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Come affrontare una depressione post parto?

Buongiorno, sto lottando contro la mia depressione che è peggiorata dopo il parto, ho sempre un po' sofferto di ansia, con attacchi di panico che ho curato con Cymbalta da 60 mg e psicoterapia. Questa volta non riesco ad uscirne e mi toglie totalmente le forze e non ho voglia di fare nulla, costantemente stanchezza mentale e fisica, che purtroppo mi è tornata dopo il parto perchè ho avuto anche dei problemi in famiglia. Ho provato con una psichiatra, ma non è andata bene con i farmaci che ho assunto. Prima con Gabapentin, poi con Zoloft poi con Seroquel, ho ritenuto necessario tornare dal mio vecchio neurologo. Ho iniziato la cura con Cymbalta, 60 mg al giorno con un leggerissimo miglioramento, ma nulla di che, poi mi ha aumentato a 120 mg e mi ha inserito le punture di Tricortin 1000 e Liposom forte. Inizialmente, per qualche giorno, benefici, poi niente. Mi ha aumentato il Cymbalta a 180 mg al giorno per una settimana, ma in questa settimana ho avuto l'influenza e sono stata a pezzi, senza forze. Da oggi, ha ritenuto necessario aumentare Cymbalta a 240 mg, dosaggio massimo, al giorno, 2 la mattina, 2 alle 17.00. Non mi da effetti collaterali. Ma il dosaggio massimo non è 120 mg? Grazie.

Risposta

Comprendo il tuo profondo stato di angoscia. Purtroppo, le donne che soffrono di disturbi depressivi (gli attacchi di panico rappresentano il sintomo eclatante di un disturbo depressivo sottostante) incorrono più facilmente in uno scompenso depressivo più grave dopo il parto, come è successo a te.

Comprendo la tua necessità di cercare risposte e soluzioni risolutive, ma, ahimè, la depressione, nelle sue molteplici forme, non trova soluzioni immediate, perchè la depressione è un fenomeno complesso da trattare.
Non esistono schemi da seguire efficaci per tutte le persone che ne soffrono, ciascun paziente è a sè, con la sua storia e le sue potenzialità di miglioramento e talora di guarigione. Ogni caso va studiato molto attentamente al di là dei sintomi che ne consentono la diagnosi.

Il trattamento deve essere individualizzato, proprio come un abito fatto su misura per quella specifica persona, in quanto le taglie uniche stanno troppo larghe ad alcuni e troppo strette ad altri.

In questo piccolo spazio di risposta, non si può offrire la soluzione per le ragioni che sinteticamente ho provato a darti, ma posso incoraggiarti a non demordere, a continuare con tenacia e convinzione la tua strada verso uno stato di benessere esistenziale, facendoti accompagnare nel tuo percorso da uno specialista che goda di tutta la tua fiducia: è un percorso che si deve fare insieme alla ricerca di sè stessi e delle proprie capacità difensive psichiche, con il supporto di psicofarmaci che, come tu stessa hai potuto verificare, non costituiscono la soluzione definitiva del problema. 

Ti faccio tutti i miei auguri di trovare la tua giusta strada che ti porti a ritrovare un sano stato di serenità.
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Risposta a cura di
Redazione Pazienti Redazione
Redazione Pazienti
medico generale
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