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Pidocchi nel cane, ecco come riconoscerli ed eliminarli

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 23 Ottobre, 2023

pidocchi-del-cane

Un'infestazione da pidocchi nel cane, nota come "pediculosi canina", può causare diverse conseguenze: irritazione cutanea. prurito, dolore, infiammazione, perdita di pelo, ma anche problemi di salute più gravi, come l'anemia. Dunque, è importante riconoscere ed eliminare rapidamente questi insetti parassiti che vivono sulla pelle e sul pelo dell'animale domestico infestato.

Sebbene non sia semplice eliminarli, una volta riconosciuti si possono trattare con alcuni rimedi, come gli antiparassitari adeguati che potrà consigliare e prescrivere il veterinario. Prima di utilizzare qualsiasi trattamento, infatti, è bene rivolgersi allo specialista per evitare possibili effetti collaterali a danno del cane.

Prima di entrare nel dettaglio, è bene sapere che i pidocchi sui cani sono parassiti specie-specifici, non si trasferiscono tra specie diverse. Dunque, si spostano da un cane all'altro e da un accessorio contaminato all'altro, ma non attaccano animali di specie diverse né tanto meno l'essere umano. I pidocchi che colpiscono le persone sono diversi da quelli che colpiscono i cani o altri animali. 

Cos'è il pidocchio del cane

I pidocchi nei cani sono piccoli insetti parassiti che vivono sul pelo dei cani e di altri mammiferi, e che si nutrono succhiando sangue o masticando residui di pelle e secrezioni sebacee. 

Si distinguono in due specie: i pidocchi masticatori e i pidocchi succhiatori.

I pidocchi masticatori 

Il pidocchio masticatore del cane appartiene al genere Trichodectes canis, specie diffusa in tutto il mondo che ha un ciclo di vita della durata di circa 30 giorni. Questi insetti afferrano il pelo dell'animale con il loro grande apparato boccale per masticare le cellule morte della pelle, e possono essere vettori della tenia canina, come le pulci.

I pidocchi succhiatori

I pidocchi di questa specie che si chiama Linognathus setosus usano gli artigli, che sono leggermente più sviluppati dei masticatori, per afferrare i peli dell'ospite, mentre con il loro apparato boccale più stretto e appuntito succhiano il sangue attraverso la pelle. Questa specie è diffusa in tutto il mondo e può essere più comune nelle razze a pelo lungo e nei climi più freddi.

Entrambi i tipi di pidocchi si trasmettono tra cani attraverso il contatto diretto o oggetti contaminati. 

I pidocchi masticatori si muovono di più rispetto ai pidocchi succhiatori che, come le avviene con le punture delle zecche, conficcano il loro apparato boccale nella pelle.

Il ciclo di vita del pidocchio 

Si divide in 3 fasi: uovo, ninfa, adulto.

Il ciclo inizia quando la femmina depone le piccole uova alla base del fusto del pelo, che non si staccano facilmente neanche quando il cane viene lavato con lo shampoo, ecco un altro motivo per usare un buon antiparassitario.

Dopo una settimana, le uova si schiudono per lasciar uscire le ninfe, i pidocchi immaturi. Dopo circa una settimana, inizia la fase adulta in grado di riprodursi.

Come riconoscere i pidocchi nel can

Separando il pelo del cane con un pettine, ed esaminandone il fusto, i pidocchi adulti saltano all'occhio anche senza alcun ausilio, quando c'è un'infestazione completa. Altrimenti può essere difficile individuarli, essendo lunghi appena circa 1-2,5 mm. Possono sembrare semplici macchie di sporco sulla pelle.

Le uova, o lendini, attaccate lungo il fusto del pelo, invece, assomigliano a granelli di sabbia bianca.

I corpi di questi parassiti sono piatti, grandi all'incirca 2-4 millimetri, con sei zampe alle cui estremità si trovano le unghie che ricordano degli uncini, fatte apposta per permettere loro di aggrapparsi al pelo dell'animale.

I pidocchi, ma più che altro le uova, si possono confondere con la forfora. Un modo per fare chiarezza, però, è quello di scuotere i peli rimossi dal cane per vedere se le scaglie di forfora cadono a terra. In questo caso, si tratta di forfora. In caso contrario, se non cade nulla, si tratta di pidocchi che restano ancorati ai peli dell'animale.

Altri segni di infestazioni da pidocchi sul cane sono:

  • il grattarsi e il mordersi continuo del cane per il prurito intenso
  • arrossamento e irritazione della pelle
  • pelo opaco, ruvido
  • perdita di pelo, in particolare intorno alle orecchie, al collo, all'inguine e alla zona rettale, sul dorso
  • piccole ferite o infezioni batteriche (dovute ai morsi di pidocchi succhiatori)
  • letargia
  • perdita di peso
  • comportamento irrequieto 
  • anemia, più frequente nei cani di piccola taglia e nei cuccioli
  • tenie e altri batteri o parassiti diffusi dai pidocchi, con queste si vedranno delle feci non formate

Cause di contagio

I pidocchi hanno una mobilità limitata, possono strisciare, ma non sono in grado di saltare o volare. La loro vita termina nel momento in cui cadono. Dunque, la trasmissione avviene attraverso il contatto diretto con un altro cane infestato oppure attraverso oggetti infetti come lettiere, collari, pettini, spazzole, cuccette contaminate.

La diagnosi del veterinario

A prescindere dai segnali ai quali prestare attenzione, è ovvia la necessità di rivolgersi al veterinario in caso di sospetta presenza di un'infestazione da pidocchi.

Lo specialista potrà così chiarire il tipo di infestazione esaminando al microscopio un campione di pelo del cane o un raschiato della pelle. 

Come eliminare i pidocchi dal cane

Una volta diagnosticata la pediculosi, il veterinario indicherà i trattamenti necessari. A questo proposito, è importante notare che non sarà un semplice bagno con acqua e sapone a liberare l'animale dai parassiti.

Sono necessari prodotti specifici come shampoo, spray e polveri contenenti ingredienti come zolfo di calce, piretrina, piretroide. Usare sempre prodotti per cane sul cane e non sul gatto, questi possono essere tossici per il micio.

Il trattamento può prevedere anche:

  • il taglio del pelo del cane per rimuovere i parassiti e le uova
  • l'uso di pettini antipulci (che comunque non elimina le uova)
  • trattamento orale o iniezioni. I cani gravemente infestati da pidocchi possono aver bisogno di un'integrazione con ferro, vitamine e minerali per risolvere il problema dell'anemia (bassi livelli di globuli rossi) 

Infine, è bene fare attenzione all'uso di alcuni di questi prodotti perché possono essere tossici. Dunque, si consiglia di confrontarsi sempre con il veterinario per sapere quali insetticidi sono più sicuri oltre che efficaci. Non usare quelli umani.

Cosa fare dopo la disinfestazione dei pidocchi

Dopo aver eliminato i pidocchi del cane, è importante osservare alcune buone prassi igieniche:

  • trattare tutti i cani della famiglia 
  • lavare tutti gli oggetti con i quali il cane è entrato in contatto e i luoghi in cui solitamente riposa
  • disinfettare gli strumenti per la toelettatura (preferibile)
  • mantenere sempre una buona igiene e controllare regolarmente il cane

Come prevenire l'infestazione da pidocchio del cane?

Per riprendere l'ultimo punto, è importante prevenire le future infestazioni da pidocchi. Bastano pochi ma buoni accorgimenti, come 

  • pettinare e lavare regolarmente il pelo del cane per rimuovere eventuali uova e larve di pidocchi
  • usare un buon antiparassitario
  • pulire e disinfettare regolarmente le coperte, la cuccia e i giocattoli del cane
  • mantenere l'ambiente quanto più asciutto possibile, considerando che i pidocchi prediligono l'umidità e il calore (per questo si annidano in prossimità di abrasioni cutanee o dell'ano)
  • monitorare e controllare periodicamente il cane per verificare la presenza di pidocchi o di altri parassiti 
  • per quanto possibile, evitare il contatto con altri cani che potrebbero essere portatori di pidocchi nei luoghi più a rischio (come i parchi visibilmente in stato di degrado)

Infine, se si ha il minimo sospetto di un'infestazione da pidocchi, è necessario rivolgersi subito al veterinario per iniziare i trattamenti consigliati.

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Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Luca Buosi
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