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Quali sono le cause della dilatazione all'aorta ascendente?

Tre mesi fa, ho preso un colpo di freddo da apertura sportello di surgelati in un supermarket, ero notevolmente sudata ed è stato talmente forte che, una volta a casa, ho sentito la necessità di mettere lana scaldata col ferro da stiro sul petto. Da quell'episodio, ho cominciato ad avere dolori al petto tipo pressioni e una tosse stizzosa e secca. Pensando ad un'infiammazione dei bronchi, ho fatto dei raggi, risultati negativi. Il medico mi ha consigliato una visita cardiologica, visto che dopo 2 mesi la pressione al petto non passava e un ecocardio ha rilevato una dilatazione all'aorta ascendente di 4,3, con placca aterosclerotica dell'aorta ascendente rilevata dall'angiotac fatta successivamente alla scoperta della dilatazione su citata. Sto prendendo il Cardicor 1,25 al giorno e mi è stato prescritto il Crestor per abbassare l'ldl, che ancora non prendo, in quanto sto cercando di abbassarlo con dieta e movimento (da 123 ora è 105, ma il medico dice che deve scendere almeno a 70 e insiste sul Crestor, ma io temo i suoi effetti collaterali). Con quel colpo di gelo intenso, seppur di pochi secondi, ma che ho avvertito molto, posso aver causato un'infiammazione tale da aver provocato la dilatazione dell'aorta, visto che i sintomi di pressione e tosse li ho avuti da quel giorno e mai prima? Quali esami dovrei fare per sapere se ho un'infiammazione in corso, che, se non curata, potrebbe far dilatare ulteriormente l'aorta? Ho 56 anni, peso 54 kg, altezza 160 cm, pressione bassa, mai fumato, poco movimento.

Risposta

Buongiorno,
il colpo di freddo potrebbe, oltre ai bronchi, avere interessato il pericardio, provocando un processo irritativo-infiammatorio responsabile dei sintomi descritti, congiuntamente all'interessamento della pleura. Non ritengo comunque che possa aver provocato la dilatazione dell'aorta, il cui riscontro è stato evidentemente casuale.

È vero comunque che esistono patologie infiammatorie-degenerative dei vasi arteriosi, che di solito interessano più vasi di calibro grosso-medio o tutto l'arco aortico; a tale titolo, sarebbe interessante sapere se esiste familiarità per tali patologie.

In relazione all'aorta, in assenza di ipertensione arteriosa, si devono valutare tutti gli altri fattori di rischio, ovvero le dislipidemie, il diabete, il sovrappeso corporeo, la vita sedentaria, il fumo.

Importante è il controllo della pressione arteriosa, più che della frequenza cardiaca e il controllo dei fattori metabolici; ha ragione il tuo medico chiedendoti di prendere la statina per contenere il più possibile il valore di LDL.

È importante inoltre che ti sottoponga a controlli periodici (6 mesi - un anno) dell'ecocardiogramma, per valutare l'eventuale tendenza all'accrescimento della dilatazione; eventualmente, completare l'indagine con una angioRMN o un'angioTAC e fornire i dati risultanti al chirurgo vascolare per una valutazione globale della situazione e dei rischi. 
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Risposta a cura di
Dr. Claudio Valerio  Santini Medico Chirurgo
Dr. Claudio Valerio Santini
cardiologo
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