono assalite dall'incertezza riguardo al consumo di determinati cibi considerati pericolosi per il feto

Il miele rientra fra questi e, non a caso, sono molte le donne in gestazione che non sanno se è possibile o meno consumarlo. Vediamo allora se il miele in gravidanza è considerato un cibo sicuro oppure se rappresenta un elemento di rischio per lo sviluppo del bambino.

Il miele in gravidanza è un alimento rischioso o si può consumare?

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Il miele è un alimento molto diffuso sulle nostre tavole e si caratterizza per una serie di numerose proprietà benefiche

Esso, infatti, contiene un'alta percentuale di zuccheri che lo rendono un alimento particolarmente adatto per i bambini piccoli e gli sportivi, inoltre, alcuni tipi di miele vengono anche utilizzati per preparare dei rimedi casalinghi molto utili nella cura di piccoli problemi di salute come, ad esempio, il raffreddore o la tosse.

Ma quale legame intercorre tra miele e gravidanza e perché una donna incinta dovrebbe prestare attenzione nel consumare questo cibo? 

La ragione è da rintracciare nella possibile presenza di una tossina, detta tossina botulinica, all'interno del miele crudo

In linea generale, il miele è considerato un alimento sicuro, tuttavia chi aspetta un bambino deve prediligere il consumo di prodotti pastorizzati.

La pastorizzazione è un particolare processo produttivo che consiste nel portare una determinata sostanza a temperature molto alte per alcuni secondi, in modo tale da renderle sicure. Si tratta di una lavorazione che viene utilizzata prevalentemente nell'industria dolciaria per eliminare la possibilità che negli alimenti crudi prolifichino dei batteri potenzialmente pericolosi. 

Si consiglia, quindi, alle donne di non assumere miele non pastorizzato in gravidanza, ma di prediligere, invece, i prodotti che sono stati sottoposti a questo processo.

Miele in gravidanza: quali controindicazioni

Le principali controindicazioni legate al consumo di miele durante la gravidanza sono legate essenzialmente al rischio di contrarre un'infezione e dalla possibilità di sviluppare una forma di diabete gestazionale

Il prodotto crudo, ovvero quello non pastorizzato, può essere contaminato da una particolare tossina, detta tossina botulinica, che potrebbe causare dei problemi alla salute del feto.

Il rischio legato al diabete gestazionale, invece, riguarda principalmente le donne che hanno un'elevata concentrazione di zuccheri di sangue. Chi ha dei problemi a contenere il glucosio, infatti, dovrebbe limitare l'assunzione di zucchero e, di conseguenza, anche di miele. 

Questo alimento presenta un alto quantitativo di zuccheri: 100 grammi di miele apportano, infatti, 302 calorie. Ogni cucchiaino di prodotto fornisce 15 calorie, pertanto una donna incinta con problemi di sovrappeso o a rischio diabete gestazionale, deve limitarne l'assunzione.

Un'altra possibile controindicazione legata al consumo di miele in gravidanza riguarda l'aumentata probabilità di sviluppare carie. Essendo un alimento molto ricco di zuccheri, è preferibile non abusarne, soprattutto mentre si aspetta un bambino: la gravidanza, infatti, rappresenta un momento delicato anche per la salute dei denti della donna, che in questi mesi sono più esposti al rischio di cariarsi o di andare incontro ad altri tipi di problematiche.

Il miele non pastorizzato, inoltre, non deve essere somministrato a bambini sotto l'anno di vita. A questa età, infatti, il sistema digerente non è ancora abbastanza maturo per poter digerire la tossina botulinica, pertanto se quest'ultima dovesse entrare in contatto con il sistema immunitario del bambino, potrebbe provocargli dei gravi problemi di salute.

Miele in gravidanza: perché fa bene

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Il miele è un alimento che presenta delle proprietà nutrizionali molto interessanti e che, se scelto nella sua versione pastorizzata, non presenta particolari rischi per la salute, né per la donna incinta, né per il suo bambino

Ecco qualche idea per approfittare di tutti i benefici di questa sostanza:

  • il miele aiuta a combattere il raffreddore. Consumare latte e miele in gravidanza aiuta il nostro organismo a sopportare meglio il virus del raffreddore e rafforza le difese immunitarie;
  • come rimedio per la tosse. Bere una tazza di acqua calda, miele e limone in gravidanza è una buona soluzione da mettere in pratica quando si soffre di tosse secca;
  • il miele ha un'azione decongestionante e antinfiammatoria, molto utile soprattutto durante il periodo della gestazione per limitare l'assunzione di farmaci. Sembra, infatti, che consumare uno- due cucchiaini di miele di eucalipto in gravidanza sia utile per ridurre il fastidio della tosse e del mal di gola senza utilizzare rimedi farmacologici;
  • ha un effetto antibatterico;
  • è utile per combattere l'insonnia e favorire il riposo;
  • è una sostanza ricca di sostanze nutritive: il miele, infatti, contiene buoni quantitativi di proteine, vitamine B e C, calcio e acido folico, particolarmente importante per lo sviluppo del feto;
  • contrasta i problemi intestinali e aiuta a digerire;
  • sembra che alcuni tipi di miele, come ad esempio quello di manuka, abbiano particolari proprietà antibatteriche. Consumare miele di manuka in gravidanza aiuterebbe, infatti, a contrastare l'insorgenza della candida e di altre tipologie infettive.

In commercio sono disponibili anche particolari tipi di miele addizionati con essenze aromatiche dall'azione balsamica e lenitiva. Attenzione, però, al consumo del cosiddetto miele balsamico in gravidanza: in questo caso, meglio chiedere consiglio al proprio ginecologo prima di introdurlo nella propria alimentazione.

Il miele pastorizzato rappresenta una scelta alimentare sicura anche in gravidanza e può quindi essere consumato senza rischi. É importante, però, non abusarne con la quantità e limitarne l'assunzione se si è a rischio diabete gestazionale o se si è in sovrappeso.

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Anna Nascimben | Editor
Scritto da Anna Nascimben | Editor

Con una formazione in Storia dell'Arte e un successivo approfondimento nello studio del Digital Marketing, mi occupo da anni di creare contenuti web. In passato ho collaborato con diversi magazine online scrivendo soprattutto di sport, vita outdoor e alimentazione, tuttavia nel corso del tempo ho sviluppato sempre più attenzione nei confronti di temi come il benessere mentale e la crescita interiore.

a cura di Dr. Marcello Sergio
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