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Cosa può fare una donna di 36 anni che soffre di problemi all'apparato digerente?

Buongiorno, sono una donna di 36 anni dq2 e dq8 geneticamente presenti gluten sensitivity confermata negativa test celiachia gastroscopia negativa ecograficamente niente di apprezzabile se non una visibile lentezza nella digestione e una peristalsi spesso funzionante al contrario. Faccio una piccola colazione ed un unico pasto principale a pranzo. Intolleranza al lattosio. Ho curato calcoli alla colecisti con Ursobil per un anno. La mattina, non appena ingerisco del cibo, inizia a gonfiarsi lo stomaco, dolori addominali, nausea e comincio con le eruttazioni. Il cuore inizia a battere molto velocemente, pur essendo a riposo. La temperatura corporea si innalza di circa 1/2 grado arrivando anche a 37.5. Dopo iniziano i dolori colici e spesso spasmi e conseguente diarrea. Alle volte, mi dà una sensazione quasi di svenimento. Passate 2-3 ore dall'assunzione di cibo, mi si attenua. Durante il pranzo, riprendono i sintomi e spesso la forte nausea crescente mi fa desistere dal mangiare o bere. Il mio pasto è composto, generalmente, da carne bianca ai ferri, insalata, verdure al vapore o verdure di stagione, un frutto ed un pezzo di dolce o gelato (senza glutine e senza lattosio), monitorando con l'ecografo è stato visto che a distanza di tante ore dal pasto, anche 9-10 ore, lo stomaco non è ancora vuoto. Ormai sono anni che questa situazione, con alti e molti bassi, si trascina. Spero che qualche esperto leggendo quanto ho scritto riesca ad ipotizzare qualcosa. Grazie.

Risposta

Buonasera,
in presenza di condizioni patologiche, come ad esempio la celiachia o l’intolleranza al lattosio, anche alimenti di solito ben tollerati possono generare problematiche di carattere digestivo.
Come accade per gli alcolici, anche alcune categorie di farmaci possono influire in maniera negativa sullo stomaco, andando a intaccare la mucosa gastrica ed esponendo al rischio di patologie quali gastrite, ulcere e reflusso gastroesofageo.
Il rallentamento del processo digestivo può essere inoltre indotto anche da un’errata masticazione, spesso frettolosa. Così facendo, si finisce con il sovraccaricare lo stomaco rendendo quindi la digestione più difficile. Possono infine influire anche fattori psicologici come stress, ansia e depressione.
Va valutata anche la possibilità della presenza di un colon irritabile o più precisamente un'irritabilità del tratto digerente.
Sarebbe utile assumere probiotici per migliorare la flora batterica intestinale e FOS (fruttoligosaccaridi utili come terreno di sviluppo dei batteri buoni per il colon); un aiuto alla digestione potrebbe derivare dall'assunzione di semi di finocchio e di infusi a base di zenzero. 
Andrebbero valutati con il tuo medico curante e/o con il nutrizionista gli alimenti più digeribili, procedendo per esclusione.

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Risposta a cura di
Dr. Gaetano Santoro Biologo
Dr. Gaetano Santoro
nutrizionista
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