Quando va esclusa un'ischemia del miocardio?
Referto del test da sforzo al cicloergometro: "ecg a riposo: rs, bbax inc. transizione anticipata. Peso 74 kg altezza 1,68. Target di frequenza 154 w. di watt 135. Frequenza a riposo 92 bpm al max sforzo 161. Pressione a riposo 140/65. Al max. sforzo 190/75. Interruzione 150 w. Motivo esaurimento muscolare. Rendimento infrequenza 105% rendimento in prestazione 102%. Aritmie ipercinetiche indotte: rare extra ventr. Solo nel recupero." È normale? Si può escludere un'ischemia del miocardio o zone del cuore poco irrorate? Servono altri esami? Si vedrebbe un'eventuale ipertrofia del ventricolo sinistro causata da ipertensione?
Risposta
Buongiorno,
il test da sforzo è stato submassimale, sufficiente cioè per carico di lavoro e frequenza cardiaca raggiunta a valutare la cosiddetta riserva coronarica; l'incremento della pressione arteriosa è proporzionato allo sforzo, ma servirebbe qualche notizia in più sui tempi di recupero sia per la pressione arteriosa sia per la frequenza cardiaca.
Per un giudizio significativo sull'eventuale presenza di ischemia, sono necessarie le valutazioni sul tratto ST e onda T, cioè le eventuali modificazioni della fase di ripolarizzazione ventricolare, non legate ovviamente all'aumento della frequenza cardiaca.
L'eventuale ipertrofia ventricolare, dovuta all'ipertensione, può essere valutata anche sull'ecg basale, ma il sistema migliore è l'esecuzione di ecocardiogramma bidimensionale.
Se il test ergometrico è negativo e non ci sono sintomi dubbi, non servono altri esami.
Saluti
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Dr. Claudio Valerio Santini
cardiologo
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