Un prurito anale potrebbe essere ricollegabile ad un'alimentazione a base di nichel?
Salve, sono una ragazza di 24 anni, da un mese soffro di prurito anale. Dagli ultimi test effettuati, non sono state riscontrate intolleranze/allergie alimentari, anche se, analizzando la mia dieta, credo di aver “abusato” di alimenti contenti nichel. Infatti, dopo un primo periodo dove il sintomo si è verificato più volte nell’arco della stessa giornata, ad oggi si verifica saltuariamente la sera. Sono cosciente del fatto che un’analisi sarebbe la migliore soluzione a questo problema, vorrei però sapere se sono fenomeni ricollegabili facilmente al nichel oppure sono proprio fuori strada. Vi ringrazio.
Risposta
Gentile utente,
ti consiglio, prima di iniziare qualunque trattamento, di eseguire una visita da un medico di tua assoluta fiducia perché le cause del prurito perianale sono numerose. A volte, la causa del disturbo può essere collegata non solo al consumo dei cibi irritanti come caffè, tè, cioccolato, pomodori e salse a base dei pomodori (ketchup), agrumi, frutta secca (nocciole in particolare), uva, prugne fichi, alcool, ma anche all’eccessiva pulizia intima ed utilizzo dei detergenti e salviette disinfettanti e umidificanti contenenti nickel e parabeni; anche la scarsa igiene intima può determinare il ristagno del sudore che, a sua volta, può causare prurito.
Le cause del prurito perianale possono essere anche provocate dall’utilizzo di biancheria intima troppo stretta e/o sintetica oppure dall’applicazione locale di creme o farmaci (disinfettanti, antibiotici, anestetici); in alcuni altri casi, il prurito perianale può essere una manifestazione atipica di psoriasi.
Anche lo stress, ansia, candidosi, dermatofiti, ossiuriasi, infezioni batteriche da streptococchi e stafilococchi, herpes genitale, disturbi dell’alvo (emorroidi, ragadi, diarrea o stipsi ostinata), malattie della ghiandola tiroidea e altre patologie che possono determinare questo disturbo.
Cordiali saluti
ti consiglio, prima di iniziare qualunque trattamento, di eseguire una visita da un medico di tua assoluta fiducia perché le cause del prurito perianale sono numerose. A volte, la causa del disturbo può essere collegata non solo al consumo dei cibi irritanti come caffè, tè, cioccolato, pomodori e salse a base dei pomodori (ketchup), agrumi, frutta secca (nocciole in particolare), uva, prugne fichi, alcool, ma anche all’eccessiva pulizia intima ed utilizzo dei detergenti e salviette disinfettanti e umidificanti contenenti nickel e parabeni; anche la scarsa igiene intima può determinare il ristagno del sudore che, a sua volta, può causare prurito.
Le cause del prurito perianale possono essere anche provocate dall’utilizzo di biancheria intima troppo stretta e/o sintetica oppure dall’applicazione locale di creme o farmaci (disinfettanti, antibiotici, anestetici); in alcuni altri casi, il prurito perianale può essere una manifestazione atipica di psoriasi.
Anche lo stress, ansia, candidosi, dermatofiti, ossiuriasi, infezioni batteriche da streptococchi e stafilococchi, herpes genitale, disturbi dell’alvo (emorroidi, ragadi, diarrea o stipsi ostinata), malattie della ghiandola tiroidea e altre patologie che possono determinare questo disturbo.
Cordiali saluti
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Dr.ssa Svitlana Kovalenko
dietologomedico estetico
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