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Disturbi del movimento ripetitivo

Neurologia
Disturbi del movimento ripetitivo

Cosa sono i disturbi del movimento ripetitivo?

Sono una famiglia di particolari "condizioni muscolari" dovute alla reiterazione di determinati movimenti ripetuti nel corso delle proprie attività giornaliere, soprattutto lavorative. In questo gruppo di disturbi rientrano: sindrome del tunnel metacarpale, borsite, tendinite, epicondilite, cisti gangliari. 

Da cosa sono causati i disturbi del movimento ripetitivo?

Tali disturbi sono causati dalla ripetizione ininterrotta di un'attività o di un movimento innaturale particolare. Esempi sono: la torsione del braccio o del polso, sforzi eccessivi, postura scorretta, affaticamento muscolare. 

I disturbi del movimento ripetitivo si localizzano soprattutto negli arti superiori come mani, polsi, gomiti e spalle. Non di rado possiamo riscontrarli in ginocchia, caviglie, schiena e fianchi.

Come si caratterizzano i disturbi del movimento ripetitivo?

I disturbi sono caratterizzati da dolore, formicolio, intorpidimento, gonfiore, arrossamento della zona colpita. Nei casi più gravi possiamo riscontrare perdita di elasticità, flessibilità e forza. In molti casi sono addirittura presenti ferite nelle zone del corpo interessate, impossibilitando lo svolgimento di azioni semplici. 

Con il passare del tempo possono causare danni temporanei o permanenti ai tessuti molli del corpo come muscoli, nervi, tendini e legamenti o la compressione dei nervi e dei tessuti. 

Chi viene colpito da questi disturbi?

Essenzialmente le persone che svolgono attività ripetitive come:

  • operai in fabbrica
  • falegnami
  • sportivi 
  • musicisti

Esiste una cura per i disturbi del movimento ripetitivo?

I trattamenti per il disturbo di movimento ripetitivo di solito consistono nella riduzione o interruzione dei movimenti che causano la sintomatologia. Opportuno è, ad esempio, prendersi delle pause durante il lavoro, esercizi di stretching e di rilassamento. 

Altri rimedi potrebbero essere l'applicazione di ghiaccio sulla parte interessato o l'utilizzo di stecche che alleviano la pressione su muscoli e nervi.

Solo in rari casi bisogna sottoporsi ad interventi chirugici per evitare danni permanenti.

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Dr. Leila Turnava Medico Chirurgo
Dr. Leila Turnava
Neurologo

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