I cambiamenti del seno in gravidanza sono uno degli aspetti più rilevanti che caratterizzano il periodo della gestazione. Scopriamo di più sul legame tra gravidanza e seno e come si modifica la ghiandola mammaria durante i tre trimestri.
Come cambia il seno in gravidanza mese per mese?
La gestazione è un periodo di profonde trasformazioni, che interessano il corpo della donna mese dopo mese.
La ghiandola mammaria è una delle prime aree a subire delle modificazioni, non a caso un suo aumento è considerato tra i primi segnali da tenere monitorati quando si sospetta di essere incinta.
Quindi come cambia il seno in gravidanza e quali informazioni ci restituisce riguardo l'avanzare della gestazione?
Il seno di una donna incinta si contraddistingue principalmente per l'aumento delle sue dimensioni, il quale può essere progressivo e lento durante tutto l'arco delle settimane, oppure anche piuttosto improvviso.
L'aumento del seno in gravidanza è causato dagli ormoni che vengono prodotti dal corpo, e in particolare dagli estrogeni, dalla prolattina e dal progesterone.
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In alcune donne il cosiddetto "seno da gravidanza" è evidente fin dalle prime settimane di gestazione e può costituire un segnale piuttosto attendibile di una gestazione in corso.
Il seno nelle prime settimane di gravidanza, infatti, aumenta di volume a causa del maggior afflusso di sangue, mentre il corpo predispone la strutturazione dei dotti galattofori e dei lobuli che saranno poi indispensabili per allattare il bambino al momento della nascita.
La donna incinta potrebbe quindi avvertire un senso di maggior tensione mammaria, di fastidio o di indolenzimento, pertanto è necessario prendersi cura di questa parte del corpo applicando una buona crema idratante o un olio elasticizzante, in modo da mantenere la cute nutrita ed evitare che possano formarsi delle smagliature.
Quanto cresce il seno in gravidanza?
Uno degli aspetti che caratterizzano maggiormente il rapporto tra gravidanza e seno è l'aumento delle dimensioni della ghiandola mammaria.
Il responsabile di quest'incremento è principalmente il progesterone, il quale influenza la dimensione dei lobi e degli alveoli del seno, nonché la produzione dell'ormone lattogeno placentare.
È proprio quest'ultimo che favorisce le modificazioni che interessano l'area del seno (compresi i capezzoli e l'areola), mentre la prolattina e gli estrogeni agiscono con l'obiettivo di sviluppare i tessuti mammari e renderli adatti ad allattare un bambino.
In media l'aumento del seno in gravidanza è pari a circa una misura e mezzo rispetto al periodo pre-gestazione, tuttavia non tutte le donne sperimentano un incremento così sostenuto.
Alla domanda "quando inizia a crescere il seno in gravidanza", è molto più semplice rispondere: fin dalle prime settimane di gestazione, ovvero da quando l'organismo inizia a produrre tutto quell'insieme di ormoni che rendono possibile la vita intrauterina.
Sarà tuttavia solo verso la 12esima gravidanza, che il reggiseno comincerà ad essere stretto, e sarà proprio in quest'occasione che si renderà necessario munirsi di specifici reggiseni per l'allattamento o top più confortevoli sulla pelle.
I cambiamenti del seno a inizio gravidanza
Il seno in gravidanza durante le prime settimane va già incontro alle prime modificazioni, infatti molte donne si accorgono di essere rimaste incinte perché la ghiandola appare più grande e in tensione.
La produzione ormonale messa in atto dall'organismo durante il primo periodo di gestazione si riflette anche (e soprattutto) su quest'area del corpo, che si fa più sensibile.
Le modificazioni, tuttavia, non sono sempre uguali in tutti i casi: alcune donne riferiscono infatti di percepire un seno morbido a inizio gravidanza, mentre altre notano una sensazione di maggior gonfiore; altre ancora, lamentano una leggera sensazione di dolore, la quale è causata dall'incremento nella sensibilità dei capezzoli determinata a sua volta dagli ormoni.
Il cambiamento del seno in gravidanza durante il secondo trimestre
Il secondo trimestre di gestazione segna un momento importante nell'evoluzione della ghiandola mammaria: a partire dalla 15esima settimana, infatti, si attivano le cellule deputate alla produzione di latte, le quali completeranno il loro sviluppo entro la 22esima settimana.
Nel secondo trimestre il seno continuerà ad aumentare progressivamente di volume, mentre è probabile che sia i capezzoli che le areole diventino più scure e più grandi.
Un altro elemento che può caratterizzare questa fase della gravidanza è la fuoriuscita di liquido dai tubercoli di Montgomery, che costituisce un evento del tutto normale.
I tubercoli di Montgomery producono un olio dall'azione idratante che ha la funzione di nutrire e mantenere ben idratati i capezzoli durante l'allattamento al seno, inoltre, secondo i ricercatori, questo liquido avrebbe un odore simile a quello del liquido amniotico e per questo sarebbe in grado di guidare i neonati appena nati verso il seno per ricevere il primo nutrimento.
Se i tubercoli di Montgomery dovessero produrre piccole tracce di olio già durante la gestazione, sarà sufficiente eliminarle con delicatezza, senza strofinare l'area o utilizzare prodotti detergenti molto aggressivi.
Per mantenere in buona salute il seno, è consigliabile applicare una buona crema idratante con regolarità, così da prevenire le smagliature, lenire il senso di prurito e da favorire l'elasticità della cute.
Come diventa il seno in gravidanza nell'ultimo trimestre
Lo stretto legame tra gravidanza e seno continua anche durante l'ultimo trimestre. In queste settimane è molto comune che la donna avverta una sensazione di pesantezza e di gonfiore, che a tratti potrebbe risultare anche molto fastidioso.
È anche probabile che, oltre alle dimensioni della ghiandola mammaria, siano aumentate anche quelle della cassa toracica, con la conseguenza che i reggiseni acquistati prima di rimanere incinta saranno troppo piccoli da indossare.
L'organismo ha già ultimato il processo di produzione di latte, infatti può capitare che dai capezzoli venga emessa una piccola quantità di liquido giallastro.
Si tratta del colostro, ovvero il primissimo latte materno molto ricco di sostanze nutrienti, e rappresenta un evento del tutto fisiologico.
Come cambiano i capezzoli durante la gravidanza?
I capezzoli subiscono profonde modificazioni lungo i tre trimestri della gravidanza e successivamente anche dopo il parto.
Questa parte della ghiandola mammaria diviene nel corso dei mesi sempre più sensibile, grande e scura, sebbene vi siano notevoli differenze da donna a donna.
La pelle dei capezzoli nelle prime settimane di gravidanza diventa più spessa e comincia il processo di iperpigmentazione, inoltre spesso il capezzolo vero e proprio si fa più evidente verso l'esterno.
Con il passare dei mesi, poi, sui capezzoli compaiono i tubercoli di Montgomery, ovvero dei piccoli rilievi che servono per produrre un liquido dall'azione lubrificante.
L'ultimo trimestre di gestazione si caratterizza per l'ulteriore allargamento dell'areola, che serve per fornire al bambino appena una superficie ancora più estesa, così che possa attaccarsi con facilità; possono altresì comparire alcuni lievi fastidi, come la secchezza cutanea o l'ipersensibilità.
In questo caso è preferibile evitare i reggiseni scomodi o col ferretto, e preferire top in fibre naturali e realizzate con materiali di buona qualità.
Per cercare di apportare sollievo tanto ai capezzoli quanto a tutta l'area del seno, è utile effettuare dei massaggi con un olio o una crema idratanti, in modo da nutrire intensamente la cute e contrastare l'eccesso di disidratazione o il prurito.
È probabile che man mano che ci si avvicina al momento del parto, il seno diventi più dolorante: ciò è perfettamente normale e non deve destare troppa preoccupazione, così com'è del tutto fisiologica la fuoriuscita di piccole quantità di colostro nelle ultime settimane di gestazione.