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Quali potrebbero essere le cause sottostanti ad una sinusite cronica?

Ho subito 5 anni fa un intervento chirurgico di fess per un'ostruzione respiratoria nasale sinistra, con referto dello specialista otorino: “presenza di scolo secretivo mucopurulento a livello del meato medio di sinistra con edema e anteroposizione del processo uncinato. La tac evidenza un quadro di sinusite su base odontogena per la presenza di una deiscenza ossea sopra radice dentaria. L’osteite dell’osso mascellare rivela che si tratta di un processo flogistico che si mantiene da vario tempo”, esame istologico negativo. Faccio l’intervento, decorso regolare, inizio a indagare la “base odontogena”, le lastre non segnalano nulla di anormale. Due anni dopo, lamento otalgia sinistra, riacutizzazione sinusitica con iposmia e alterazioni del gusto. Otorino: “la rinoscopia conferma una risoluzione delle problematiche che hanno indicato la procedura chirurgica, con stabilizzazione degli esiti della stessa. Si consiglia osservazione odontostomatologica.” L’anno seguente, visita specialistica di controllo: “a sinistra si appressa un notevole restringimento della meatotomia media con scolo secretivo a colata verso la rinofaringe". La tac massiccio facciale: “presenza di ampia lesione periradicolare a livello del 25, che arriva ad interessare il pavimento del seno mascellare corrispondente, fortemente assottigliato, che risulta interrotto in un piccolo tratto. Scoliosi destro-convessa del setto nasale con completo impegno per ristagno di secreti in sede mascellare sinistra, in esiti di pregresso intervento. Normale pneumatizzazione conformazione delle restanti cavità paranasali”. L’otorino: “persiste sinusite mascellare sinistra a carattere odontogeno si conferma l’indicazione chirurgica di fess.” Rifaccio l’intervento. Ricomincio le indagini “odontogene”. Nel frattempo, la zona livello del 25 diventa talmente dolorante che mi faccio estrarre un dente che non aveva più la base ossea dove sostare. Nella visita di controllo post operatorio dall’otorino, dichiaro che “persistono disturbi logistici/algici a livello auricolare sinistro e cacosmia nasale sinistra. La congestione a sinistra pare peggiorata.” Non ottengo indicazioni in merito. Provo una cura a base di campi elettromagnetici pulsati, che mi dà sollievo e buoni risultati, tanto che nella successiva visita dall’otorino il quadro è nettamente cambiato: “miglioramento sintomatologia a livello locale sinistra e congestione con algia frontale destra in aereo. Il quadro obiettivo è nettamente migliorato rispetto ai controlli precedenti con scomparsa dello scolo secretivo da sinistra.” Gli altri disturbi persistono, cosa di cui l’otorino non si interessa dicendo sempre che sono di causa odontogena: respiro benissimo, nessuna secrezione. L'acufene, la sensazione di orecchio tappato, l’olfatto non recuperato, la sensazione di infiammazione nella zona sinistra mascellare non interessano. Per capirne la causa, il medico chirurgo della terapia neuro motoria mi prescrive una serie di esami del sangue: emocromo igf1, dhea-s, prolattina, tsh atc anti tpo atc anti tireoglobulina, 17oh progesterone fsh, lh, testosterone tot e free, glicoemoglobina insulina basale, pcr ra test, ves c3-c4 protidogramma, tipizzazione linfocitaria, cmv igg quantificate, ebv ea, vca ebna igg quantificate, herpes 1.2.zoster igg quantificate, borrelia atc igm igg western blot, morbillo virus igg quantificate, lipoproteina a omocisteina. Esito esami: alto livello s-ac-igg- anti epstein barr virus (vca). Alto livello s-ac-anti epstein barr virus (ebna-ag. Nucleare). Alto livello s-ac-igg-anti morbillo. Alto livello p-omocisteina. Il dottore dichiara che gli esami non hanno individuato la causa. Fenuncio un acuirsi significativo dell’acufene. Mi prescrive emocromo pth ige protidogramm, ma per gli esami non c’è nessun valore fuori scala. Riprovo allora con l’indagine sui denti e vado da vari specialisti: mi viene prescritta un'ortopanoramica con eventuali endorali per quesito clinico “condizioni apicali di denti del ii quadrante e seni mascellari”. Esito: "lisi orizzontale diffusa dei processi alveolari. Non si apprezzano lesioni periapicali. Esiti di avulsione recente in regione 25-26 con alveoli liberi mi vengono prescritte radiografie più dettagliate: la cs 3d dentale non rivela nulla". Faccio un altro consulto: “non c’è niente di odontogeno. Potrebbe essere l’infiammazione di lungo corso dopo l’ostruzione diagnosticata 5 anni fa che ha toccato il nervo acustico (acufene) e dei ricettori olfattivi.“ È davvero la mia sinusite cronica di origine odontogena? Dopo aver visto la cs 3d dentale, un altro specialista afferma che è quasi impossibile, che è normale lo strato di muco sopra la norma dopo un intervento fess. Sconfessa anche tutte le diagnosi che sia sinusite odontogena perchè quest’ultima c’è quasi esclusivamente in presenza di denti non più vitali, che non è il mio caso. Per acufene e perdita olfatto sconfessa l’altro collega dicendo che non dipende dalla sinusite. Può esserci qualcosa che non va all’interno del sito dove ci sono i ricettori olfattivi, da indagare. Invece l’acufene proprio no: probabile conseguenza di un malessere generale. Dopo 5 anni di specialisti, esami e pareri discordanti, provo di tutto: cura per carenza di omega 3, suffumigi giornalieri con estratto naturale all’eucalipto che mi danno miglioramento dei dolori nel seno frontale. Sperimento sia il bagno turco (vapori) che la sauna finlandese (secco). Al contrario di quanto dicono tutti i siti medici sulla sinusite che caldeggiano di evitare gli ambienti secchi, il primo mi dà giramenti di testa e pochi benefici, il secondo invece mi fa stare proprio bene, anche se il beneficio dura al massimo 24 h. In modo regolare ho iniziato la stanza del sale. Qualche beneficio all’inizio: poi deve aver irritato le mucose della parte sinistra, dal dolore che ho sentito. Col coronavirus e la sospensione della sauna la malattia misteriosa è degenerata: mi si sono gonfiate le gengive superiori sinistre, la gengiva s’è ritirata, il dentista mi ha detto che è probabilmente qualche dente in necrosi e una parodontite peggiorata. In questo caos di indicazioni discordanti, non pretendo una diagnosi alternativa certa, ma almeno un’indicazione diversa che mi apra nuovi orizzonti da indagare, se possibile, perché credo di aver toccato tutti i campi. Posso solo confidare che qualcuno, da qualche parte, abbia un’illuminazione, un’esperienza, una testimonianza per aiutarmi e indicarmi un nuovo territorio di indagine grazie infinite. Sono un uomo di 50 anni.

Risposta

Buonasera,
ho letto attentamente tutte le vicissitudini della tua intricata storia clinica ed è effettivamente difficile dare un giudizio adeguato senza poter vedere le immagini.

Mi sembra di capire che il problema principale sia la sinusite: questa potrebbe essere odontogena, ma nulla vieta che possa avere anche una base rinogena o addirittura una base allergica. Hai mai fatto le prove allergiche verso i comuni aero-allergeni? Sei per caso allergico all'Aspirina? Hai mai usato uno spray nasale al cortisone nei periodi di pollinazione?

Mi pare che la base allergica sia l'unica cosa non ancora indagata e ti invito a farlo per completare la batteria di esami.

Gli acufeni a volte si correlano anche ai valori pressori: sei un soggetto iperteso o molto ansioso?

La riduzione dell'olfatto è possibile nei pazienti che soffrono di sinusite cronica.
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Risposta a cura di
Dr.ssa Ingrid Raponi Medico Chirurgo
Dr.ssa Ingrid Raponi
chirurgo maxillo facciale
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