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Rigurgiti nei neonati: scoprire le cause per capire cosa fare

Dr.ssa Roberta Tramontano

Ultimo aggiornamento – 23 Settembre, 2021

Allattamento e rigurgiti

Intervista a cura della dr.ssa Roberta Tramontano, medico generale e Consulente in Allattamento Materno.


Parliamo di rigurgiti nei neonati che, a volte, possono rappresentare un fenomeno frequente, portando le mamme a interrogarsi sul modo migliore per evitare che accadano. Ne abbiamo parlato, ancora una volta, con una consulente in allattamento materno, la dr.ssa Roberta Tramontano

Partiamo dal principio: quali sono le cause dei rigurgiti nei neonati?

Il reflusso gastroesofageo sembra ormai la patologia del secolo per i nostri neonati, ma a tutto c'è una spiegazione.

Il rigurgito è di per sé un evento assolutamente fisiologico nel neonato, dovuto al fatto che lo sfintere esofageo risulta essere più spesso beante, rispetto all'adulto, lasciando dunque passare più facilmente il latte ingerito dopo la poppata.

Dunque, il rigurgito non è un evento che deve destare preoccupazione, a meno che ciò non determini nel bambino calo ponderale e scarso accrescimento, ma ciò si verifica in presenza di vomito contante post poppata e di grosse quantità di latte che fuoriescono.

Cosa fare, quando il bambino rigurgita troppo spesso, durante i primi mesi dell'allattamento?

Il rigurgito frequente può essere correlato ad episodi di reflusso gastroesofageo. Come capire se ciò stia determinando un problema oppure no? Per prima cosa, non è il rigurgito a destare la preoccupazione, ma il pianto frequente e disperato del bambino non appena assume la posizione sdraiata. 

Il bambino che sta soffrendo della patologia da  reflusso gastroesofageo , inarca la schiena durante la poppata, si stacca e piange disperato. Ogni poppata diventa una lotta. Nella sua carrozzina non trova pace. Il bambino sta soffrendo per il reflusso! Ecco in questo caso, un evento di per sé fisiologico, quale è il reflusso, è diventato patologico, poiché troppo frequente e ha causato irritazione e infiammazione esofagea.

Questa è la patologia del nostro secolo, sapete perché? Perché i nostri neonati trascorrono la maggior parte delle loro giornate sdraiati, cosa assolutamente scorretta per il loro sviluppo. Il neonato nasce per essere "portato" come un canguro, addosso alla madre e in posizione prevalentemente eretta. La prevenzione è la miglior cura, portate in fascia in vostri neonati dal loro primo giorno di vita e non conoscerete mai queste patologie.

Quando, invece, il problema è già instaurato saranno necessarie delle cure.

Quali sono i sintomi tipici del reflusso nel neonato?

Il neonato che soffre di malattia da reflusso gastroesofageo (dunque, ha sintomi e danno da reflusso) è molto insofferente per tutta la giornata, piange spesso, non può stare sdraiato. 

Durante la poppata si stacca di frequente, inarca la schiena e piange disperato. L'unico luogo in cui riposa sereno è a pancia in giù sul petto della madre o del padre. Se il reflusso determina frequenti e voluminosi episodi di vomito, crescerà anche poco o addirittura perderà peso. Nei casi più estremi di reflusso, si arriva al rifiuto dell'alimentazione.

Come ridurlo? Quali comportamenti adottare con il piccolo?

Gli accorgimenti da adottare sono i seguenti:

  • Tenere il bambino in posizione eretta per la maggior parte del giorno: servitevi di una fascia o di un supporto ergonomico per poter avere anche le mani libere e gestire tutto il resto.
  • Assolutamente NO all'allattamento ad orari! Spesso, questo è il primo consiglio che si riceve, ma non è la soluzione a nessun problema di allattamento, anzi ne va ad aggiungere un altro, ovvero il calo della produzione di latte. Piuttosto allattate sempre a richiesta, offrite un solo seno per poppata e, se avete una produzione di latte eccessiva, offrite anche lo stesso seno per 2 poppate consecutive, ciò ridurrà la quota di lattosio offerta e dunque il malessere.
  • Allattate in posizione verticale, nel supporto ergonomico o comunque mantenendo il bambino eretto, ad esempio a cavalcioni sulla vostra gamba. Evitate la posizione a culla o sdraiati.
  • Provate una dieta priva di proteine del latte.
  • Infine, ma non per ultimo, indispensabile iniziare immediatamente una cura con con uno sciroppo pediatrico anti-reflusso, in particolare i migliori sono quelli a base di magnesio alginato e simeticone, il sollievo sarà immediato se somministrato post poppata.

Infine, voglio spendere due parole sulla diagnosi della malattia da reflusso.

Oggi giorno, c'è un abuso dell'ecografia per diagnosticare il reflusso nel neonato.

In realtà, diagnosticare degli episodi di reflusso non ha alcun senso, poiché la risalita del latte nel neonato è un episodio quasi sempre presente, infatti l'esito dell'ecografia sarà "positivo per episodi di reflusso". Tuttavia, ciò non significa che il bambino abbia la malattia. Avere la malattia significa avere il danno da reflusso! L'unico modo per diagnosticare la malattia da reflusso è la PHmetria, esame che documenta la presenza di materiale acido che risale lungo l'esofago e che, dunque, erode la mucosa, esame peraltro raramente eseguito in un neonato.


A supporto di ciò anche qualche studio scientifico:

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Dr.ssa Roberta Tramontano
Scritto da Dr.ssa Roberta Tramontano

Medico generale e Consulente in Allattamento Materno.

a cura di Redazione Pazienti
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Dr.ssa Roberta Tramontano
Dr.ssa Roberta Tramontano
in Post parto

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