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Dita a martello: quali sono gli esercizi più utili?

Elena Turrini

Ultimo aggiornamento – 27 Settembre, 2023

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Le dita a martello sono una problematica che interessa le dita dei piedi, in grado di provocare dolore e fastidio nei pazienti, soprattutto quando si trovano a dover indossare delle calzature.

Esistono numerosi rimedi che si possono mettere in atto per ridurre la sintomatologia e correggere la deformazione. Tuttavia, nei casi più gravi, è spesso richiesto l’intervento chirurgico.

In questo articolo parliamo dei rimedi e degli esercizi utili per le dita a martello. 

Cosa sono le dita a martello

Le dita a martello sono una deformazione a carico dell’articolazione interfalangea prossimale. Le dita più colpite sono il secondo e il terzo dito del piede, ma, in realtà, è una problematica che potrebbe potenzialmente coinvolgere tutte le dita.

Ciò che risulta è una deformità in cui le dita coinvolte appaiono come arricciate assumendo una forma simile ad un artiglio.

Le persone più predisposte, solitamente soffrono anche di alluce valgo e questo binomio è dato dal fatto che la flessione verso l’interno provocata dall’alluce spinge le dita più interne ad incurvarsi.

Il soggetto che soffre di questa condizione inizialmente non prova alcuna sensazione ma, trattandosi di una problematica degenerativa, può peggiorare nell’arco di poco tempo, provocando dolore e fastidio, soprattutto quando indossa le scarpe.

Per porvi rimedio, esistono degli approcci terapeutici atti a ridurre il problema. Nei casi più gravi, si può vagliare l’ipotesi dell’intervento chirurgico, ma se c’è ancora spazio di manovra per un miglioramento senza chirurgia, il soggetto può fare quotidianamente degli esercizi che possono aiutarlo. 

Cause delle dita a martello

Le cause delle dita a martello sono molteplici:

  • malattie a carico delle articolazioni (ad esempio, artrite)
  • soffrire di alluce valgo
  • traumi alle ossa o ai muscoli del piede
  • indossare spesso calzature non idonee (tacchi troppo alti, punte strette, suola piatta)

I fattori predisponenti sono invece:

  • la familiarità
  • il sesso, in quanto le donne sono più predisposte
  • l’età, trattandosi di una condizione più frequente negli anziani 

Sintomi e diagnosi delle dita a martello

La sintomatologia inizialmente è blanda, infatti, è sufficiente una manovra manuale per far tornare il dito nella posizione corretta.

Comincia a farsi più importante quando il problema sta andando verso una fase più degenerativa in cui la deformazione diventa più rigida e non è più possibile portare il dito nella posizione naturale. In questo caso, il soggetto avverte dolore e fastidio intenso, soprattutto quando indossa le calzature.

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Il continuo sfregamento porta alla formazione di callosità sul dorso del piede che non fanno altro che aumentare la sintomatologia.

Quando il problema diventa cronico, il dolore riguarda anche la pianta del piede, in prossimità delle ossa metatarsali.

Per diagnosticare il problema, lo specialista (ortopedico) si avvale di:

  • esame obiettivo
  • diagnostica per immagini (generalmente raggi x)

Prevenire le dita a martello

In molti casi, non è possibile mettere in atto una vera e propria prevenzione, soprattutto se la problematica deriva da patologie articolari come l’artrite.

È però una buona abitudine utilizzare degli appositi plantari che consentano un appoggio ottimale del piede e un comfort per le dita.

È bene poi dedicare almeno dieci minuti al giorno per sostare e fare dei piccoli passi su un tappetino morbido (o ancora meglio sulla sabbia, se c’è la possibilità). 

Esercizi fisioterapia dito a martello

Gli esercizi per le dita a martello sono utili sia a prevenire che a curare il problema se questo si trova nelle fasi inziali.

Si basano sul rafforzamento dei muscoli che coinvolgono le dita del piede (circa 19), al fine di ottenere un maggior controllo dei movimenti e arginare il problema dell’incurvatura. 

Esercizio numero 1: piede prensile

Per fare questo esercizio, occorre posizionare un asciugamano (o un qualsiasi panno) a terra e poggiarci sopra il piede. A questo punto, il tessuto va afferrato con le dita dei piedi, arricciando le dita. La posizione va mantenuta per circa 5 secondi per poi rilasciare aprendo le dita.

L’esercizio va ripetuto a serie di 10, per un paio di volte al giorno. Se dovesse provocare dolore, è possibile ridurre la frequenza dell’esercizio o fare delle pause tra uno e l’altro. 

Esercizio numero 2: spremitura delle dita

Questo esercizio consiste nel porre dei divisori (non appuntiti) tra le dita, può trattarsi di piccoli tappi in sughero o in plastica oppure i classici distanziatori per smalto. A questo punto, schiacciare le dita opponendo una certa forza contro i divisori e poi rilasciare.

L’esercizio va ripetuto a serie di 10, quante volte più volte nell’arco della giornata. 

Esercizio numero 3: tira alluce

L’esercizio prevede di posizionare un elastico spesso intorno ad entrambi gli alluci, in modo che siano fra loro collegati e poi tirare verso l’esterno come per distanziare i piedi tra loro.

Ripetere dalle 5 alle 10 volte al giorno. 

Esercizio numero 4: esercizio con pallina

L’esercizio richiede l’ausilio di una pallina da tennis che verrà appoggiata per terra e sulla quale verrà poi fatta scorrere la pianta del piede come per praticare un massaggio. È un allenamento ottimo per allenare l’arco plantare e le falangi, offrendo un sollievo ai dolori tipici delle dita a martello e della fascite plantare (una complicanza frequente in chi soffre di dita a martello).

Un’altra opzione è quella di fare l’esercizio, anziché con una pallina, con una bottiglia ghiacciata, in modo da abbinare una sorta di terapia del ghiaccio utile a sfiammare la zona. 

Esercizio numero 5: camminare a piedi nudi sulla sabbia

Si rivela un esercizio ottimo in estate quando si va in vacanza. Camminare sulla sabbia calda offre numerosi benefici perché porta ad una stimolazione dei punti sensoriali posti sulla pianta del piede.

Questo esercizio è utile per alleviare dolori e fastidi.

Inoltre, la sabbia, essendo morbida e instabile, consente di effettuare un grande lavoro su tutta la muscolatura plantare. 

Rimedi naturali per le dita a martello

Per alleviare fastidi e dolori provocati dalle callosità, si possono adottare alcuni rimedi naturali utili per salvaguardare la cute e minimizzare la sintomatologia:

  • applicare dei cerotti o cuscinetti in gel di silicone per attutire lo sfregamento con le calzature
  • fare dei pediluvi in acqua e sali per ammorbidire la cute e ridurre le callosità
  • effettuare dei massaggi plantari
  • utilizzare degli appositi separatori per dita, reperibili nei negozi di sanitaria

Intervento chirurgico e riabilitazione dito a martello

L’intervento chirurgico per il dito a martello viene svolto solitamente in day hospital e rappresenta una pratica chirurgica considerata di routine per gli specialisti.

Ci sono due approcci che il chirurgo può intraprendere:

  • se la problematica è lieve, si interviene solo sul tendine
  • se il disturbo ha già coinvolto le articolazioni, si procede con l’artrodesi tramite filo metallico (che verrà rimosso dopo 5 settimane), con eventuale correzione dell’alluce (se la problematica è una conseguenza di una malformazione dell’alluce)

La convalescenza post operatoria dura da qualche giorno a qualche settimana, durante la quale è consigliato assumere una terapia a base di antinfiammatori (FANS) per tenere a bada il dolore e una profilassi antitromboembolica (solitamente punture sottocutanee di eparina a basso peso molecolare).

Il paziente, in questo periodo, dovrà tenere delle bende e utilizzare delle specifiche calzature.

Una volta che la guarigione è avvenuta, è possibile procedere con gli esercizi di fisioterapia riabilitativi esposti sopra per rafforzare la muscolatura.

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Scritto da Elena Turrini

Web Content Editor e SEO Copywriter, laureata in Economia e specializzata in Neurocopywriting e Storytelling aziendale. Negli anni ha coltivato la sua passione nei confronti della salute e della scienza frequentando vari corsi.

a cura di Dr.ssa Emiliana Meleo
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