icon/back Indietro Esplora per argomento

Parto

Ginecologia
Parto

Cos'è il parto?

Il parto è l’esito naturale di una gravidanza oltre la 22^ settimana, con l'espulsione di uno o più neonati da una donna. Il processo del parto normale è classificato in più fasi:
  • periodo prodromico (con comparsa di contrazioni, dapprima irregolari e leggere, poi più intense e regolari)
  • accorciamento e dilatazione della cervice uterina
  • rotazione lungo il canale del parto, discesa e nascita del bambino
  • espulsione di placenta ed annessi fetali

Come si svolge il parto?

Il parto può essere per via vaginale (spontaneo o eutocico, quando avviene senza nessun intervento medico o distocico: quando è per via vaginale, ma con intervento di strumentazione medica).

Si parla di parto operativo quando è ottenuto attraverso il taglio cesareo che prevede la rimozione del neonato attraverso un'incisione chirurgica trasversale dell'addome, a livello del pube.

Quando avviene il parto?

L’evento ottimale si ha quando un parto è naturale e a termine di gravidanza (oltre le 37 settimane). Esistono casi specifici, indicati dalle linee guida internazionali che prevedono un'induzione del parto anche prima delle 37 settimane, od oltre le 41 settimane e 5 giorni.

Quali sono i sintomi del parto?

Il parto comporta dolore, ma lo stato della donna che partorisce è anche molto influenzato dalla paura e dall'ansia. Uno studio ha provato che le donne medio-orientali, in particolare quelle con un basso background formativo, hanno avuto esperienze più dolorose durante il parto. Il dolore delle contrazioni è stato descritto come una sensazione simile a quella che si prova in seguito ai forti crampi mestruali o ad un forte male alla schiena.

Le donne sono spesso incoraggiate a non urlare, ma gemendo e grugnendo possono essere spinte a provare a diminuire il dolore, correndo però il pericolo di prolungare il periodo dilatante della cervice. Quindi, vengono insegnate alle partorienti tecniche di rilassamento per diminuire la sensazione dolorosa.

Come contrastare il dolore del parto?

Durante il parto, alcune donne preferiscono evitare farmaci analgesici. Si può allora cercare di alleviare il dolore del travaglio con:
  • preparazione psicologica
  • educazione
  • massaggi
  • agopuntura
  • TENS (uso dell'unità elettrostimolante, ma che non funziona per tutti)
  • ipnosi
  • terapia del travaglio e/o parto in acqua in una vasca apposita (richiede assistenza continua di un'ostetrica) o doccia tiepida ripetuta nella fase del travaglio
Ad alcune donne piace avere qualcuno di sostegno durante il travaglio e il parto, come il padre del bambino, un familiare, un'amica. Il corpo umano ha anche una risposta chimica al dolore, rilasciando endorfine. Le endorfine sono presenti prima, durante e subito dopo il parto.

In cosa consiste la perdita ematica durante il parto?

La perdita ematica dai genitali durante e subito dopo il parto va attentamente controllata e misurata con apposite sacche in plastica graduate, che vengono posizionate sotto il bacino della donna. Inoltre, per obbligo di legge, la puerpera va controllata direttamente dall'ostetrica/medico per le prime due ore dopo che si è concluso il parto, cioè che è avvenuta anche l'espulsione della placenta.
Condividi
Dr. Gianfranco Blaas
Dr. Gianfranco Blaas
(3 recensioni)

Contenuti correlati

Pessario
icon/card/salute
Il pessario è uno strumento da inserire all'interno della vagina per sostenere le sue pareti; viene usato nel caso di prolasso vaginale.
Coppetta mestruale
icon/card/salute
La coppetta mestruale è un dispositivo medico per l'igiene intima, che serve per raccogliere le perdite ematiche del flusso mestruale.
Parto naturale
icon/card/salute
Il termine parto si riferisce all’espulsione spontanea, nel caso di parto naturale, o all'estrazione strumentale del feto e degli annessi...
icon/chat