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Congiuntivite nel gatto: cause, sintomi e cure

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 16 Maggio, 2023

Congiuntivite nel gatto: cosa fare?

La congiuntivite del gatto è un'infiammazione della congiuntiva dell'occhio, la membrana mucosa che riveste le palpebre e il globo oculare del gatto. 

La congiuntivite nei gatti è una delle malattie oculari più comuni, che si manifesta spesso in modo acuto, ovvero come condizione temporanea e di breve durata, ma può essere anche un disturbo cronico, che può influire sulla vista del gatto. 

Ecco perché è importante identificare e trattare tempestivamente questa condizione. In particolare, la congiuntivite nei gattini cuccioli non è da sottovalutare in quanto è molto contagiosa e può restare latente quando virale, manifestandosi nel momento in cui per qualche motivo si abbassano le difese immunitarie.

Vediamo quali sono i sintomi della congiuntivite nei gatti, le cause e le terapie per curarla.

Cos'è la congiuntivite nei gatti

La congiuntivite felina è uno dei più comuni disturbi oculari che si manifesta nei gatti. Come accennato, si tratta di un'infiammazione della sottile membrana mucosa (congiuntiva) che riveste la superficie interna delle palpebre del gatto e la superficie esterna del bulbo oculare, che ne viene lubrificato. 

Può colpire uno (unilaterale) o entrambi gli occhi (bilaterale). 

Le cause della congiuntivite nei gatti possono essere varie e comportare diversi sintomi, che è bene riconoscere i tempo per evitarne l'evolversi. È più comune nei gatti giovani, come premesso, e là dove vi siano più occasioni di contagio tra gatti randagi.

Sintomi della congiuntivite nel gatto

I sintomi del gatto con congiuntivite possono variare in base alla causa della malattia.

Quando si verifica una congiuntivite, le membrane congiuntivali diventano rosse e gonfie

I sintomi più comuni sono:

  • gli occhi arrossati;
  • il gonfiore;
  • la lacrimazione;
  • le secrezioni;
  • il prurito;
  • l'incapacità di aprire e chiudere completamente l'occhio, infezione delle vie respiratorie superiori.

Le cause

Si possono distinguere due tipi di cause più comuni di congiuntivite: malattie infettive e non infettive, tra cui allergie, contatto con corpi estranei, condizioni ereditarie e tumori. 

La congiuntivite può anche essere un sintomo secondario di un'altra malattia degli occhi.

Tra le cause infettive della congiuntivite, gli agenti infettivi come batteri, virus e funghi. In molti casi, virus come la Rinotracheite Virale Felina (FVR), nota anche come Herpesvirus felino, o il Calicivirus felino sono la causa scatenante l'infiammazione. Le infezioni virali primarie possono complicarsi a causa di infezioni batteriche secondarie che causano la congiuntivite primaria.

Tra le cause non infettive di congiuntivite, l'inversione delle palpebre chiamata entropion che interessa alcune razze come i persiani, gli himalayani e altre a pelo lungo. L'entropion causa un'irritazione corneale quando le ciglia sfregano costantemente contro il bulbo oculare.

Corpi estranei, come erba, polvere, sabbia, possono entrare nell'occhio, all'interno delle palpebre, possono scatenare una congiuntivite, ma anche l'esposizione a sostanze chimiche irritanti o le allergie. Infine, la congiuntivite può essere anche il sintomo dei tumori oculari(caso molto raro).

Vediamo nel dettaglio alcune cause tra le più comuni.

Cause infettive più comuni:

  • Congiuntivite infettiva o virale, la forma più comune: la causa di questa forma tra le più comuni è da ricercare nell'Herpes Virus Felino di tipo I (FHV-1), il virus della Rinotracheite infettiva felina o il Calicivirus (un altro virus comune che si diffonde principalmente nelle secrezioni di naso, occhi e bocca). Nei casi cronici o frequenti il virus si nasconde nel sistema nervoso e si attiva nei momenti di stress o di malattia. Tra i sintomi, problemi respiratori e secrezioni di tipo acquoso o mucoso. 
     
     
  • Congiuntivite Batterica: di solito i gatti con la congiuntivite virale presentano un'infezione batterica secondaria. Tuttavia anche i batteri possono essere l'agente patogeno primario. Tra gli agenti patogeni più comuni: Chlamydophila felis; Micoplasma; Stafilococco; Streptococco; Bartonella; Specie di Pseudomonas. I sintomi che sviluppa il gatto con questo tipo di congiuntivite sono una secrezione purulenta, l'aumento della lacrimazione, l'arrossamento degli occhi.
  • Congiuntivite Parassitaria: interessa più che altro i gatti che vivono all'aperto ed è causata da alcuni parassiti, come per esempio le pulci che causano infezioni parassitarie tra cui Leishmaniosi, Thelaziasi, Oncocercosi. I sintomi si possono manifestare con l'arrossamento degli occhi, gonfiore, secrezione oculare, macchie sulla cornea, intolleranza alla luce.

Cause non infettive

  • Congiuntivite Immunomediata: non tra le forme più comuni e si verifica quando il sistema immunitario del corpo attacca la propria congiuntiva, causando infiammazione e irritazione degli occhi. 
  • Congiuntivite Idiopatica: è una forma di congiuntivite che si verifica senza una causa chiara. "Idiopatica" significa, infatti, che la causa della malattia non è nota.
  • Congiuntivite Allergica: questo tipo di congiuntivite interessa i gatti più sensibili ad allergeni ambientali come polline, polvere, acari, l'esposizione ad alcune piante da esterno, il cibo; oppure si verifica nei gatti colpiti da malattie di natura allergica come la rinite, l'asma bronchiale o la dermatite allergica. Tra i sintomi, perlopiù prurito e irritazione.  
  • Congiuntivite da contatto con agenti esterni, sostanze tossiche, allergeni: le cause, in questo caso, sono da ricercare in alcuni irritanti come prodotti chimici, spray, fumo, aria condizionata. Possono anche dipendere da condizioni come la scarsa produzione di lacrime, l'invecchiamento, malattie autoimmuni, danni alle ghiandole lacrimali, uso di alcuni farmaci.
  • Malattie oculari come ulcere, glaucoma, tumori oculari o malformazioni palpebrali, possono causare congiuntiviti secondarie. 

Da notare che nei gatti più giovani, in genere, la congiuntivite è uno dei sintomi dell'influenza felina, malattia infettiva dovuta ad agenti patogeni batterici (ad esempio clamidia, streptococchi, stafilococchi) o virale (Fiv, Felv, Fio, Herpes), che può portare anche altri sintomi come: starnuti, febbre, inappetenza. Infatti un ruolo importante è svolto in particlar modo dall'Herpesvirus felino 1 (FHV-1) meno da Calicivirus, e dai batteri Chlamydophila felis o Micopslama.

Qualsiasi sia la causa, è fondamentale rivolgersi al veterinario il prima possibile, se si sospetta che il gatto abbia sviluppato una congiuntivite.

Congiuntivite nel gatto: cura e diagnosi

Prima di intraprendere un percorso diagnostico più specifico, il veterinario appurerà che non vi siano corpi estranei nell'occhio, ostruzione del dotto lacrimale ostruito, un'ulcera corneale o altre lesioni.

veterinaria visita il gatto

La diagnosi per la congiuntivite del gatto si deve fare prima di tutto distinguendo tra le cause infettive e non infettive. Il veterinario potrà valutare un esame oftalmico completo, che comprende: 

  • esame oculistico
  • test lacrimale di Schirmer per valutare la produzione lacrimale naturale del gatto
  • test di colorazione alla fluoresceina per diagnosticare eventuali ulcere corneali
  • test della pressione intraoculare per verificare la presenza di infiammazioni o glaucoma
  • tampone della secrezione oculare per identificare l'agente patogeno
  • esami del sangue per la ricerca del virus della leucemia felina e del virus dell'immunodeficienza felina. I gatti affetti da questi virus sono immunocompromessi e più suscettibili alle infezioni
  • esami del sangue per verificare la funzionalità generale degli organi
  • radiografie per valutare eventuale compromissione polmonare essendo comuni le infezioni respiratorio nei gatti con congiuntivite. 

Ulteriori esami possono includere la PCR, l'isolamento del virus, l'analisi degli anticorpi in immunofluorescenza.

Terapie per la congiuntivite felina

La terapia viene stabilita dal veterinario in base alla causa della congiuntivite

Una forma lieve (che passa nel giro di due settimane) può richiedere un semplice trattamento di pulizia della rima palpebrale e della perioculare.

La maggior parte dei casi di congiuntivite semplice nei gatti si risolve con una terapia topica di 7-10 giorni. La causa di un trattamento più lungo potrebbe essere legata ad agenti infettivi e ai casi immunomediati. 

Altre forme di congiuntivite batterica, virale, allergica e immunomediata, invece, richiedono terapie mirate: trattamenti con colliri o pomate topiche, farmaci topici per l'infiammazione e il dolore.
 
Nel caso di congiuntivite immunomediata (rara) verranno prescritti farmaci immunosoppressori. Nel caso delle infezioni batteriche, il trattamento include antibiotici sotto forma di pomate per gli occhi e, se necessario, farmaci somministrati per via sistemica. 

Le infezioni virali vengono trattate con farmaci antivirali; mentre le congiuntiviti allergiche con cortisone, che inibisce l'infiammazione e ha un effetto antiallergico.

Il veterinario indicherà come applicare i tutti i farmaci oculari per evitare che possano verificarsi ulteriori danni all'occhio del gatto.

A scopo protettivo si consiglia caldamente di utilizzare un collare elisabettiano, per evitare che il prurito induca il gatto a sfregare gli occhi con le zampe, provocando lesioni da graffio.

Prevenzione della congiuntivite

Oltre ai rimedi per curare la congiuntivite esistono alcune forme di prevenzione. Tuttavia, è bene sapere che non tutte le forme di congiuntivite si possono prevenire

Sicuramente, la vaccinazione regolare è il mezzo per prevenire, ad esempio, l'influenza felina. 

Per la prevenzione della congiuntivite da contatto con sostanze irritanti o con prodotti chimici, invece, si può evitare di fumare vicino al gatto, di usare prodotti chimici per la pulizia o spray irritanti. 

Per ogni consiglio su come prevenire la congiuntivite del gatto, tuttavia, è consigliabile consultare il veterinario. 

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Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Luca Buosi
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