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La pressione si abbassa di notte?

È da un po' di tempo che, senza avere altri sintomi particolari, mi alzo al mattino talmente stanca da non reggermi in piedi, avendo comunque dormito regolarmente. Durante il giorno, la situazione si normalizza. Stamattina, mi sono misurata la pressione ed era 100/63/58. Mi chiedo se sia possibile che di notte i valori siano ancora più bassi, tali da provocarmi un tale stato di debilitazione.

Risposta

La pressione arteriosa è un parametro estremamente dinamico, varia cioè continuamente durante la giornata in relazione alla attività fisica o al riposo, all'attività intellettuale, agli stati emotivi o agli stati di stress; in particolare, per le varie fasi della giornata e della notte, si può riconoscere un cosiddetto ritmo circadiano, ovvero un andamento fasico ripetitivo, grossolanamente ripetitivo da un giorno all'altro: durante le ore notturne, mentre dormiamo, l'attività fisica e il metabolismo sono al minimo del loro funzionamento, quindi le richieste di sanguificazione e di ossigenazione degli organi sono ridotte.

Di conseguenza, la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa (e la ventilazione polmonare) sono al loro valore minimo: è proprio di notte che i monitoraggi pressori e del ritmo mostrano i parametri circolatori più bassi della giornata; dal risveglio in poi, le varie attività della giornata provocano un variabile aumento delle suddette richieste, a cui l'apparato respiratorio e, soprattutto, cardiocircolatorio si adeguano. 

Nel soggetto normoteso quindi, pressione arteriosa e frequenza cardiaca si riducono progressivamente durante la notte (in cui prevale il tono parasimpatico, o vagale, sul tono simpatico) per poi modificarsi durante la giornata in rapporto ad attività e stato emotivo. 

Nel soggetto affetto da labilità pressoria o inizialmente iperteso, è proprio la fase notturna che inizia a modificarsi riducendo, fino ad annullare, la differenza fra giorno e notte.

La debilitazione da te riferita non è riferibile ai valori notturni, per quanto bassi; è possibile casomai che i valori pressori del risveglio non si adeguino abbastanza rapidamente all'inizio delle attività giornaliere, per pigrizia del sistema ortosimpatico: la pressione quindi rimarrebbe più o meno a lungo più bassa del necessario, provocando la stanchezza.
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Risposta a cura di
Dr. Claudio Valerio  Santini Medico Chirurgo
Dr. Claudio Valerio Santini
cardiologo
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