icon/back Indietro Esplora per argomento

Latte di mucca, di soia o di riso: qual è il migliore per te?

Redazione

Ultimo aggiornamento – 21 Settembre, 2021

Latte: i diversi tipi

In un momento storico in cui mai come ora si presta attenzione alle tematiche relative alla salute, è diventato particolarmente importante il tema dell’alimentazione. Nello specifico, soprattutto data la crescita esponenziale della sensibilizzazione di diete di tipo vegetariano o vegano, si sta ragionando su quale possa essere il migliore modo per sostituire il latte nell'alimentazione quotidiana.

È un tema particolarmente complesso, per il quale occorre prendere in considerazione anche i derivati del latte più comunemente utilizzati fino ad ora. Tra le varietà di latte e il loro gusto, si può stilare un’interessante analisi che prenda in considerazione i vari aspetti. Cerchiamo di capirne di più.

Latte di mucca: l’originale e il più comune

Per i dolci, per il caffè alla mattina, per l’utilizzo nella preparazione di pietanze anche salate, il latte di mucca è ancora quello più largamente utilizzato e diffuso. 

Occorre, però, fare una piccola differenza tra quello che è il latte non caseario e quello vaccino, che contiene 8 grammi di proteine, 300 mg di calcio e 400 mg di potassio, stabilendosi sul podio delle fonti di nutrizione decisamente raccomandabili. Il vero problema sorge nei confronti di chi presenza una intolleranza al lattosio e, quindi, deve porsi il problema di come poter sostituire i nutrienti contenuti nel latte.

È proprio per questo che esistono latti di diverso tipo: dal quello scremato all’integrale, passando per il latte senza lattosio, genericamente più facile da digerire.

 Solitamente, in una tazza di latte sono contenuti:

  • 110 calorie
  • 2,5 grammi di grassi
  • 12 grammi di carboidrati
  • 12 grammi di zucchero (in aggiunta ai dati già precedentemente citati)

Un apporto nutritivo, quindi, decisamente interessante per l’organismo.

Latte di soia: il più diffuso tra i vegetariani

In una immaginaria classifica tra i tipi di latte più diffusi – dopo quello originale –, quello di soia si presenta in modo decisamente interessante. Particolarmente comune ormai anche nei nostri bar, nei quali si può ormai assaggiare un cappuccino rigorosamente con latte di soia, questa bevanda è particolarmente nutritiva per via del mix vegetale e proteico che la compone.

La soia ha la stessa quantità proteica del latte vaccino garantendo, a differenza del lattosio, una più facile digeribilità. Essendo inoltre derivato da un legume, il latte di soia garantisce un apporto di proteine decisamente utile, soprattutto a livello dietetico, e nei confronti di chi, eliminati eventuali cibi animali, cerca di sostituire questo apporto proteico con un’alimentazione alternativa. 

In particolare, in una tazza di latte di soia possiamo trovare:

  • 110 calorie
  • 8 grammi di proteine (come per il latte di mucca)
  • 9 grammi di carboidrati
  • 9 grammi di zuccheri

Latte di riso: una scelta facilmente digeribile

Se c’è un vantaggio che il latte di riso presenta nei confronti dei suoi competitor è quello di essere facilmente assimilabile da chi lo assume. Spesso preparabile anche in casa, è inoltre particolarmente utilizzato per dolci e gelati, forme nelle quali si trova frequentemente in commercio.

Anche in questo caso – come in quello relativo alla soia – l’assenza di lattosio lo rende particolarmente positivo agli occhi degli intolleranti al latte comune, facilitandone inoltre l’assunzione da parte di chi ha problemi anche con la soia. Tuttavia, il latte di riso ha una capacità nutritiva leggermente inferiore, anche nei casi in cui è realizzato con del riso integrale. Per tazza, si stimano:

  • 120 calorie
  • 23 grammi di carboidrati
  • 1 grammo di proteine, decisamente al di sotto dei due precedentemente menzionati

Mandorla, cocco, avena: le altre scelte

Meno utilizzati, ma certamente assai significativi, sono inoltre il latte di mandorle, il latte di cocco e il latte d’avena. In particolare:

  • Latte di mandorle – Il latte di mandorle, oltre ad associarlo a una gustosissima bevanda siciliana, è particolarmente utile dal punto di vista nutrizionale per le qualità offerte dalle mandorle. Si tratta di una bevanda che non ha grassi (ma neanche proteine) e che rappresenta, tuttavia, un buon compromesso per chi è particolarmente ghiotto di… mandorle!
  • Latte di cocco – Decisamente gustoso, il latte di cocco è spesso sconsigliato per la sua elevata presenza di grassi saturi. In realtà, per via delle sue buone qualità nutrizionali, si tratta di una bevanda che è più neutrale che dannosa, sebbene i cardiologi ne raccomandino un consumo prudente, a causa dei grassi monoinsaturi che questo latte contiene.
  • Latte di avena – Un’ultima opzione è quella del latte d’avena, per il momento poco diffuso, ma significativo per l’alta presenza di fibre solubili, utilissime per combattere il colesterolo. Si tratta inoltre di una bevanda facilmente digeribile e, per questo, spesso utile per chi ha diverse intolleranze.

Come si può vedere, la scelta tra i vari tipi di latte dipende da moltissimi fattori: non ve ne è uno migliore dell'altro, poiché ognuno è dotato della propria caratteristica. Districarsi tra le varie possibilità non è una scelta facile, ma qualcuno - come si suol dire - dovrà pur farla!

Condividi
Redazione
Scritto da Redazione

La redazione di Pazienti.it crea contenuti volti a intercettare e approfondire tutte le tematiche riguardanti la salute e il benessere psificofisico umano e animale. Realizza news e articoli di attualità, interviste agli esperti, suggerimenti e spunti accuratamente redatti e raccolti all'interno di categorie specifiche, per chi vuole ricercare e prendersi cura del proprio benessere.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Redazione
Redazione
in Salute

1778 articoli pubblicati

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Contenuti correlati
Una donna parla con il medico
Tumore allo stomaco: sintomi, diagnosi e trattamento

Il tumore allo stomaco con quali sintomi si manifesta? Vediamo se questa patologia si può riconoscere per tempo e se sì, a cosa occorre stare attenti.

icon/chat