Primo vaccino del neonato: tutto quello che c'è da sapere

Anna Nascimben | Editor

Ultimo aggiornamento – 27 Ottobre, 2022

Primo vaccino neonato: cosa sapere?

Il primo vaccino del neonato è un momento da vivere con serenità e fiducia. La vaccinazione obbligatoria prevista dal Sistema Sanitario Nazionale prevede una protezione ad ampio spettro che aiuta a ridurre e a contrastare diverse patologie. 

Andiamo alla scoperta di come e quando viene somministrato il vaccino, da quali malattie protegge e quali sono i più comuni effetti avversi che potrebbero insorgere dopo la vaccinazione.

Primo vaccino neonato: il vaccino esavalente

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Il primo vaccino che viene somministrato al neonato durante l'anno di vita è il vaccino cosiddetto esavalente

Esso, infatti, con un'unica inoculazione è in grado di proteggere da sei malattie, ovvero la difterite, il tetano, la pertosse, la poliomielite, l'Haemophilus influenzae di tipo b e l'epatite B

Si tratta di un vaccino obbligatorio e del tutto gratuito che viene somministrato ai bambini in tre occasioni:

  • la prima dose viene iniettata a partire dal 61 giorno di età e comunque non oltre i primi tre mesi di vita;
  • la seconda dose viene effettuata il quinto mese;
  • la terza dose a partire dall'undicesimo mese.

Il vaccino viene inoculato tramite un'iniezione intramuscolare praticata nella parte anteriore del muscolo della coscia e, in genere, viene ben sopportata dal bambino. 

Le autorità mediche consigliano di non ritardare eccessivamente la somministrazione del vaccino esavalente o il rischio è che il neonato non disponga della copertura necessaria per contrastare alcune malattie, soprattutto per la copertura della pertosse, la cui gravità clinica è tanto più maggiore quanto più precocemente contratta.

La sola eccezione a questa tappa obbligatori del calendario vaccinale è rappresentata dalla vaccinazione contro l'epatite B, qualora la mamma del neonato fosse HBsAg positiva

In tal caso la vaccinazione anti-epatite B monovalente viene anticipata subito dopo la nascita, in modo da prevenire ogni possibile complicazione, con ulteriore richiamo poi dopo 4 settimane dalla nascita.

Il primo vaccino del neonato: da quali malattie protegge?

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Il vaccino esavalente protegge da sei malattie potenzialmente molto pericolose. Ecco quali sono:

  • Pertosse: la pertosse è una malattia infettiva che espone i bambini molto piccoli a gravi rischi per la loro salute. Nei casi più gravi, infatti, può provocare addirittura la morte e per questo motivo si consiglia alla futura mamma di effettuare la vaccinazione anti pertosse già durante la gravidanza. La pertosse è causata dal batterio Bordetella pertussis e il contagio avviene in genere attraverso tosse e starnuti.
  • Difterite: la difterite è una grave patologia infettiva che causa problemi respiratori, cardiaci, renali e nervose.
  • Poliomelite: la poliomelite è una malattia che attacca il sistema nervoso. In alcuni casi provoca delle infezioni a livello cerebrale e delle paralisi che possono essere permanenti o mortali. La trasmissione della poliomelite avviene per via feco-orale, ovvero il virus passa attraverso le feci, le quali possono poi contaminare l'acqua, gli alimenti e le mani.
  • Epatite B: l'epatite B colpisce il fegato causando, nei casi più gravi, problemi cronici come la cirrosi, o addirittura la morte. Il virus dell'epatite si trasmette mediante sangue e liquidi infetti (fra cui il latte materno) e può causare una patologia acuta, fulminante o cronica.
  • Tetano: il tetano è una patologia dalle complicazioni potenzialmente molto gravi, facilmente penetrabile nell'organismo attraverso piccole ferite a contatto con terriccio od oggetti sporchi. La tossina così raggiunge il sistema nervoso e può causare contrazioni e spasmi muscolari.
  • Malattie da Haemophilus influenzae di tipo B (Hib): causato da un batterio, questo ceppo di patologie può avere conseguenze gravi fino ad arrivare alla morte. Si tratta di un batterio molto diffuso che nei bambini può causare delle ripercussioni molto serie sulla loro salute; la trasmissione avviene per contatto diretto tramite le goccioline di saliva emesse da pazienti infetti.

Il vaccino anti- pneumococco e il vaccino anti-meningococco B 

La vaccinazione anti pneumococco viene raccomandata dai medici in contemporanea a quella del vaccino esavalente

Viene quindi praticata a partire dal terzo mese di vita del bambino ed è raccomandata e gratuita. Se fatta insieme al vaccino esavalente, l'iniezione anti pneumococco viene effettuata nell'area del quadricipite femorale della coscia contro-laterale. Dopo la prima somministrazione, il calendario vaccinale italiano prevede altri due richiami: uno al quinto mese e uno all'undicesimo mese.

Un ulteriore vaccino gratuito e raccomandato è quello che protegge dall'infezione causata dal meningococco B, che viene inoculato in tre occasioni diverse a partire dai tre mesi di vita del bambini. 

Il vaccino MenB protegge il bimbo nei confronti delle infezioni causate dal batterio Neisseria meningitidis e il ciclo vaccinale viene considerato completo dopo l'esecuzione di tutti i richiami. 

É importante ricordare che questo vaccino svolge una funzione importante nella tutela della salute dei piccoli sotto i due anni di vita, tuttavia, se viene somministrato in contemporanea ad altri sieri, può aumentare il rischio di sviluppare febbre. Nel caso la vaccinazione venga fatta dopo i due anni è possibile utilizzare un ciclo a 2 dosi. 

Il primo vaccino del neonato: è rischioso?

Secondo quanto stabilito dalla comunità scientifica, il vaccino esavalente è considerato un vaccino sicuro, sebbene esso possa, in alcuni rari casi, provocare delle reazioni avverse

In base ai dati in possesso dell'OMS e dell'Agenzia Italiana del Farmaco, i sintomi più comuni post vaccino esavalente sono sonnolenza, nausea e febbre, tuttavia saltuariamente si potrebbero verificare anche episodi più gravi o reazioni allergiche. Ecco una panoramica dei principali sintomi post vaccino.

Effetti collaterali comuni del primo vaccino nel neonato:

  • gonfiore e rossore nella zona dove è stata praticata la puntura;
  • pianto;
  • dolore all'arto che ha ricevuto l'iniezione;
  • febbre, anche sopra i 38°;
  • inappetenza;
  • nausea e vomito;
  • irritabilità;
  • apatia e stanchezza;
  • sonnolenza. Secondo i dati dell'OMS, la sonnolenza post vaccino è presente nel 42,7% dei casi;
  • diarrea.

Sintomi più rari del primo vaccino nel neonato:

  • febbre sopra i 40°;

  • convulsioni febbrili;
  • reazione allergica: le reazioni allergiche del vaccino esavalente si riconoscono perché dopo pochi minuti dall'iniezione il bambino manifesta orticaria, gonfiore, difficoltà respiratorie e palpitazioni. Ecco perché i medici consigliano ai genitori di aspettare qualche minuto nella sala d'attesa del centro vaccinale prima di andare via: se dovessero verificarsi delle reazioni allergiche, infatti, il personale sarebbe pronto a intervenire.

Molti genitori, al momento di eseguire il primo vaccino nel neonato, si chiedono se esistano dei casi nei quali l'iniezione non è consigliata. Di norma no, tuttavia qualora il bambino avesse sviluppato degli eventi avversi in occasione della prima dose, è opportuno farne segnalazione al medico.

Il vaccino, inoltre, viene in genere rimandato qualora il neonato stesse male: in presenza di febbre o di altri sintomi di media entità è quindi consigliabile contattare la sede vaccinale per spostare la data della vaccinazione.

Anna Nascimben | Editor
Scritto da Anna Nascimben | Editor

Con una formazione in Storia dell'Arte e un successivo approfondimento nello studio del Digital Marketing, mi occupo da anni di creare contenuti web. In passato ho collaborato con diversi magazine online scrivendo soprattutto di sport, vita outdoor e alimentazione, tuttavia nel corso del tempo ho sviluppato sempre più attenzione nei confronti di temi come il benessere mentale e la crescita interiore.

a cura di Letizia Samantha Zeverino
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