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Superstizioni e cibo: a volte, rivelano consigli di salute

Redazione

Ultimo aggiornamento – 27 Marzo, 2021

Dicerie popolari su malocchio, sfortune e credenze legate ai prodotti alimentari popolano l’immaginario degli italiani. Quali sono le più comuni superstizioni sul cibo? Hanno un fondo di verità dal punto di vista della nutrizione? Ve lo raccontiamo in questo articolo.

I benefici dell’aglio (i vampiri non c’entrano)

La credenza popolare associa l’aglio ai vampiri, elevandolo ad antidoto verso queste creature soprannaturali e a rimedio contro il malocchio (da solo, o nelle caratteristiche “collane”). Antiche credenze partenopee, poi, indicano che inghiottire uno spicchio d’aglio intero a digiuno porti fortuna. In effetti, la correlazione fra aglio e salute non è completamente errata.

Rimedio naturale dai noti effetti antibiotici, utilizzato anche per contrastare il colesterolo e la pressione alta, l’aglio deve la capacità di rafforzare il sistema immunitario all’allicina, una sostanza solforganica in esso contenuta. L’allicina influisce poi sulla salute ossea e svolge anche un’azione depurativa su fegato e altri organi vitali. Soprattutto, è un ottimo alleato nella lotta al colesterolo e alla pressione alta.

Caffè e the prevedono il futuro (ricco di salute)

Conosciamo tutti l’usanza di predire il futuro leggendo i fondi del the o del caffè. Note rispettivamente come tasseomanzia o caffeomanzia, queste tecniche collegano a significati divinatori le figure originate dal compattamento delle foglie del the o dalla polvere di caffè, che si depositano sul fondo della tazza. 

Per esempio, la comparsa di una ghianda potrebbe indicare buona salute; al contrario un gufo indica cattiva salute. La verità è che, nonostante si consigli di consumare queste bevande eccitanti con moderazione, non mancano però anche i benefici legati al loro consumo quotidiano. 

Il caffè, ad esempio, contrasta lo sviluppo del diabete di tipo 2. Grazie a trigonellina e acido clorogenico, infatti, aiuta a ridurre i livelli di insulina. Non dimentichiamo, poi, che aumenta il metabolismo, migliora i livelli di energia e aiuta a prevenire Alzheimer e Parkinson.

Invece i flavonoidi (sostanze contenute nel ) svolgono un’attività antiossidante. Inoltre, le catechine (contenute nel tè verde) sono dotate di proprietà antipertensive, ossia sono benefiche per la pressione sanguigna.

Non solo soldi e fortuna: ecco le (vere) proprietà delle lenticchie

Un po’ perché sono gustose, un po’ perché speriamo la diceria sia vera, la notte di San Silvestro (31 dicembre) difficilmente si rinuncia a un piatto di lenticchie. Il consumo di questo legume l’ultimo giorno dell’anno si ritiene sia propizio per guadagni futuri. La credenza popolare deriva da unusanza che risale all’antica Roma: nell’imminenza del nuovo anno, si donava una borsa piena di lenticchie che, secondo il mito, si sarebbero trasformate in monete sonanti. 

Questo legume altamente proteico, però, è anche un’ottima fonte di fosforo e vitamine del gruppo B; la loro bassa quantità di grassi insaturi, le rende ottime per prevenire l’aterosclerosi, mentre l’elevata quantità di fibre consente di contrastare la stitichezza. Insomma, non è certo che aumentino le finanze, ma non c’è dubbio che siano un toccasana per la salute (e vanno bene anche per chi soffre di celiachia).

Rovesciare il sale e l’olio... Sì, ma sulle ricette giuste

Le leggende popolari su sale e olio sono numerosissime, e vertono tutte sul presagio di sfortuna dato dal rovesciamento di saliera e oliera sulla tavola o per terra. Il motivo è molto semplice: si trattava, infatti, di ingredienti preziosi, indispensabili per ogni ricetta ma, soprattutto, necessarie per la conservazione degli alimenti prima dell’invenzione del frigorifero. 

Materie prime imprescindibili e che si prestano a moltissimi utilizzi: non deve stupire allora che il loro spreco, anche minimo, era di per sé una sfortuna. Addirittura il sale, ai tempi dei Romani, era ritenuto così prezioso da essere utilizzato come valuta di scambio per le prestazioni militari. Vi dice qualcosa il termine salario? Deriva proprio dai compensi fatti ai militari sotto forma di sale, appunto. 

 E in effetti è bene non sprecare né l'uno né l'altro, date le proprietà salutari di olio e sale.

L’olio di oliva, per esempio, è una fondamentale fonte di grassi insaturi, ossia “sani”, soprattutto se consumato a crudo, ossia non utilizzato in fase di cottura, ma versato alla fine. Per esempio: l’olio può prevenire le malattie cardiovascolari, per via dell’alto contenuto di acidi grassi, ha funzione antiossidanti, per via dei tocoferoli e dei fenoli, e perché contrasta i radicali liberi e regola i livelli di zucchero nel sangue, dunque costituisce un prezioso alleato contro il diabete. L’olio extravergine di oliva, poi, aumenta il livello del colesterolo “buono” e abbassa invece quello cattivo e, da ultimo (ma non meno importante), ritarda il deterioramento mentale, allontanando malattie come l’Alzheimer.

Per quanto riguarda il sale da cucina: escludendo i soggetti che soffrono di ipertensione, il suo consumo non è da bandire del tutto, anzi. Anche quest’ultimo va aggiunto “a crudo” ai cibi cucinati e con moderazione: l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda però di non superare i 5 grammi al giorno. 

Pane capovolto e la nascita del pancarrè, da preferire (tostato) al pane fresco

A proposito di beni culinari di alto valore: anche il pane, un tempo, proprio in qualità di alimento quotidiano indispensabile, era ritenuto preziosissimo. Non si doveva però mai servire capovolto: un segno di malaugurio, che affonda le radici nell’Ottocento. A quei tempi il boia, ossia la persona incaricata delle esecuzioni capitali, proprio per via del lavoraccio che gli toccava svolgere, doveva sottostare a scherzi e burle da parte della comunità. I panettieri, per esempio, gli servivano il pane rovesciato, per manifestare il loro disprezzo. Di qui l'associazione sinistra tra pane capovolto e sventure imminenti.

Leggenda vuole che proprio grazie all’usanza del pane rovesciato fu inventato il pancarrè. In occasione dell’ultima esecuzione capitale in Italia, infatti, venne servito il pane rovesciato a tutti i cittadini, indistintamente. Per tenere a bada la sfortuna associata al pane sottosopra, però, i panettieri inventarono un pane che aveva la stessa dimensione sia “in piedi” che “a testa in giù”. In questo modo potevano continuare a servirlo capovolto al boia senza farglielo capire. 

Per tenere a bada la salute, invece, il pancarrè offre un beneficio notevole: si presta bene alla tostatura. Il pane tostato, in effetti, è più facile da digerire e tampona meglio i succhi gastrici. Se poi si tosta il pancarrè integrale e non impastato con farina raffinata, ancora meglio: l’organismo trarrà il massimo beneficio dalle fibre integrali. Attenzione, però, a non esagerare con la tostatura.

Mettere fine ai tradimenti col peperoncino, afrodisiaco naturale

Notissimo portafortuna e antidoto contro il malocchio, il peperoncino veniva usato anche come amuleto per scongiurare l’infedeltà. In caso di sospetto tradimento, infatti, il partner lasciava due peperoncini rossi sotto il cuscino del coniuge, in modo da riconquistarlo. 

In effetti in questa leggenda si ravvisa un fondo di verità: il peperoncino è un noto alimento afrodisiaco. Il motivo? Il suo consumo stimola e favorisce il rilascio di endorfine, gli ormoni del benessere prodotti dal cervello. Inoltre, la capsaicina sortisce un effetto vasodilatatore, e può per questo contribuire alla prestanza sessuale. 

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a cura di Dr.ssa Gloria Negri
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