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Miocardite

Cardiologia
Miocardite: sintomi, cause e cura

Che cos'è la miocardite?

La miocardite è una malattia del cuore rara (ma non rarissima), caratterizzata da un'infiammazione del miocardio, che può essere causata da un'infezione virale o batterica o da altre cause, come una risposta immunitaria (ossia quando il corpo è attaccato da una malattia autoimmune come l'artrite reumatoide o il lupus).

Altri problemi di danno al miocardio possono essere considerati come diagnosi differenziali:

Può colpire sia gli adulti che i bambini.

Quali sono le cause della miocardite?

La miocardite può essere causata da una varietà di infezioni e patologie, quali:

  • virus (una delle cause più comuni, ma non la sola). Si parla, quindi, di miocardite virale;
  • batteri (difterite, salmonellosi, aifiide, tubercolosi, clamidia e micoplasma, ecc.). In questo caso è miocardite batterica;
  • parassiti (toxoplasma e altri) e funghi( candida, aspergillo, ecc.);
  • sarcoidosi, amiloidosi, sindrome eosinofila, ecc.
  • malattie immunitarie: come il lupus sistemico, ecc.
  • malattia di Lime;
  • abuso di cocaina;
  • esposizione ad agenti tossici ed a farmaci  anche di uso comune e poco considerati come alcuni antibiotici (sulfamidici, cefalosporinie, tetracicline, ecc.), antidepressivi (amiltripliplina), indmetacina (antinfiammatorio), diuretici.

Come si diagnostica la miocardite?

La miocardite è in genere asintomatica, tuttavia per la sua diagnostica è possibile eseguire alcuni test, quali:

Quali sono i sintomi della miocardite?

Di solito il sintomo più comune della miocardite è la difficoltà di respirare dopo uno sforzo leggero, insorta improvvisamente. Questo sintomo di solito si sviluppa dopo 7-14 giorni dalla malattia virale.

Nei casi più lievi, la miocardite può essere asintomatica e accompagnata da una sensazione di malessere generale.

Nei casi più gravi, invece, possono manifestarsi:

  • febbre;
  • dolore;
  • senso di oppressione toracico;
  • aritmie cardiache;
  • ritenzione di liquidi;
  • stanchezza;
  • mancanza di respiro;
  • sincope;
  • insufficienza cardiaca;
  • morte improvvisa.
I pazienti affetti da una miocardite di origine virale, invece, possono anche essere affetti da una pericardite concomitante.

Nei bambini, la miocardite si manifesta con sintomi meno specifici, quali:

  • sensazione di malessere generalizzato;
  • perdita dell'appetito;
  • dolore addominale;
  • tosse cronica;
  • difficoltà respiratorie;
  • respirazione rapida;
  • febbre;
  • colorazione bluastra o grigiastra della cute.

Come si cura la miocardite?

La miocardite si tratta curando o eliminando le cause che l'hanno determinata. Nella sarcoidosi sistemica, la miocardite può rispondere ai corticosteroidi.

Gli altri trattamenti mirano soprattutto ad alleviare l'insufficienza cardiaca (restrizione di sale, gli ACE-inibitori, beta bloccanti, ecc.).

Cos'è la miocardite dilatativa?

Si definisce miocardiopatia dilatativa l'esito di una miocardite acuta che provoca la dilatazione del ventricolo sinistro, ossia alla parte che invia il sangue nel resto del corpo.

Questo tipo di cardiopatia è caratterizzata da un ingrossamento del ventricolo e da una ridotta capacità di pompare il sangue.

Sebbene nella maggior parte dei casi sia di natura asintomatica, la cardiomiopatia dilatativa nel tempo può portare a scompenso cardiaco.

Cos'è la miocardite fulminante?

Per miocardite fulminante si tratta di shock cardiogeno, cioè insufficienza cardiaca acuta irreversibile da disfunzione sistolica ventricolare.

Che terapia seguire in caso di miocardite?

In genere, la miocardite viene trattata con i farmaci utilizzati per curare l'insufficienza cardiaca. Inoltre sono consigliati riposo e una dieta povera di sodio.

La terapia da seguire per la cura della miocardite varia in funzione della causa che l'ha scatenata.

Ad esempio, se la miocardite è provocata da un'infezione batterica, allora il medico prescriverà degli antibiotici ai pazienti.

Per il trattamento dei sintomi cardiaci, invece, si può intraprendere una cura a base di:

  • digossina;
  • diuretici;
  • ACE-inibitori;
  • beta-bloccanti. 
Questo per aiutare il cuore a svolgere le sue funzioni, altrimenti compromesse dall'infiammazione.

Nei pazienti molto gravi in cui la terapia convenzionale risulta inefficace, il medico può ritenere necessario ricorrere al trapianto di cuore.
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Dr. Antonio Magioncalda Medico Chirurgo
Dr. Antonio Magioncalda
cardiologoSpecialista in igiene e medicina preventiva

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