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Diverticolite esofagea

Chirurgia generale Gastroenterologia
Diverticolite esofagea

Cos’è

La diverticolite esofagea è l’infiammazione di un diverticolo, ovvero di una sacca che sporge esternamente da una parte debole del rivestimento dell’esofago.

Tale struttura, simile a una tasca, può comparire in qualsiasi parte del rivestimento esofageo, tra la gola e lo stomaco.

La diverticolite esofagea è classificabile in base alla sua posizione dei diverticoli all’interno dell’esofago:
  • i diverticoli di Zenker, sono il tipo più comune di diverticolite dell’esofago. Essi di solito si trovano nella parte posteriore della gola, appena sopra l’esofago;
  • i diverticoli mediotoracici;
  • i diverticoli epifrenici, sopra il diaframma. 
In genere, la diverticolite esofagea è un fastidio che si espande lentamente nel corso di molti anni, i sintomi di diverticolite esofagea aumentano gradualmente e includono:
  • disfagia;
  • rigurgito;
  • polmonite da aspirazione, causata dalla respirazione del contenuto del diverticolo che è stato rigurgitato.
Quando i sintomi della diverticolite esofagea peggiorano, la persona può non essere in grado di deglutire a causa di un’ostruzione accanto al diverticolo; in rari casi, l’esofago può rompersi.

Un’ostruzione o una rottura causata da un diverticolo esofageo può essere pericolosa ed entrambe le complicazioni richiedono un immediato intervento.

Il rigurgito causato da un diverticolo si verifica spesso durante la notte, quando si è sdraiati, posizione che può portare a soffocamento, a polmonite da aspirazione e ad ascessi polmonari.

Anche se raro, un carcinoma squamoso può svilupparsi nello 0,5% dei casi di presenza di diverticoli. Si crede che questo sia causato da un’irritazione cronica del diverticolo, dovuta a una prolungata conservazione del cibo.

È importante tener conto del fatto che la paura della presenza di un cancro non deve dar motivo di intervenire chirurgicamente per rimuovere i diverticoli.

I diverticoli esofagei possono colpire le persone di tutte le età, anche se la maggior parte dei casi si verifica in soggetti di mezza età e tra gli anziani.

Nel complesso, la diverticolite esofagea è rara, mostrandosi in meno dell’1% dei raggi X del tratto gastrointestinale superiore e si verificano in meno del 5% dei pazienti che si lamentano di disfagia (difficoltà a deglutire).

Cause

Anche se il primo caso di diverticolite esofagea è stato segnalato quasi 250 anni fa, si tratta però ancora di una patologia dalla eziologia poco conosciuta.

Si ritiene che la pressione interna prodotta dall’esofago, mentre trasporta il cibo nello stomaco, possa erniare il rivestimento esofageo attraverso una parete indebolita, creando così un sacchetto o un diverticolo. 

Solitamente, c’è un’ostruzione distale finale.

I diverticoli esofagei sono più comuni nelle persone che hanno disturbi ai movimenti dell’esofago, come l’acalasia, che causa difficoltà di deglutizione, rigurgito di cibo e, in alcune persone, un dolore simile ad uno spasmo.

Sintomi

I sintomi di diverticolite esofagea sono:
  • Disfagia – Difficoltà a deglutire, caratterizzata da una sensazione di cibo trattenuto in gola.
  • Aspirazione polmonare – Ingresso di secrezione o di corpi estranei nella trachea e nei polmoni.
  • Polmonite da aspirazione – Infezione polmonare causata dall’aspirazione polmonare.
  • Rigurgito di cibo ingerito e saliva
  • Dolore durante la deglutizione
  • Tosse
  • Dolore al collo
  • Perdita di peso
  • Alito cattivo (alitosi)
Alcune persone possono provare a sentire un gorgoglio quando l’aria passa attraverso il diverticolo. Questo è noto come il segno di Boyce.

Diagnosi

I test più comunemente usati per effettuare una valutazione e successivamente una diagnosi di diverticolite esofagea includono:
  • Esame radiologico – Il paziente ingerisce una preparazione di bario (in forma liquida o altro) e il suo movimento attraverso l’esofago viene monitorato utilizzando la tecnologia a raggi x.
  • Endoscopia gastrointestinale – Un tubo stretto e flessibile, chiamato endoscopio, viene fatto passare attraverso il tratto gastrointestinale, proiettando su uno schermo le immagini della parte interna.
  • Manometria esofagea – Questo test misura il tempo e la forza delle contrazioni dell’esofago e i rilassamenti della valvola muscolare.
  • 24-h-pHmetria – Un test per verificare la presenza della malattia da reflusso gastroesofageo.

Cure

La cura per i diverticoli esofagei dai sintomi più lievi consiste in un cambiamento dello stile di vita; questo include:
  • seguire una dieta leggera;
  • evitare di sdraiarsi (o piegarsi) subito dopo i pasti principali;
  • masticare bene il cibo;
  • dormire con due cuscini, per facilitare lo svuotamento dell'esofago e limitare la stasi di cibo;
  • bere molta acqua dopo i pasti.
Se i sintomi si aggravano, esistono differenti tipi di chirurgia a disposizione per rimuovere il diverticolo, riparare i difetti e alleviare i sintomi del paziente, migliorando così la sua qualità di vita.

Il trattamento dei diverticoli esofagei richiede:
  • l’esame dei diverticoli;
  • il restauro della parete indebolita;
  • la liberazione dall’ostruzione.
I tipi di trattamento chirurgico per i diverticoli esofagei dipendono dalla dimensione e dalla posizione dei diverticoli. Essi includono:
  • Miotomia cricofaringea – Utilizzata per la rimozione di piccoli diverticoli; questo trattamento chirurgico può essere completato utilizzando un approccio orale aperto o trans.
  • Diverticolopessia con miotomia cricofaringea – Utilizzata per rimuovere grandi diverticoli; questa procedura comporta un rovesciamento della sacca diverticolare verso il basso e la sua sospensione tramite una sutura alla parete esofagea.
  • Diverticolectomia e miotomia cricofaringea – La diverticolectomia per il trattamento del diverticolo di Zenker è stata effettuata per quasi un secolo. La procedura prevede l’escissione del sacco diverticolare. Recentemente, i chirurghi della clinica di Cleveland hanno migliorato il successo di questa procedura, aggiungendo l’approccio laparoscopico della miotomia Heller, per garantire il movimento del cibo attraverso lo sfintere esofageo inferiore.
  • Diverticolectomia endoscopica (procedura Dohlman) – Questa tecnica divide il setto tra l’esofago cervicale e il sacchetto diverticolare. Dividendo il setto, il cibo può defluire liberamente dal sacchetto all’esofago. I chirurghi della clinica di Cleveland completano questa divisione inserendo il diverticoloscopio di Zenker e utilizzando la pinzatura, una tecnica minimamente invasiva per trattare il diverticolo di Zenker.

Dieta

La diverticolite esofagea spesso risulta aggravata dal reflusso gastroesofageo. Il reflusso gastroesofageo determina una risalita di acido dallo stomaco fin dentro l'esofago, indebolendo i rivestimenti muscolari e causando la formazione di diverticoli.

Per prevenire un peggioramento, è utile adottare ogni rimedio per ridurre il reflusso gastroesofageo e seguire una blanda dieta per i diverticoli esofagei.

Anzitutto, questo significa ridurre o evitare i seguenti cibi:
  • Cibi piccanti
  • Cibi grassi
  • Alcolici e caffè – Queste bevande, infatti, incrementano il reflusso gastroesofageo e dunque peggiorano la condizione di diverticoli nell'esofago. L'alcol può indebolire ulteriormente gli strati di mucosa del proprio esofago, lasciandola predisposta alla formazione di ulteriori diverticoli. 
  • Cioccolato
  • Alimenti acidi – Come spremute, succhi di agrumi, pomodoro e pepe: possono infatti irritare le pareti dell'esofago.
Al contrario, alimenti da includere nella dieta o di cui incrementare la consumazione sono:
  • Verdure – Come spinaci, bieta, rucola.
  • Legumi – Essi includono i fagioli, fagioli neri, piselli e tofu.
  • Carni magre – Come tacchino pesce e manzo.
  • Amidi – Come pane, riso e pasta integrali.
Se si riscontrano difficoltà di deglutizione, optare per cibi morbidi. Per alcuni pazienti con i diverticoli esofagei può infatti essere particolarmente difficile deglutire. Pertanto è bene ricercare cibi morbidi o talvolta optare per una dieta liquida durante il trattamento. 

Oppure scegliere di cucinare i propri cibi tritandoli o frullandoli più del solito, in modo da poterli ingerire senza difficoltà.  Alcuni di questi cibi includono: 
  • Patate al forno
  • Mele cotte
  • Budino
  • Pane bianco (morbido)
  • Uova strapazzate
  • Zuppe
  • Formaggi morbidi – Come la ricotta e i fiocchi di latte.
In generale, cercare di bere più acqua. Un regolare consumo di acqua, infatti, aiuta a ridurre il reflusso acido e contribuisce a far scorrere con facilità il cibo fino allo stomaco e dunque prevenire che si incastri nelle sacche di diverticoli. 

Bere sempre un bicchiere d'acqua dopo i pasti.

Vantaggi della chirurgia

I vantaggi della chirurgia per i diverticoli esofagei sono numerosi e risultano relativi agli approcci laparoscopici, come la diverticolectomia endoscopica. Essi includono:
  • Numero limitato di piccole cicatrici, invece che un’unica grande cicatrice addominale
  • Breve degenza ospedaliera 
  • Dolore postoperatorio ridotto
  • Tempi di recupero più brevi
  • Un ritorno alle attività quotidiane più rapido, includendo una dieta regolare.

Rischi della chirurgia

Le possibili complicanze della chirurgia per i diverticoli esofagei mini-invasiva includono:
Il personale medico discuterà con voi i possibili rischi e benefici di ogni procedura.
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Dr.ssa Chiara Tuccilli Biologo
Dr.ssa Chiara Tuccilli

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