Che cosa può fare una donna, che dopo aver partorito, non riesce più ad urinare da sola?
Sono il padre di una ragazza che ha partorito 2 giorni fa. Mia figlia non riesce ad urinare. Quando le mettono il catetere, riesce ad espellere l'urina che non è nè torbida e nè rappresenta anomalie. Se le tolgono il catetere, sente lo stimolo, ma non riesce ad urinare. È normale? E cosa si può fare?
Risposta
Gentile utente,
non è infrequente tale situazione. Vi è solitamente una ripresa graduale completa o a volte parziale della minzione a distanza dal parto.
Un aiuto è tenere la vescica a riposo per 7-10 giorni iniziando una terapia con alfa-litico. Successivamente, si deve effettuare la rimozione del catetere vescicale e valutare la ripresa della minzione spontanea.
In caso di mancata ripresa della minzione o di residuo post-minzionale importante, si possono effettuare altri tentativi a distanza di giorni. In caso non si riesca a riprendere una minzione normale, è necessario effettuare un esame urodinamico completo per avere una diagnosi precisa della causa della ritenzione urinaria o dell'incompleto vuotamento vescicale.
In base alla diagnosi, si possono intraprendere vari iter terapeutici per risolvere o limitare questo deficit di svuotamento vescicale.
Cordiali saluti
non è infrequente tale situazione. Vi è solitamente una ripresa graduale completa o a volte parziale della minzione a distanza dal parto.
Un aiuto è tenere la vescica a riposo per 7-10 giorni iniziando una terapia con alfa-litico. Successivamente, si deve effettuare la rimozione del catetere vescicale e valutare la ripresa della minzione spontanea.
In caso di mancata ripresa della minzione o di residuo post-minzionale importante, si possono effettuare altri tentativi a distanza di giorni. In caso non si riesca a riprendere una minzione normale, è necessario effettuare un esame urodinamico completo per avere una diagnosi precisa della causa della ritenzione urinaria o dell'incompleto vuotamento vescicale.
In base alla diagnosi, si possono intraprendere vari iter terapeutici per risolvere o limitare questo deficit di svuotamento vescicale.
Cordiali saluti
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Dr. Andrea Bottai
andrologourologo
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