icon/back Indietro Esplora per argomento

La Schisandra è davvero utile per combattere la stanchezza e l'affaticamento?

Buongiorno, sono una donna di 45 anni. Da un anno, seguo una dieta vegana e prendo diversi integratori di vitamina. La Schisandra è davvero utile per combattere la stanchezza e l'affaticamento?

Risposta

La Schisandra (Schisandra chinensis) è una pianta utilizzata da sempre in medicina cinese e da alcuni anni anche in Occidente. Le sue proprietà sono utili per la salute del fegato, contro la stanchezza e per il sostegno del tono dell'umore e delle difese immunitarie. La Schisandra (talvolta chiamata anche schizandra) è una liana rampicante legnosa originaria della Cina Settentrionale e della Russia Orientale.

La medicina tradizionale cinese inserisce Schisandra chinensis tra le sue 50 erbe fondamentali e da millenni ne usa le bacche. Il nome cinese della Schisandra significa bacca dai 5 sapori e deriva dal fatto che il suo frutto di color rosso (una bacca, appunto) possiede tutti i sapori fondamentali: aspro, dolce, salato, amaro e piccante. La Schisandra ha numerose proprietà salutistiche documentate da ricerche scientifiche: è adattogena, migliora la funzionalità cerebrale, è immunomodulante, antiossidante, antinfiammatoria ed epatoprotettrice.

Questi effetti sono innanzitutto da attribuire a lignani quali schisandrina, schisandrolo, schisanterina e gomisina, ovvero i principi attivi contenuti nella Schisandra e appartenenti alla classe dei fitoestrogeni. Grazie alle sue proprietà, la Schisandra è un fitoterapico che trova utile impiego in molteplici condizioni di salute, quali stress, stanchezza, esaurimento psicofisico, cali di memoria, di rendimento e di concentrazione, lentezza di riflessi, umore depresso, scarsa vitalità, basse difese immunitarie ed epatopatie, tra cui epatiti croniche. Sembrano possibili interazioni farmacologiche, nel senso di un'accelerazione del metabolismo epatico dei medicinali assunti in contemporanea alla Schisandra, con una conseguente riduzione dell'effetto terapeutico dei farmaci stessi.

Attenzione quindi alla terapia farmacologica che si sta seguendo e, nel tuo caso specifico, attenzione a tenere sotto costante controllo i parametri ematici di micronutrienti e vitamine soprattutto, dato che segui una dieta vegana

Condividi
Risposta a cura di
Andrea Massari Dietista
Andrea Massari
dietista
Altre risposte di questo specialista
Dieta del dr Mozzi: in cosa consiste?
Si tratta della cosiddetta "Dieta dei gruppi sanguigni", che prevede l'assunzione di determinati alimenti in base al proprio gruppo sanguigno, sulla base...
Curcuma: quali sono i benefici?
La curcuma è una spezia dal colore giallo-arancio proveniente dall'India. Per secoli, è stata, ed è tutt'ora, uno degli ingredienti fondamentali della cucina mediorientale...
Vedi tutte
icon/chat