Gatto che piange, ecco come lo fa e perché

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 19 Ottobre, 2023

gatto bianco e nero che piange

Il gatto che piange lo fa per una ragione fisica o emotiva, ma non lo fa come noi, a causa della tristezza. Le lacrime possono essere dovute alla maggiore produzione di liquidi dalle ghiandole lacrimali, dunque a problemi agli occhi causati da qualche condizione di salute da approfondire. 

Nonostante ciò, anche senza lacrime, certamente i gatti possono essere felici o tristi, soffrire, provare disagio e perfino entrare in depressione. Ma questa loro sofferenza la esprimono con alcuni comportamenti insoliti e con vocalizzi lamentosi che hanno l'obiettivo di attirare l'attenzione e comunicare il proprio disagio.

Vediamo cosa può destabilizzare un gatto e come aiutarlo. 

Perché i gatti piangono?

Se i gatti che piangono lo fanno senza versare lacrime, da cosa dipendono gli occhi lacrimosi che anche i felini mostrano talvolta?

Gli occhi lacrimosi non sono il segnale che il gatto piange per tristezza o dolore. Di solito, piuttosto, un gatto che versa lacrime può soffrire di un problema medico come una congiuntivite, un dotto lacrimale ostruito o un'infezione oculare. Pertanto, in questi casi è meglio rivolgersi al veterinario per un controllo.

I gatti piangono senza lacrime

Assodato che anche il gatto può soffrire, rattristarsi e provare disagio emotivo, oltre che fisico, vediamo allora come esprime i suoi sentimenti.

Quando soffre il gatto piange in un altro modo, ovvero mostrando cambiamenti comportamentali che potrebbero includere il pianto vocale. Non passa inosservato, ce ne accorgiamo perché il pianto del gatto che sta provando un disagio di qualche natura cambia rispetto al più comune vocalizzo quotidiano che fa per richiedere attenzioni normali o per reclamare cibo. 

Per comprendere meglio il pianto felino, è importante saperne riconoscere alcune caratteristiche: un miagolio lungo e lamentoso può essere una richiesta di attenzione perché vuole attenzioni, vuole essere coccolato o vuole giocare. Se, invece, il miagolio è acuto e frequente, potrebbe indicare che sta avvertendo un disagio fisico o emotivo.

Ma ci sono altri segnali, oltre alla vocalizzazione, che possono lasciar intuire la tristezza del gatto:

  • si nasconde 
  • mangia meno o si rifiuta di mangiare
  • si muove di meno e dorme di più
  • cambia le sue abitudini (toeletta, lettiera)
  • si mostra più aggressivo.

Questi segnali nel comportamento del gatto possono tradire un malessere. Per prevenire ogni problema, soprattutto se più adulto, è bene dunque confrontarsi con un veterinario. Una malattia non ancora diagnosticata può provocare sintomi dolorosi e generare anche sofferenza emotiva. 

Anche di fronte alla sofferenza emotiva, non legata a nessuna patologia, si deve fare qualcosa. Ma in questo caso aiutare il gatto significa trasmettergli più amore, presenza, trascorrere più tempo insieme, interessarlo con dei giochi, mantenere attivo l'odore a lui più familiare mettendo una coperta dove dorme. Questo contatto può confortarlo.

Naturalmente, le emozioni dipendono anche dall'età e dalle condizioni contingenti. Per esempio, i gattini che piangono perché appena nati possono farlo per attirare l'attenzione della mamma quando hanno fame, perché non hanno un riparo o perché sono spaventati.

Da considerare, infatti, che il gatto può soffrire emotivamente ed esprimere i suoi sentimenti anche quando si sente solo, quando è spaventato, stressato o ansioso per alcuni cambiamenti che avvengono nell'ambiente in cui vive. Questa reazione può accadere anche in età adulta.

Per esempio, una nuova famiglia alla quale devono abituarsi, l'arrivo di una persona nuova in casa, di un altro gattino o cane, può generare timore, così come la perdita di una persona cara o di un compagno di vita possono lasciare un grande vuoto. Anche un trasloco può traumatizzare il gatto che non riconosce più i suoi spazi vitali ai quali era abituato.

I gatti possono piangere anche per questi motivi

Il periodo del calore

Un gatto in calore manifesta la sua inquietudine anche attraverso i continui vocalizzi, uno dei segnali di una sofferenza data dalla condizione del forte stress ormonale cui è sottoposto in questo periodo. In particolare, il lamento della gatta in calore è inequivocabile quando non può accoppiarsi. 

In questi periodi, che spesso coincidono con le stagioni in cui c’è molta luce solare, il gatto si mostra più iperattivo, irritabile, irrequieto. Tenta di uscire di casa per raggiungere altri gatti. Prassi dei proprietari quella di ricorrere alla sterilizzazione e alla castrazione del gatto.

Ansia da separazione

I felini vengono descritti come animali autonomi, solitari e poco interessati all'interazione con le persone. Tuttavia, chi ci convive e ne fa esperienza, sa bene che non è del tutto così. I gatti scelgono quando avvicinarsi e anche a chi avvicinarsi, ma amano giocare, cercano la compagnia e desiderano ricevere cure e coccole dai loro proprietari. E anzi, se non ne ricevono, possono risentirne al punto di soffrire la solitudine.

E infatti una forma d'ansia molto comune è quella indotta dalla separazione. Il gatto lasciato troppo solo può sentirsi abbandonato ed entrare in uno stato di tristezza. Altre forme di ansia possono essere legate ad alcuni cambiamenti nel suo stile di vita. Tra questi, cambiamenti negli orari, oppure, come accennato, la causa della destabilizzazione può essere un trasloco o l'ingresso in casa di una persona o di un altro animale.  

La perdita di un compagno

Anche i gatti si legano profondamente ai loro compagni a quattro zampe e vivono la perdita con tristezza, risentendo della mancanza. 

Malattia cognitiva felina

La malattia cognitiva felina è simile alla demenza che può colpire le persone umana, ma si presenta nei gatti anziani, con oltre i 10 anni di età. Il pianto che si verifica in questi casi avviene in particolare durante la notte, quando aumenta lo stato confusionale del gatto. 

Artrite e Artrosi

I gatti anziani sviluppano spesso anche patologie come l'artrosi o l'artrite. I dolori correlati possono essere così intensi che il gatto piange con acuti e frequenti miagolii. Altri segnali di questa sofferenza fisica si possono osservare nel rifiuto di salire le scale, saltare e di fare altri movimenti.

Altre cause legate alla salute

Il cambiamento improvviso nel comportamento del gatto può dipendere anche da altre condizioni di salute, mal di denti, mal d'orecchi, perdita della vista o dell'udito, cistite, insufficienza renale, malattie del tratto urinario, problemi cardiaci.

Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Valerio Guiggi
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