Herpes labiale: un virus che resta per tutta la vita

Antonia de Gioia | Blogger

Ultimo aggiornamento – 14 Gennaio, 2017

herpes labiale

L’herpes simplex labialis, più comunemente conosciuto come herpes orale, è un’infezione della bocca generata dal herpes virus di tipo simplex 1 (HSV-1), si manifesta con vesciche e piaghe sulle labbra o sulle pareti interne della bocca (lingua e gengive).

È un’infezione molto comune e ad alto rischio di trasmissione.

Quali sono le cause dell’herpes simplex labialis?

Molteplici sono le cause, ecco le più frequenti:

  • Contatto fisico con soggetti già affetti dal virus (attraverso baci, saliva o semplice contatto fisico)
  • Contatto con oggetti usati da soggetti affetti dal virus (rasoi da barba, rossetti, asciugamani, utensili)
  • Eventi di alto stress
  • Febbre e stati influenzali
  • Esposizione prolungata ai raggi solari
  • Mestruazioni
  • Stato di stanchezza
  • Sbalzi ormonali
  • Stato di gravidanza
  • Infezioni vie respiratorie
  • Abbassamento delle difese immunitarie
  • Recenti interventi chirurgici
  • Cambi di temperatura rilevanti

Quali sono i sintomi dell’herpes simplex?

Come tanti altri virus, anche l’herpes labiale non si palesa immediatamente, le vesciche sulle labbra si presentano dopo due o tre settimane dal contagio e hanno una durata media di due o tre settimane.

È bene conoscere i sintomi per poter intervenire anticipatamente riducendo la formazione di bolle e di successive lesini cutanee. Ecco alcuni episodi che preludono il manifestarsi nel breve termine di un herpes labiale:

  • Formicolio o prurito vicino alle labbra
  • Bolle sulla lingua o sulle labbra
  • Gonfiore o bruciore delle labbra
  • Focolai di numerose piccole vesciche rossastre

Perché il virus ritorna ciclicamente?

Dopo la prima infezione, l’individuo non diventa immune al virus, anzi lo stesso permane dormiente nelle terminazioni nervose del volto per il resto della vita di una persona.

Nei soggetti già colpiti possono verificarsi due condizioni:

  1. Il virus potrebbe non manifestarsi più, ma il soggetto potrebbe essere portatore e trasmettere l’infezione ad altri con contatto.
  2. Il virus potrebbe riattivarsi periodicamente, generando nuove ferite. È il così detto herpes ricorrente.

Un episodio ricorrente si manifesta in modo più mite rispetto alla prima infezione: lesioni e sintomi sono più contenuti,i tempi di riassorbimento sono più brevi.

La velocità di formazione delle ferite e la loro gravità diminuiscono con l’avanzare dell’età.

Prevenire è meglio che curare: rimedi naturali

È bene trattare il virus in modo adeguato per evitare spiacevoli complicazioni: infezioni alla cornea per contatto con gli occhi, trasmissione ad altre parti del viso (guance, naso, orecchie) o su tutto il corpo con gravi conseguenze per chi ha un sistema immunitario debole (ad es. persona affetta da HIV).

Per mantenere il virus dormiente o contenere sintomi e lesioni già manifestate, oltre all’utilizzo di creme e farmaci antivirali orali (aciclovir, famciclovir o valaciclovir), è consigliabile ricorrere a trattamenti naturali.

Eccone alcuni esempi:

  • Seguire una dieta sana a favore del rafforzamento di tutto il sistema immunitario, basata su alimenti ricchi di lisina, omega 3, proteine, antiossidanti, vitamina C, zinco, riducendo il consumo di zuccheri e carboidrati
  • Ridurre il consumo di alcool e di sigarette
  • Applicare oli essenziali (ad es. olio di garofano), succo di limone o aceto di vino sulla zona interessata. Piccole applicazioni favoriscono il veloce assorbimento delle bolle
  • Applicare di ghiaccio durante la fase iniziale per rallentare il metabolismo della zona infetta e quindi la crescita delle vesciche.
  • Applicare sulle labbra un fazzoletto imbevuto nel tè caldo. L’acido tannico contenuto nel tè impedisce l’ulteriore diffusione
  • Utilizzare erbe antivirali, ad es. sambuco, calendula, aglio e radice di liquirizia

Data la rapidità di contagio è bene adottare quotidianamente piccole accortezze per evitare la trasmissione del virus. Ecco alcuni esempi:

  • Lavare con acqua bollente tutti gli elementi che possono aver avuto contatto con le vesciche infette
  • Non condividere utensili da cucina o altri oggetti personali con soggetti con virus
  • Non condividere creme con nessuno
  • Non baciare soggetti con virus
  • Non toccare le vesciche o piaghe, se lo fate lavate immediatamente le mani con acqua e sapone

Ogni individuo reagisce diversamente al manifestarsi del virus in relazione al proprio sistema immunitario.

In caso di lesioni persistenti o gravi è bene consultare il proprio medico.

Antonia de Gioia | Blogger
Scritto da Antonia de Gioia | Blogger

Sono una laureata in Marketing e mi occupo della gestione di attività promozionali e di comunicazione, con un’attenzione particolare al mondo digitale e social. Nel tempo libero, lontana dal lavoro quotidiano, mi dedico alla scrittura.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Antonia de Gioia | Blogger
Antonia de Gioia | Blogger
in Salute

138 articoli pubblicati

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Contenuti correlati