In Italia prosegue la campagna vaccinale, e in molte regioni si sta procedendo con la seconda dose del vaccino anticovid (senza la quale, lo ricordiamo, non si raggiunge l’immunità garantita dal trattamento vaccinale).
Non è però infrequente che alcuni pazienti stiano sperimentando intensi effetti collaterali dopo il vaccino anti covid. Ad oggi, infatti, i vaccini antiCovid utilizzati in Italia, ossia il BNT162b2 di Pfizer-BioNTech e l'mrna1273 di Moderna-NIAID, inducono reazioni avverse che si verificano con maggiore frequenza dopo la seconda dose; un dato confermato anche dall’EMA, ossia l’autorità regolatoria europea.
Si tratta però di effetti collaterali del tutto previsti; ecco nel dettaglio di cosa si tratta e perché non devono spaventare.
Effetti collaterali del vaccino antiCovid
Tra i sintomi che si sperimentano dopo la seconda dose si riportano:
- Febbre alta (39,5 – 40°)
- Dolori muscolari e articolari
- Mal di testa
- Spossatezza
- Gonfiore
- Problemi gastrointestinali
Essi si manifestano tra le 6 e le 24 ore dalla somministrazione del vaccino anticovid. Si tratta però di sintomi transitori: febbre e dolori muscolari, per citare i più frequenti, durano non più di 24 ore e sono gestibilissimi con l’assunzione di paracetamolo e antinfiammatori.
Solitamente, gli effetti collaterali si fanno più intensi nei soggetti giovani, ossia con una risposta immunitaria più funzionante e in grado di reagire più prontamente alla seconda inoculazione.
Per quanto riguarda poi la reazione anafilattica nei soggetti sensibili, essa è normale e può essere scatenata in realtà da un lungo elenco di farmaci e vaccini.
Reazioni al vaccino antiCovid: perché sono più intense dopo la seconda dose
I vaccini, così come qualunque farmaco che viene approvato prima di essere messo in commercio, possono prevedere la comparsa di alcuni effetti collaterali, anche di lieve entità. In particolare, per quanto riguarda il vaccino contro il coronavirus, questo si verifica dopo la somministrazione della seconda dose.
Questo perché la prima serve a produrre anticorpi contro la famigerata proteina Spike o S, l’elemento patogeno di SARS-CoV-2, mentre la seconda dose (o richiamo) consiste in una seconda esposizione all’antigene, che serve a rafforzare ulteriormente la risposta del sistema immunitario.
Dunque anche se intense, le reazioni al vaccino contro il coronavirus non devono stupire, né allarmare: sono infatti attese dalla comunità scientifica e non risultano dannose in maniera permanente sul nostro sistema immunitario. Anzi, la loro presenza dimostra che la risposta immunitaria è addirittura più funzionante.
Vuoi saperne di più? Ascolta il podcast sul vaccino anticovid.
Per maggiori informazioni sui vaccini anti-Covid, invitiamo a visitare il portale ufficiale del Ministero della Salute, cliccando qui .