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Saturimetro in casa: conviene averlo?

Redazione

Ultimo aggiornamento – 17 Febbraio, 2021

Il saturimetro (noto anche come pulsiossimetro o ossimetro da dito) è un dispositivo medico, che quest'anno è diventato molto ricercato dai consumatori italiani, in particolare per via della pandemia da Covid-19.

Durante la prima ondata, il saturimetro era letteralmente andato a ruba, con enormi incrementi di prezzo sui vari siti di e-commerce. Ad aprile 2020, infatti, il presidente del 118 Mario Balzanelli aveva ribadito la necessità di "fornire un saturimetro a tutte le persone in isolamento domiciliare obbligatorio". Questo, infatti, avrebbe consentito di "non aspettare l’insufficienza respiratoria acuta per intervenire" prevenendo, in questo modo, molteplici decessi. 

Di recente, il presidente del CTS (comitato tecnico-scientifico) e presidente del CSS (Consiglio Superiore di Sanità) Franco Locatelli ha ribadito che "i saturimetri sono straordinariamente utili  per considerare la compromissione respiratoria anche all'inizio, con bassi livelli di saturazione dell'ossigeno. Lo sforzo che verrà discusso, e che sarà messo in campo, è quello di dotare i medici di medicina generale (e quindi i soggetti infettati) di saturimetri, evitando [...] pertanto anche l’affanno delle strutture di pronto soccorso degli ospedali".

"Un saturimetro in ogni famiglia" è quindi l'esortazione del CTS a fronte della nuova e vertiginosa risalita dei contagi da Covid-19 nel nostro paese.

Ma cos’è il saturimetro? 

Il saturimetro è uno strumento che serve per misurare la concentrazione di emoglobina espressa in percentuale, ossia i livelli di ossigeno presenti nel sangue e individuare quindi in maniera rapida un possibile stato di dispnea, che rientra tra i sintomi gravi del nuovo coronavirus

Più nello specifico, si tratta di un utensile a forma di molletta che viene utilizzato per rilevare la quantità di ossigeno nel sangue una volta posizionato all’estremità delle dita. La misura dell’ossigeno nel sangue consentirebbe quindi alle persone in isolamento domiciliare obbligatorio di poter avvertire tempestivamente il 118, prima di arrivare a insufficienza respiratoria acuta

Tra le complicazioni dovute al nuovo Coronavirus, ricordiamo inoltre anche la desaturazione, ossia la riduzione della quantità di ossigeno trasportata dai globuli rossi. Ed anche questo è un dato particolarmente importate. 

Come funziona il saturimetro

Il saturimetro viene applicato all’estremità del dito del paziente oppure anche ai lobi delle orecchie. I risultati appaiono sul display del dispositivo:

  • Valori superiori a 96% sono considerati normali
  • Valori compresi tra 90% e il 95% indicano una condizione relativamente preoccupante
  • Valori inferiori all’85% sono associati a una grave ipossia

A questo proposito è però bene ribadire che il saturimetro non è equiparabile a un termometro. La saturazione sanguigna è infatti un valore relativo, che va interpretato da esperti e non dai civili: da 90% a 100% infatti, intercorre un intervallo di dati che a un profano possono sembrare del tutto irrisori, ma che invece possono invece indicare valori normali oppure patologici. 

Dunque il suo utilizzo sotto la supervisione del medico è fondamentale, e la sua assenza e le diagnosi fai-da-te possono invece ingenerare panico e un’errata interpretazione dei dati.

In ogni caso, i valori dell'ossiometro sono ovviamente utili per le diagnosi a distanza. Il livello di saturazione dell’ossigeno nel sangue inizia infatti a calare molto prima che si manifestino sintomi quali dispnea e insufficienza respiratoria, conseguenza della polmonite bilaterale interstiziale.

L’ausilio del saturimetro sempre secondo Balzanelli potrebbe consentire una ospedalizzazione tempestiva, fornendo le cure necessarie e prevenendo l'aggravarsi delle condizioni del paziente. Egli infatti ribadisce che “la condizione di insufficienza respiratoria va rilevata nelle fasi cliniche assai precoci, quando non sono ancora avvertite, ma sono comunque evidenziate dalla precoce riduzione della quantità di ossigeno trasportata in circolo dai globuli rossi (desaturazione). Ecco perché un saturimetro permetterebbe alla Centrale Operativa del 118 di intervenire in tempo salvando vite”. 

Tuttavia, memori anche di ciò che è successo durante la prima ondata, è bene scongiurare una nuova corsa ai saturimetri da dito. L’invito rimane, pertanto, quello di non eccedere in comportamenti ansiosi laddove non necessario, di munirsi della corretta strumentazione solo in caso di necessità o sospetta necessità per scongiurare la scarsa reperibilità per chi lo necessita sicuramente, ossia chi si trova in isolamento e chi ha difficoltà respiratorie e patologie pregresse. Infine, ricorrere sempre ai professionisti sanitari, telefonicamente o anche tramite il videoconsulto, per dubbi, conferme e diagnosi corrette.

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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