Si definisce fetale lo stadio di sviluppo prenatale successivo al periodo embrionario in cui si ha il completamento dell’organogenesi (il processo di formazione degli organi). Il feto umano accresce e matura, sia morfologicamente sia funzionalmente, i propri organi fino al momento del parto.
Nel corso della gestazione, il feto subisce grandi cambiamenti morfologici poiché, dalla forma ancora simile a quella embrionale, arriva allo sviluppo completo che si osserva alla nascita. Inizialmente, il feto presenta solo gli abbozzi di molte strutture anatomiche (ad esempio delle dita, delle orecchie, dei genitali esterni) ed è di ridotte dimensioni. Con il passare delle settimane, la lunghezza e il peso aumentano grandemente, tutte le strutture anatomiche e gli organi interni maturano ed iniziano a funzionare, preparando il feto alla vita extrauterina.
Il calcolo della lunghezza del feto e del peso vengono effettuati basandosi sulle misure di alcuni diametri e circonferenze durante l’ecografia. Il medico utilizza questi dati applicando delle formule apposite, in modo da capire se lo sviluppo procede in linea con quanto atteso.
Un embrione diventa feto al termine della 10^ settimana di gestazione, cioè quando il processo di organogenesi è ormai completo.
L’embrione è prodotto dalla penetrazione della cellula uovo da parte dello spermatozoo, cioè dall’atto di fecondazione.
Il primo stadio dell’embrione è detto zigote, un’unica cellula con 46 cromosomi (23 materni e 23 paterni), dalla quale origineranno tutte le altre per divisioni successive. Nel corso nelle prime ore dalla fecondazione, lo zigote si divide rapidamente in un embrione costituito da 2 cellule, poi da 4, poi da 8 e così via. Man mano che le cellule aumentano, avviene anche la loro differenziazione.
La differenziazione è ciò che porta alla formazione della placenta e di tutte le strutture anatomiche dell’embrione (organogenesi).
L’inizio della gravidanza è fissato con la data dell’ultima mestruazione, ma il concepimento avviene circa 14 giorni dopo. Ne deriva che la fecondazione dell’ovocita e la formazione dello zigote avvengono alla 3^ settimana dopo l’ultima mestruazione. In questo periodo, l’embrione si impianta nella cavità uterina e nella settimana successiva si creano gli annessi che consentono il nutrimento dell’embrione.
Durante la 5^ e la 6^ settimana, si formano gli abbozzi di:
Durante la 7^ settimana, si abbozzano:
Il cordone ombelicale, invece, è interamente formato.
Durante l'8^ settimana:
Sebbene a quest’epoca dello sviluppo l’embrione cominci ad assomigliare ad un feto, è sbagliato parlare di feto di 8 settimane. L’embrione di 8 settimane è lungo circa 1,6 cm.
Durante la 9^ e la 10^ settimana:
A questo stadio di sviluppo, è presente un’ernia ombelicale fisiologica, poiché l’addome è ancora in via di formazione.
Si parla di feto dal termine della 10^ settimana di gestazione. Gli sviluppi successivi consistono nella maturazione di tutti gli abbozzi degli organi prodotti nelle fasi precedenti.
Durante la 11^ e la 12^ settimana:
Il feto di 12 settimane è lungo circa 7 cm.
Superato il 3° mese, i cambiamenti del feto progrediscono più lentamente mese per mese, ma si osserva una rapida crescita.
Al 4° mese:
La pelle del feto è senza peli e trasparente, poiché estremamente sottile. La lunghezza del feto è raddoppiata rispetto alla settimana 12 ed è di circa 15 cm.
Al 5° mese:
La lunghezza del feto è di circa 23 cm.
Al 6° mese:
La lunghezza del feto è di circa 29 cm.
Al 7° mese:
La lunghezza del feto è di circa 40 cm.
All’8° mese:
La lunghezza del feto è di circa 45 cm.
Al 9° mese, il feto ha raggiunto la completa maturazione, è lungo circa 50 cm ed è pronto per affrontare il parto.
I primi movimenti del feto cominciano a sentirsi tra il quarto e il quinto mese di gravidanza. In realtà, non esiste una data precisa in cui questi movimenti vengono percepiti: mediamente essa corrisponde a un periodo che varia tra la sedicesima e la ventesima settimana, ma è una questione variabile da persona a persona. Ciò dipende anche dalla sensibilità della gestante ad avvertire e ad ascoltare anche i più piccoli movimenti del proprio corpo.
In medicina, tali movimenti vengono definiti MAF (Movimenti Attivi Fetali), e corrispondono ai primi "calcetti" dati dal bambino. Sotto questa dicitura verranno registrati i movimenti monitorati durante l'ecografia e presenti nel referto (anche quelli non percepibili dalla mamma).
Con la crescita del feto i movimenti si fanno più frequenti ed insistenti: potrebbe anche essere possibile vedere gli spostamenti osservando la pancia dall'esterno.
Questi sussulti raggiungono il loro picco massimo durante il posizionamento del feto che si prepara alla fase di espulsione con il parto: ciò avviene prima di un mese dal termine; se ciò non accade, il bambino sarà podalico, mentre se segue il suo naturale riposizionamento a testa in giù, verrà definito cefalico.
Anche dopo il posizionamento il bambino continuerà a muovere braccia e gambe, senza però voltarsi più, per mancanza di spazio sufficiente.
Già dal 3° mese di gravidanza, è possibile che la madre avverta qualche lieve sussulto che, con il progredire della gravidanza, può diventare più frequente.
Si tratta del singhiozzo del feto. Il fenomeno è dovuto all’ingestione di liquido amniotico durante gli esercizi di respirazione del feto (necessari per sviluppare la capacità respiratoria fuori dall’utero). Il singhiozzo è il meccanismo con il quale viene espulso il liquido amniotico inghiottito.
Le malformazioni del feto possono essere di diversa gravità, interessare una sola struttura anatomica o più di una, organi e sistemi.
Le malformazioni possono:
Le malformazioni del feto possono essere dovute a varie cause:
Per anomalie cromosomiche di intende:
Le alterazioni cromosomiche sono spesso associate all'avanzare dell’età materna: la qualità dell’ovocita si riduce progressivamente e ciò rende più probabile il verificarsi di anomalie cromosomiche.
Le mutazioni geniche, invece, sono delle alterazioni che interessano un solo gene (o pochi geni) e possono essere ereditate. La manifestazione della mutazione genetica può:
Le malformazioni fetali causate dalle infezioni sono generalmente prodotte se l’agente infettivo è contratto durante i primi 3 mesi di gestazione, poiché questo è il periodo in cui si sviluppano tutte le strutture dell’organismo.
Oltre i 3 mesi di gravidanza, il rischio di malformazioni fetali si riduce grandemente. Tuttavia, le infezioni contratte dalla madre costituiscono comunque un rischio per lo sviluppo di malattie congenite. Simili sono i casi di malformazioni fetali causate da farmaci e da serie carenze nutrizionali.