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Artrosi? Aumentano i rischi per il cuore, ma qualcosa si può fare

Redazione

Ultimo aggiornamento – 14 Aprile, 2020

Artrosi: mette a rischio il nostro cuore

Non ci sono dubbi: l’artrosi è sicuramente la più frequente tra le patologie reumatiche, causa di dolore e disabilità articolare, soprattutto quella che colpisce anca e ginocchio.

Non solo. Secondo uno studio pubblicato su Osteoarthritis and Cartilage, rivista dell’OsteoArthritis Research Society International, l’artrosi potrebbe anche essere associata a maggiori rischi per il cuore.

Cerchiamo di capirne di più.

Artrosi, il cuore ne risente

I ricercatori dell’Università di Lund, in Svezia, hanno identificato tutti i residenti nel sud della Svezia tra i 45-84 anni nel 2003 per capire chi di loro avessero ricevuto una diagnosi di artrosi in articolazioni periferiche tra il 1998 e il 2003. Tra 469.177 persone, hanno identificato 15.901 pazienti con artrosi al ginocchio, 9347 all’anca, 4004 alla mano e 5447 in altre articolazioni.

A questo punto, hanno monitorato tutti i pazienti con diagnosi di artrosi fino alla fine del 2014, analizzando dunque la causa che li ha portati al decesso. Cosa è emerso? Per chi soffriva di artrosi al ginocchio e all’anca, il rischio di morte cardiovascolare aumentava, anche di pari passo con la durata della condizione stessa. I risultati, hanno spiegato i ricercatori, hanno mostrato l’esigenza di una implementazione delle linee guida per la cura dell’artrosi, con un occhio di riguardo per il miglioramento del livello di attività fisica.

Attenzione a non confondere l’artrosi con l’artrite, avvertono i ricercatori. Quest’ultima si presenta infatti come una malattia infiammatoria e sistemica, mentre l’artrosi altro non è che una degenerazione delle articolazioni dovuta all’usura e all’età.

Come ha chiarito il dr. Carlo Selmi, docente dell’Università di Milano, “entrambe sembrano condividere, anche se per motivi del tutto diversi, un maggior rischio per il cuore. Per l’artrite il collegamento è dovuto all’infiammazione cronica che riguarda tutto l’organismo. Il fattore che invece collega artrosi e malattie cardiovascolari è il sovrappeso, e pertanto i disturbi metabolici che ne conseguono. Per questo motivo un calo di peso è efficace su entrambe le condizioni e pertanto deve essere incoraggiato mediante una appropriata attività fisica”.

Riconoscere in tempo l’artrosi

Come abbiamo visto, i sintomi più comuni dell’artrosi sono sicuramente il dolore e la difficoltà di utilizzare al meglio l’articolazione colpite. Solitamente, questi sintomi tendono a presentarsi dopo i 50 anni, soprattutto nelle donne in dopo la menopausa. Prima di questa età, l’artrosi non fa differenza tra uomini donne, con una incidenza che dipende dagli stili di vita e dall’attività professionale svolta.

Il dolore non è (generalmente) costante. Si manifesta al movimento e in alcune posizioni. I pazienti riportano che questo si acutizza nei primi minuti dopo il risveglio, così come dopo prolungato riposo.

Purtroppo, l’artrosi non è curabile. Non esiste un farmaco che guarisca davvero. Tutti gli interventi terapeutici sono indirizzati a lenire il dolore, e i sintomi vari. Non è un caso che tra i farmaci più utilizzati vi siano analgesici e antinfiammatori, che possono essere somministrati per via orale, intramuscolare o direttamente sulla cute. Nei casi più gravi, invece, si prevede un trattamento chirurgico con applicazione di protesi articolari.

È sempre utile, però, affiancare a qualsiasi trattamento una costante attività fisica: ne è ulteriore conferma questo interessante studio.

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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