La terapia immunosoppressiva controlla il rigetto dal momento del trapianto dell'organo per tutta la vita.
Le conseguenze di queste terapie possono determinare un aumento delle infezioni soprattutto nei primi mesi dopo il trapianto, quando il dosaggio dei farmaci è ancora alto.
La mancata assunzione della terapia o l’assunzione in modo scorretto rischia di far fallire il trapianto. Se ad esempio una crisi di vomito non controllabile impedisce l’assunzione dei farmaci, è necessario contattare il centro trapianti di riferimento.
La dose giornaliera del farmaco viene stabilita in base ai livelli presenti nel sangue che vengono verificati periodicamente. L’assorbimento e il metabolismo dei farmaci è diverso nei vari pazienti, pertanto non è possibile stabilire una dose fissa a priori.