Vene varicose e gravidanza: cause, sintomi e accorgimenti

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 09 Luglio, 2024

Donna incinta seduta sul letto che si tiene una gamba

Le vene varicose in gravidanza sono un disturbo comune causato spesso da cambiamenti ormonali e dall'aumento del volume del sangue, che si accumula nelle vene e forma rigonfiamenti sotto la superficie della pelle.

Le sedi più comuni sono le gambe, i genitali e il retto (emorroidi) e possono causare irritazione e fastidio, ma di solito scompaiono dopo il parto.

Vediamo quali sono le cause, i sintomi e le migliori pratiche per affrontare le vene varicose durante la gravidanza.

Cosa sono le vene varicose e come si formano?

Le vene fanno parte del sistema circolatorio e trasportano il sangue dal corpo al cuore e le valvole all'interno delle vene aiutano a far scorrere il sangue nella giusta direzione.

Se le pareti e le valvole delle vene si indeboliscono, il sangue può rifluire e accumularsi nelle vene; queste aree dilatate e gonfie possono sollevarsi dalla superficie della pelle, formando così le varici perlopiù sulle gambe.

Le vene varicose o varici sono quindi vene dilatate, gonfie, spesso tortuose e grumose sotto la superficie della pelle. Il termine varicose deriva proprio dalla parola latina "varix", che significa contorto. 

Perché le vene varicose sono comuni in gravidanza?

La gravidanza è un periodo di grandi cambiamenti per la donna: mentre si prepara ad accogliere una nuova vita, il corpo attraversa una serie di trasformazioni che possono portare a vari disturbi, tra cui le vene varicose. 

Queste vene gonfie in gravidanza possono apparire sulle gambe, sulle caviglie, nella zona addominale o persino nella zona vaginale esterna (vulva), causando disagio e preoccupazione. Anche le emorroidi, che sono vene varicose che si formano nel retto o intorno all'ano, sono comuni durante la gravidanza.

Cause delle vene varicose in gravidanza

Durante la gravidanza, ci sono due fattori principali che contribuiscono allo sviluppo delle vene varicose: i cambiamenti ormonali e l'aumento del volume sanguigno.

Cambiamenti ormonali

Gli ormoni della gravidanza, estrogeni e, in particolare, il progesterone, rilassano le pareti dei vasi sanguigni. Questo rilassamento può indebolire le valvole all'interno delle vene, rendendo più difficile per il sangue risalire dalle gambe al cuore. 

Di conseguenza, il sangue può ristagnare nelle vene, causando il loro rigonfiamento e la formazione di vene varicose. Questa condizione si chiama "insufficienza venosa".

Aumento del volume del sangue

Durante la gravidanza, il volume del sangue nel corpo aumenta fino al 50% per sostenere la crescita e lo sviluppo del feto. Questo aumento della pressione sanguigna può sovraccaricare le pareti venose del bacino, favorendo la formazione di varici in gravidanza. 

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La pressione esercitata sui vasi sanguigni indebolisce le valvole dilatando le vene e modificando il flusso sanguigno nella regione pelvica e nelle gambe.

Inoltre, con l'avanzare dei mesi, l'utero in crescita esercita una pressione sempre maggiore sulle vene pelviche, ostacolando il flusso sanguigno dalle gambe al cuore. Questa pressione può aggravare la formazione delle vene varicose, soprattutto nel terzo trimestre.

Sintomi delle vene varicose

Le vene varicose possono non dare alcun sintomo. In genere, tuttavia, si manifestano con una serie di sintomi tipici, tra cui:

  • gonfiore: le gambe e le caviglie possono apparire gonfie e pesanti, soprattutto dopo lunghi periodi in piedi o seduti;
  • pesantezza: si può avvertire una sensazione di pesantezza o affaticamento alle gambe, come se fossero difficili da muovere;
  • prurito e formicolio: la pelle sopra le vene varicose può essere pruriginosa o irritata;
  • crampi alle gambe;
  • dolori, pulsazioni, sensibilità;
  • vene visibili: le vene varicose appaiono ingrossate, come linee blu o viola sotto la superficie della pelle, spesso sul retro delle gambe o sulle cosce.

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Anche le emorroidi possono causare dolore e prurito; lo sforzo durante il movimento intestinale può anche causare sanguinamento.

Questi sintomi possono peggiorare con il progredire della gravidanza, soprattutto durante le stagioni più calde o dopo lunghi periodi in cui si è stati seduti o in piedi. In alcuni casi, le vene varicose possono causare dolore, crampi o una sensazione di bruciore alle gambe. 

I sintomi da tenere sott'occhio

Nella maggior parte dei casi, le vene varicose in gravidanza non sono pericolose e rappresentano solo un disagio temporaneo. Ciò detto, è importante prestare attenzione a questi eventuali segnali:

  • dolore intenso o persistente alle gambe;
  • gonfiore eccessivo o improvviso;
  • arrossamento o calore al tatto nelle aree interessate;
  • sanguinamento dalle vene varicose. 

Quali sono i fattori di rischio per le vene varicose in gravidanza?

Altri fattori possono aumentare il rischio di sviluppare vene varicose durante la gravidanza, tra questi:

  • l'eccesso di sodio o la carenza di fibre o di acqua: possono provocare una ritenzione idrica e aumentare il rischio di vene varicose ed emorroidi;
  • genetica: è più probabile che si sviluppino vene varicose durante la gravidanza se anche la madre o la nonna ne sono affette;
  • peso: le vene varicose sono più comuni se si ha un eccesso di peso.

Come vengono diagnosticate le vene varicose in gravidanza?

Per diagnosticare le vene varicose durante la gravidanza, lo specialista esegue una valutazione approfondita. Inizia con un esame fisico, analizzando i sintomi e ispezionando visivamente le gambe, i genitali e la regione rettale della paziente.

Se i sintomi appaiono più gravi del normale, il medico potrebbe prescrivere un ecocolordoppler: questa indagine diagnostica permette di misurare il flusso sanguigno nelle vene superficiali e profonde, fornendo informazioni preziose sulla gravità della condizione.


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È importante rilevare che le vene varicose in gravidanza possono aumentare il rischio di sviluppare trombosi venosa profonda, una pericolosa condizione caratterizzata dalla formazione di coaguli di sangue nelle vene profonde. 

Questo, a sua volta, potrebbe portare a complicazioni come l'embolia polmonare, che richiede un tempestivo riconoscimento e trattamento.

Cosa fare per le vene varicose in gravidanza

Trattandosi di una condizione che tende a sparire dopo la gravidanza, più che di trattamenti si parla di accorgimenti che si possono adottare per gestire questa condizione alleviandone i sintomi o prevenendone il peggioramento.

Attività fisica

L'attività fisica regolare è fondamentale per mantenere una buona circolazione sanguigna, prevenire e gestire le vene varicose durante la gravidanza. 

È opportuno evitare sport che comportano contatti fisici eccessivi o che richiedono di stare in piedi per lunghi periodi.

Camminare e nuotare, invece, sono tra le attività a basso impatto più consigliate perché promuovono la circolazione sanguigna senza sottoporre le gambe a un eccessivo stress: 

  • camminare: fare passeggiate regolari, anche solo per 20-30 minuti al giorno, può aiutare a stimolare la circolazione e a ridurre il ristagno del sangue nelle vene. Si consiglia di camminare a un ritmo moderato, evitando di sforzare troppo le gambe;
  • nuotare: il nuoto è un'eccellente attività a basso impatto che può alleviare la pressione sulle gambe e migliorare la circolazione. L'acqua esercita una leggera pressione sulle gambe favorendo il ritorno del sangue al cuore. Inoltre, il nuoto coinvolge tutti i principali gruppi muscolari, contribuendo a mantenere un buon tono muscolare durante la gravidanza.

Alimentazione

Consumare alimenti ricchi di fibre, freschi, come frutta e verdura, e limitare quelli trasformati, aiuta a mantenere il peso sotto controllo e a evitare l'aumento della pressione sanguigna.

Si consiglia, inoltre, di: 

  • consumare anche legumi e cereali integrali, che aiutano a prevenire la stitichezza. Questa condizione può contribuire alla formazione delle vene varicose esercitando una pressione extra sulle vene pelviche; 
  • limitare il sale: un'eccessiva assunzione di sodio può causare ritenzione idrica aggravando il gonfiore alle gambe. Optare per alimenti freschi e limitare il consumo di cibi trasformati e ad alto contenuto di sale; 
  • bere molta acqua: mantenersi idratati aiuta a mantenere il sangue più fluido favorendo una migliore circolazione. L'ottimo sarebbe bere almeno 8-10 bicchieri d'acqua al giorno.

Mantenere un peso controllato

L'aumento di peso eccessivo durante la gravidanza può mettere ulteriore pressione sulle vene. Seguire le linee guida del medico per un aumento di peso sano.

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Altri accorgimenti per le vene varicose in gravidanza

Questi altri rimedi aiutano la donna incinta a gestire le vene varicose.

  • evitare di stare in piedi o seduti per lunghi periodi: cambiare spesso posizione e fare pause per camminare o sollevare le gambe può migliorare la circolazione;
  • sollevare le gambe: quando si è sedute o sdraiate, sollevare le gambe sopra il livello del cuore per favorire il deflusso del sangue con il supporto di un cuscino o di un pouf;
  • utilizzare calze a compressione: indossare le calze a compressione graduata può aiutare a migliorare la circolazione sanguigna e a ridurre il gonfiore alle gambe. Queste calze esercitano una pressione decrescente dalla caviglia al ginocchio, favorendo il flusso di ritorno del sangue al cuore. Si consiglia di indossarle durante il giorno, togliendole prima di andare a letto;
  • dormire sul lato sinistro: questa posizione allevia la pressione dell'utero sulla vena cava inferiore, il principale vaso sanguigno che riporta il sangue dalle gambe al cuore;
  • massaggiare delicatamente le gambe: un leggero massaggio in direzione del cuore può stimolare la circolazione e alleviare il disagio.

Quando consultare il medico

Durante la gravidanza si dovrebbe mantenere un rapporto costante con il ginecologo, a maggior ragione se i sintomi associati alle varici in gravidanza diventano più seri o persistenti, tra cui dolore intenso, arrossamento o gonfiore eccessivo.

Sarà infatti questa figura a valutare l'ipotesi di consultare uno specialista angiologo per un eventuale bendaggio elastocompressivo in prossimità del parto.

Sono controindicati i farmaci che solitamente si usano al di fuori della gravidanza per le vene varicose, come ad esempio la diosmina.

Inoltre, senza dubbio, è importante rivolgersi a uno specialista se le vene varicose non scompaiono dopo il parto.

Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

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