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Dimagrimento da stress: quali sono i sintomi?

Anna Nascimben | Editor

Ultimo aggiornamento – 16 Giugno, 2023

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Il dimagrimento da stress si verifica in seguito a un periodo di profondo disagio fisico o mentale, che provoca nel soggetto un calo ponderale più o meno significativo. Ma da cosa è causato e quali sono i sintomi riconducibili ad esso? Esistono dei rimedi per ridurre il cosiddetto dimagrimento da ansia? Vediamolo insieme.

I sintomi fisici del dimagrimento da stress

Il dimagrimento da stress si verifica quando un soggetto subisce una diminuzione di peso corporeo senza che questa sia dovuta a una dieta o a una situazione di restrizione calorica. Il calo ponderale si verifica in genere quando la persona sta attraversando un periodo molto difficile della propria vita, caratterizzato da ansia e pensieri disturbanti. In generale il dimagrimento per stress si aggira intorno ai 4-5 kg di peso corporeo, tuttavia si tratta di un parametro fortemente personale che può subire variazioni. In ogni caso, se questo valore dovesse aumentare, i medici potrebbero decidere di intervenire compiendo delle analisi per verificare lo stato di salute del soggetto.

I sintomi riconducibili a una situazione di intenso disagio fisico e mentale non si limitano solamente alla perdita di peso, infatti non è raro che una persona provi febbre, perdita dell'appetito, dolore generalizzato, insonnia, mal di testa e problemi gastrointestinali.

Qualora subentrassero altri campanelli d'allarme di tipo fisico, però, è opportuno contattare il proprio medico per sottoporsi a degli esami di approfondimento. In particolare, i segnali più frequenti associati alla perdita di peso da stress includono:

  • dolori ossei
  • febbre
  • mal di testa
  • mal di stomaco
  • insonnia
  • abbondante sudorazione notturna
  • problemi alla vista
  • difficoltà a respirare
  • aumento della sete
  • aumento della minzione

Stress e dimagrimento: quale rapporto c'è

Stress e perdita di peso sono due eventi strettamente collegati: è molto comune, infatti, che soggetti fortemente ansiosi, o che stanno attraversando un periodo denso di preoccupazioni, subiscano un calo ponderale nell'ordine di qualche kg di peso. La causa principale del dimagrimento da stress e ansia è dovuta al fatto che il soggetto assume una quantità inferiore di calorie rispetto al suo fabbisogno corporeo. Un altro fattore predisponente è il cosiddetto malassorbimento delle sostanze nutritive, che si verifica quando il tratto digerente non riesce ad assorbire la corretta quantità di nutrimento necessaria per il funzionamento dell'organismo e per il mantenimento del suo peso.

Il calo ponderale, tuttavia, può essere causato anche dalla presenza di una patologia fisica, oppure da un mal funzionamento della tiroide (ipertiroidismo). Non a caso il dimagrimento è, molto spesso, uno dei primi segnali della presenza di una malattia: esso può verificarsi sia in presenza di un aumento dell'appetito (in questo caso le patologie più frequenti sono il diabete e l'ipertiroidismo), sia con la sua diminuzione. In quest'ultima categoria rientrano diverse eventualità, le quali incidono fortemente sulla perdita di peso, come ad esempio la presenza di disturbi dell'umore (depressione), la tossicodipendenza o la dipendenza da farmaci.

Se si escludono le cause fisiche e le patologie conclamate, ansia e stress fanno dimagrire perché molto spesso riducono l'appetito: la persona avverte una morsa allo stomaco che gli impedisce di mangiare, determinando, di conseguenza, una perdita di peso. Un altro comportamento tipico messo in atto da un organismo fortemente stressato è la tendenza ad auto percepirsi in una situazione di pericolo. Ciò determina una spinta da parte del metabolismo a consumare una maggior quantità di riserve di grasso per avere il carburante necessario ad un (ipotetico) evento avverso, con la conseguenza che si tende a bruciare più calorie del normale.

Perché l'ansia fa dimagrire?

Ansia e dimagrimento dipendono l'una dall'altra in quanto il forte stress può influenzare il metabolismo sotto diversi aspetti. Quando una persona vive una condizione di intenso disagio e di affaticamento mentale, il corpo tende a produrre degli ormoni, detti ormoni catabolici, i quali determinano un calo dell'appetito e il rilascio di grandi quantità di cortisolo (ovvero una sostanza che svolge un'azione distruttiva nei confronti dei muscoli e del grasso) e di noradrenalina.

Ma quali sono le ragioni principali per le quali il rapporto tra dimagrimento e stress è così stretto?

  • le persone molto ansiose possono soffrire di insonnia e di problemi nell'addormentamento. Dormire una quantità non sufficiente di ore per notte può alterare l'equilibrio metabolico e portare ad alterazioni ponderali;
  • il nervosismo fa dimagrire perché molto spesso, in situazioni di forti stress, le persone tendono a soffrire di problemi gastrointestinali come la nausea o i bruciori di stomaco, che riducono l'appetito e influenzano la quantità di calorie introdotte giornalmente;
  • chi sta attraversando momenti di grande preoccupazione, potrebbe dimenticarsi di mangiare e saltare i pasti;
  • spesso chi è nervoso si muove di più, aumentando in questo modo il dispendio calorico;

Dimagrimento da stress: come intervenire per ridurlo

Dimagrire per lo stress è una situazione molto comune, ma quali sono i rimedi che si possono mettere in pratica per cercare di migliorare la situazione? Sicuramente in primo passo da fare è quello di intervenire per facilitare la gestione degli stati d'ansia. Ecco qualche consiglio da tenere in considerazione:

  • non dimenticare di prendersi cura di sé, cercando di privilegiare ricette sane, gustose e preparate con ingredienti naturali;
  • mantenere un buon ritmo sonno veglia, cercando, per quanto possibile, di riposare il più possibile;
  • praticare una leggera attività fisica, meglio se all'aria aperta, che ha il vantaggio di stimolare l'appetito;
  • praticare degli esercizi di respirazione, in modo da favorire il rilassamento;
  • privilegiare le occasioni di incontro sociale e non chiudersi in sé stessi;
  • praticare attività che fanno sentire bene;

Ansia e dimagrimento: si possono prevenire?

Spesso stress e dimagrimento improvviso sono due facce della stessa medaglia e non è sempre facile prevenirli. L'ansia fa perdere peso in molti modi, dalla mancanza di appetito che porta a consumare meno cibo, alla tendenza a saltare i pasti. Per cercare di prevenire questa situazione è possibile adottare una strategia di tipo preventivo che prevede alcune semplici accortezze, come per esempio:

  • mangiare cibi energetici, come i carboidrati complessi, che forniscono le sostanze nutritive necessarie per il corretto funzionamento del nostro organismo;
  • cercare di consumare i pasti in compagnia di altre persone;
  • parlare con un medico per valutare l'integrazione con un multivitaminico;
  • non trascurare l'effetto dell'ansia sulla qualità della propria vita e iniziare un percorso di terapia e supporto psicologico con un professionista;
  • assumere tisane a base di piante dall'effetto rilassante e calmante, come ad esempio la camomilla o la passiflora;
  • dimagrire per stress può essere una condizione fastidiosa, tuttavia, a meno che la perdita ponderale non sia molto significativa, essa non causa conseguenze gravi per la salute. E' comunque importante cercare di limitare questa tendenza ad un periodo temporale limitato e prendersi cura della propria salute sia fisica che mentale;
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Anna Nascimben | Editor
Scritto da Anna Nascimben | Editor

Con una formazione in Storia dell'Arte e un successivo approfondimento nello studio del Digital Marketing, mi occupo da anni di creare contenuti web. In passato ho collaborato con diversi magazine online scrivendo soprattutto di sport, vita outdoor e alimentazione, tuttavia nel corso del tempo ho sviluppato sempre più attenzione nei confronti di temi come il benessere mentale e la crescita interiore.

a cura di Dr.ssa Emiliana Meleo
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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