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Come riconoscere e prevenire un attacco d’asma nei bambini (e cosa fare nell’immediato)

Redazione

Ultimo aggiornamento – 27 Aprile, 2021

Come curare l'asma nei bambini

A cura del  dr. Giuseppe Pingitore , specialista in pediatria e allergologia.


 Sebbene possa presentarsi a qualsiasi età, l’esordio dell’asma, una malattia infiammatoria cronica delle vie aeree, avviene generalmente durante l’infanzia, in particolare nei primi cinque anni di vita

Non solo, sappiamo che i fattori ereditari giocano un ruolo particolare: se il bambino ha un genitore asmatico ha un rischio del 25% di sviluppare a sua volta il disturbo. Se entrambi i genitori sono asmatici, invece, il rischio sale al 50%. Badate bene, però: non è detto che chi soffra di asma da bambino debba obbligatoriamente soffrirne da adulto. 

Nella maggior parte dei casi, infatti, il disturbo si risolve da sé. Ma una cosa è certa: l’asma del bambino ha bisogno di particolari cure e accorgimenti, sia in ottica di prevenzione sia di intervento immediato, qualora si manifestassero attacchi acuti e improvvisi.

Perché, come sappiamo, essere consapevoli di ciò che attiene alla gestione dell’asma nel bambino è la prima arma per combatterla: dopo il medico, è proprio il genitore il principale referente per il controllo quotidiano del disturbo. Occorre, dunque, attuare tutte quelle strategie affinché il bambino non viva la sua condizione asmatica come un limite ai suoi momenti di gioco e di socialità.

Come riconoscere l’asma nei bambini

È necessaria una precisazione quando parliamo di asma nei bambini: non è infatti solo l’allergia la responsabile del disturbo, anzi. Tra i fattori scatenanti dell’asma nei bambini abbiamo anche le infezioni virali, come un semplice raffreddore, condizioni ambientali avverse e attività fisica.

Al di là delle cause, i sintomi dell’asma nei bambini hanno caratteristiche comuni, sebbene possano variare di intensità a seconda della gravità del disturbo. Tra questi, è bene fare particolare attenzione a due campanelli di allarme:

  • Respiro sibilante - Indicazione tipica dell’asma nei bambini: si tratta di un suono simile a un fischio durante la normale respirazione, che cresce di intensità durante l’attività sportiva, il riso o il pianto particolarmente inteso.
  • Tosse secca - È un sintomo molto comune: quando il bambino presenta tosse secca, stizzosa e permanente, con escalation durante il riposo notturno e le situazioni di sforzo fisico, potrebbe soffrire di asma. 

Questi sintomi si acutizzato durante le crisi di asma gravi: in tal caso, la respirazione si fa visibilmente difficoltosa, i sibili si intensificano e il bambino inizia a respirare in modo molto rapido, con particolare affanno. Lo sforzo si manifesta visibilmente anche a livello delle costole in fase di inspirazione, con rientramenti intercostali. Non è un raro, infine, che la pelle, così come le labbra, assuma un colorito pallido e bluastro.

Come curare l’asma nel bambino

Davanti a questi sintomi di asma, un consulto pediatrico è assolutamente indispensabile. 

Dopo essere giunti a una diagnosi (mediante esame clinico, spirometria o prove allergiche, in base all’età), è fondamentale stabilire la miglior terapia per la cura dell’asma nel bambino.

Oltre a tenere sotto controllo i fattori ambientali, la terapia d’elezione è farmacologica. In particolare, i farmaci che curano l’infiammazione dell’asma a lungo termini sono i cortisonici inalatori, mentre i farmaci per alleviare i sintomi sono i broncodilatatori, sia a breve (4 ore) che a lunga durata d’azione (12 ore). Ovviamente, sarà il medico - pediatra e/o allergologo - a indicare dosi, utilizzo ed eventuali combinazioni di farmaci e principi attivi, che sarà poi importante comunicare anche a nonni, insegnanti ed educatori che si occupano della gestione del piccolo paziente. 

Che siano cortisonici o broncodilatatori, in entrambi i casi gli esperti consigliano la terapia inalatoria tramite spray predosato, la modalità terapeutica più efficace e sicura per la cura dell’asma: attraverso l’uso di dispositivi spray (devices), il farmaco nebulizzato sotto pressione agisce direttamente sull’organo bersaglio, dunque sui bronchi. 

Per migliorare l’efficacia della terapia, si consiglia di abbinare allo spray un distanziatore, disponibile in diverse taglie a seconda dell’età del paziente pediatrico. In questo modo, il farmaco viene dapprima spruzzato all’interno delle camere distanziatrici e, successivamente, inalato dal bambino: non è dunque necessaria una fine coordinazione tra l’erogazione del farmaco e l’atto inspiratorio e il tempo utile per l’inalazione aumenta. Non solo: utilizzando un distanziatore, le particelle di farmaco possono raggiungere più facilmente le vie aeree inferiori, migliorando l’assimilazione dunque l’efficacia della terapia stessa e, soprattutto, minimizzando eventuali effetti collaterali.

Trudel infografica
Oltre alla cura, la prevenzione e la gestione dell’asma del bambino sono fondamentali.

Se la terapia farmacologica è essenziale, altrettanto lo è la prevenzione dell’asma nel bambino, abbinata ad una corretta gestione della problematica. 

Quindi, alcuni consigli utili:

  • Limitare il contatto con fattori scatenanti - Se la causa dell’asma è di origine allergica, è fondamentale evitare il contatto con gli allergeni interessati, siano essi alimenti, peli di animali domestici, condizioni dell’ambiente interno (tra cui acari, muffe, fumo di sigarette e vernici) o esterno (pollini, clima freddo/umido, inquinamento): ricordate, infatti, che eventuali infezioni delle vie aeree rappresentano degli importanti fattori di rischio per i bambini asmatici. Evitarli è quindi fondamentale per ridurre la possibilità di riacutizzazioni.
  • Aderenza alla terapia - Una cura continuata nel tempo sotto prescrizione medica è fondamentale per permettere al bambino di condurre una vita senza particolari limiti: questo perché una terapia di fondo antinfiammatoria e una terapia più aggressiva al bisogno consentono un controllo pressoché totale della patologia. Errori di somministrazione possono infatti compromettere il buon successo della terapia, specie quando il bambino è molto piccolo.
  • Stile di vita - Anche uno stile di vita corretto può aiutare a placare i sintomi dell’asma: evitate la sedentarietà e l’esposizione sia al fumo passivo sia attivo negli adolescenti con asma.
  • Pratica sportiva - Il bambino asmatico non è precluso dall’attività sportiva, anzi. È necessaria, però in molti casi, una pre-medicazione con broncodilatatore a breve durata di azione per il controllo della broncostruzione derivante dall’esercizio fisico.

Infine, ricordate i controlli periodici: visite specialistiche scadenzate nel tempo sono essenziali per la gestione e la rivalutazione dell’asma con ricadute positive sulla riduzione di episodi di crisi e riacutizzazioni.


*Contenuto di informazione pubblicitaria a cura di Sapio Life srl, distributore in regime di esclusiva sul mercato italiano dei prodotti Trudell Medical International per la linea AeroChamber.

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