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Si chiama Rob Kenney e, circa 6 anni fa, ha deciso di aprire un canale YouTube, "Dad, how do I?", per condividere consigli pratici e tutorial pensati per chi, crescendo, si è trovato senza un punto di riferimento a cui chiedere: "come si fa?". Dalla manutenzione dell’auto al nodo della cravatta, dal montare una mensola allo stirare una camicia: i suoi video raccolgono tante piccole "sfide" quotidiane che, quando non hai qualcuno vicino, possono sembrare più difficili del previsto. L’idea nasce dalla sua storia: a 12 anni Rob è stato abbandonato dal padre, e conosce bene la sensazione di non sapere a chi chiedere aiuto nei momenti in cui ti manca un punto di riferimento. Sa anche che non serve “per forza” una figura paterna per crescere, ma chi sente la mancanza di una guida può trovare nei suoi video un supporto concreto. Oggi Kenney è seguito da milioni di persone, che trovano nei suoi video non soltanto consigli pratici, ma anche parole di conforto e vicinanza. Foto e video: @dadhowdoi #Papà #Tutorial #Supporto #Famiglia #Aiuto
Quanto c’è di vero nella convinzione che il cappello in inverno faccia cadere i capelli? Ne parliamo nel reel di oggi 👆🏻 E per un ulteriore approfondimento, leggi il nostro ultimo articolo: trovi il link in BIO 🔗 #Capelli #Inverno #Haircare
Spesso, nella nostra quotidianità, siamo così assorbiti dal raggiungimento degli obiettivi futuri che finiamo per dimenticarci di godere del presente e di ciò che abbiamo. Eppure, questo momento è tutto ciò che in passato abbiamo tanto desiderato e cercato. #Motivazione #FrasiMotivazionali #CrescitaPersonale #PensieriPositivi
Chi ha perso un animale lo sa: questo tipo di lutto, ancora troppo spesso trascurato o minimizzato, può essere profondamente doloroso. Per questo non sorprende il dato emerso da un sondaggio di Harris Poll su 2.000 proprietari di animali negli USA: il 63% afferma che rinuncerebbe a qualche anno della propria vita pur di far vivere più a lungo il proprio animale domestico. Del resto, diversi studi mostrano come la relazione con un animale possa offrire sostegno emotivo, senso di compagnia e stabilità nella quotidianità. Un legame fatto di presenza, routine e affetto costante. Tu cosa ne pensi? Cosa rende questo legame così speciale, al punto da immaginare di “dare” anni della propria vita per averne di più con il proprio animale? #AnimaliDomestici #Animali #Lutto #BenessereEmotivo #CaniEGatti
Dal dermatologo al Pap test, dallo psicologo all’endocrinologa: la fatica di tenere insieme la “to do list” della salute sta diventando, per molti, un impegno a tempo pieno. Chi ha una malattia cronica lo sa bene: secondo gli studi, gestire cure e controlli può richiedere oltre 2 ore al giorno. Ma anche senza una diagnosi, tra prevenzione, salute mentale ed esami periodici, prendersi cura di sé richiede tempo, energie e una capacità organizzativa che non tutti hanno. Non a caso, il 65% degli adulti in USA dichiara che gestire la propria salute è un compito opprimente e troppo dispendioso in termini di tempo. Tra i giovani 18-34 anni, la percentuale sale al 76%. E non è difficile capirne il motivo: prenotazioni infinite, ricette, referti, CUP, telefonate, “ripassi domani”, priorità che sulla carta esistono ma nella pratica si sbriciolano. I primi dati della piattaforma nazionale sulle liste d’attesa indicano che il SSN rispetta i tempi massimi solo per circa metà delle prestazioni monitorate. E quando la salute diventa un carico organizzativo, succede una cosa concreta: si rimanda. Un’indagine ha rilevato che il 44% degli adulti ha saltato cure necessarie almeno una volta negli ultimi due anni. E non solo per i costi: il 30% dice che il motivo è l’impossibilità di liberarsi da impegni di lavoro o familiari. Forse è arrivato il momento di capire che non basta dire di fare prevenzione e prendersi cura di sé: serve anche riconoscere che curarsi, oggi, richiede tempo e risorse che non tutti hanno. Ti è mai capitato di rimandare una visita perché l’organizzazione era troppo complicata? Parliamone nei commenti. #Benessere #Salute #SaluteMentale #CuraDiSé #Consapevolezza