La tisana allo zenzero: a cosa serve, proprietà e benefici secondo la scienza

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 01 Luglio, 2025

Una tisana allo zenzero

Lo zenzero, scientificamente noto come Zingiber officinale, è una pianta erbacea della famiglia delle Zingiberaceae, originaria dell'Estremo Oriente. Coltivato nelle regioni tropicali e subtropicali, il suo rizoma, ovvero la radice carnosa, è utilizzato da secoli come spezia e rimedio nella medicina tradizionale indiana e cinese per le sue proprietà e benefici.
 
Da questa radice si ottiene la tisana di zenzero, una bevanda preparata facendo bollire il rizoma fresco, dopo averlo sbucciato, in acqua o, in alcune varianti, nel latte.

I principi attivi dello zenzero, come gingeroli e shogaoli, sono stati studiati per le loro proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e digestive, oltre a un possibile effetto protettivo sull'organismo. Restano comunque ancora dati da confermare con evidenze più solide.

Quali sono i benefici dello zenzero  

Come premesso, i composti bioattivi presenti nello zenzero, ritenuti responsabili della maggior parte delle sue proprietà salutari, sono i gingeroli e, nelle forme essiccate o cotte, gli shogaoli.

La ricerca si concentra sugli effetti dello zenzero, anche assunto come tisana, una forma comunque meno concentrata rispetto alla radice stessa o agli integratori.
 
Gli studi scientifici che indagano gli effetti benefici della tisana allo zenzero, ma anche più in generale sullo zenzero, sono pubblicati in riviste peer-reviewed, condotti da istituzioni di ricerca accademica e associazioni mediche, a supporto delle varie dichiarazioni sui benefici dello zenzero. 

Usi tradizionali dello zenzero: nausea e disturbi gastrointestinali

Da secoli, la tisana allo zenzero viene utilizzata nella medicina popolare per affrontare una serie di malesseri e disturbi comuni: raffreddore, tosse, mal di gola, febbre, affaticamento, dolori articolari e mestruali.

Molte di queste applicazioni si tramandano da generazioni, ma alcune iniziano a essere oggetto e trovano riscontro anche in studi scientifici attuali, soprattutto in relazione alle proprietà antinfiammatorie e all'effetto di modulazione sul sistema immunitario.

Vediamo in quali ambiti si concentra la ricerca medico-scientifica che mette al vaglio proprietà e benefici dello zenzero, con riferimenti specifici all'infuso.

L'effetto antiemetico dello zenzero è uno degli aspetti più indagati dalla ricerca, studiato in relazione a diverse condizioni associate alla nausea.

La tisana allo zenzero può aiutare a ridurre la nausea legata a queste condizioni:

  • gravidanza (soprattutto quella mattutina);
  • interventi chirurgici;
  • trattamenti chemioterapici;
  • sintomi da cinetosi (mal d’auto, mal di mare).

Studi clinici a supporto

Alcuni studi suggeriscono che i gingeroli presenti nello zenzero possano interagire con specifici recettori cerebrali coinvolti nei vomito. In certi casi, l'effetto dimostrato è simile a quello dei farmaci ma con meno effetti collaterali.

Una fonte rilevante è lo studio pubblicato su PubMed. Questa meta-analisi dimostra che l'integrazione di zenzero allevia i sintomi generali di nausea e vomito in gravidanza e la gravità della nausea rispetto al placebo, anche se non ha un effetto così determinante sul vomito in sé.

Zenzero contro dolori e infiammazione

Il consumo regolare di zenzero è stato associato a una riduzione di alcuni marcatori pro-infiammatori, un effetto attribuito ai composti attivi presenti nella radice.

Le ricerche si sono concentrate su condizioni dolorose di natura infiammatoria, come:

L'effetto antidolorifico è stato osservato sia in laboratorio sia in studi su persone. I risultati, però, non sono ancora del tutto concordi.
 
Il merito viene riconosciuto al gingerolo, estratto secco di zenzero e a un estratto arricchito di gingerolo, che hanno mostrato effetti analgesici e potenti effetti antinfiammatori.

Studi clinici a supporto

Per quanto riguarda l'associazione del consumo di zenzero alla riduzione di dolori e infiammazione, in particolare per condizioni come osteoartrite, crampi mestruali e dolori muscolari da sforzo fisico, una fonte rilevante è questa meta-analisi di trial clinici randomizzati, che dimostra l'efficacia dell'assunzione orale di zenzero per il trattamento dell'osteoartrite, con una buona riduzione del dolore e della disabilità rispetto al placebo.

Per i crampi mestruali, un'altra fonte pertinente è lo studio che evidenzia come lo zenzero possa alleviare il dolore associato alla dismenorrea primaria, risultando più efficace del placebo, anche se con risultati da interpretare con cautela a causa della limitata qualità metodologica degli studi.

Per i dolori muscolari da sforzo fisico, invece, questo studio indica che una integrazione di 4 g di zenzero può accelerare il recupero della forza muscolare dopo esercizio intenso, sebbene non influenzi direttamente i marker di danno muscolare o il dolore percepito (DOMS).

I risultati di questi studi richiedono approfondimenti.

Tisana allo zenzero e salute cardiovascolare

Lo zenzero è oggetto di studio anche per i suoi possibili effetti sul cuore e la circolazione. Le ricerche hanno evidenziato questi potenziali effetti:

  • abbassamento della pressione arteriosa;
  • miglioramento del flusso sanguigno;
  • riduzione di colesterolo LDL e trigliceridi;
  • effetto antiaggregante sulle piastrine.

Gran parte di questi dati proviene da studi su animali o in vitro. Le prove cliniche sono ancora limitate.

Studi clinici a supporto

Questo studio dimostra che l'estratto acquoso di zenzero induce un calo dose-dipendente della pressione arteriosa in ratti anestetizzati, attraverso un duplice effetto inibitorio mediato dalla stimolazione dei recettori muscarinici e dal blocco dei canali del calcio.


Potrebbe interessarti anche:


Una meta-analisi ha mostrato che l'integrazione di zenzero riduce i trigliceridi (TAG, -17.59 mg/dl) e il colesterolo LDL (-4.90 mg/dl), con un effetto più marcato a dosi inferiori o uguali a 2 g al giorno per TAG e colesterolo totale.

Questo studio invece, conferma  l'effetto favorevole dello zenzero sull'aggregazione piastrinica, utile nella prevenzione di malattie vascolari.

Tisane allo zenzero e diabete

In persone con  diabete di tipo 2 , alcuni studi hanno rilevato un miglioramento di parametri, come:

  • la glicemia a digiuno;
  • l'emoglobina glicata;
  • il profilo lipidico.

Anche in questo caso, le informazioni che abbiamo non sono sufficienti. Bisogna fare altre ricerche per avere conferme più solide.

Inoltre:

  • controllo della glicemia in persone con diabete di tipo 2: Gli studi clinici hanno rilevato effetti positivi dello zenzero sui parametri glicemici e lipidici;
  • glicemia a digiuno: uno studio clinico randomizzato in doppio cieco su pazienti con diabete di tipo 2 ha mostrato una riduzione della glicemia a digiuno (calo del 10,5%, p=0,003) dopo 8 settimane di integrazione con 3 grammi di zenzero in polvere al giorno. Un altro studio ha confermato una riduzione della glicemia a digiuno con 1600 mg di zenzero al giorno per 12 settimane;
  • emoglobina glicata (HbA1c): la stessa sperimentazione ha evidenziato una diminuzione dei livelli di HbA1c in linea con la glicemia a digiuno nel gruppo trattato con zenzero rispetto al placebo;
  • profilo lipidico: dagli stessi studi emergono prove a favore di miglioramenti nel profilo lipidico, con una riduzione dei trigliceridi e del colesterolo totale, con effetti più marcati in soggetti obesi e diabetici.

Studi clinici a supporto

La tisana allo zenzero è stata studiata per il suo potenziale ruolo nel controllo dei livelli di glicemia.

Diverse ricerche suggeriscono che lo zenzero, anche sotto forma di tisana, possa contribuire alla gestione del peso attraverso vari meccanismi.

Zenzero e peso corporeo

Ecco alcuni benefici della tisana allo zenzero sul peso corporeo:

  • aumento della termogenesi: uno studio ha mostrato gli effetti dello zenzero in polvere sull'aumento della termogenesi e sulla riduzione della sensazione di fame;
  • controllo dell'appetito: in particolare, queste ricerche hanno dimostrato che lo zenzero aumenta la sensazione di sazietà aiutando a ridurre l'appetito;
  • maggiore scomposizione dei grassi: lo zenzero potrebbe favorire la lipolisi e modulare l'obesità, come riportato da studi che evidenziano il ruolo dei suoi composti attivi, come il 6-gingerolo e il 6-shogaolo, nella combustione dei grassi;
  • riduzione dell'assorbimento dei lipidi: la letteratura medico scientifica indica che lo zenzero può inibire l'assorbimento dei grassi intestinali, un meccanismo che influisce sul controllo del peso.

Effetti antitumorali dello zenzero (studi preclinici)

I gingeroli e gli shogaoli sono stati analizzati per i loro effetti su cellule tumorali, capaci di agire in questi modi:

  • rallentare la proliferazione cellulare;
  • attivare l'apoptosi (morte programmata delle cellule);
  • ostacolare la formazione di nuovi vasi sanguigni nei tumori.

Lo zenzero è stato studiato per le sue potenziali proprietà antitumorali. Studi su modelli animali e cellulari suggeriscono che composti come il gingerolo e lo zerumbone possano inibire la promozione tumorale, indurre l'apoptosi (morte cellulare programmata) nelle cellule tumorali e sopprimere le vie pro-infiammatorie e angiogeniche legate alla progressione del cancro.

Sono necessarie altre ricerche perché gli studi in questo ambito hanno mostrato risultati contrastanti. 

Studi clinici a supporto

  • rallentamento della proliferazione cellulare: questo studio descrive la farmacocinetica di 6-, 8- e 10-gingeroli e 6-shogaol, evidenziando il loro potenziale anticancerogeno. Un altro studio pubblicato su PLOS ONE dimostra che il 6-shogaol inibisce la proliferazione delle cellule di cancro al seno, sia in colture monolayer che in sferoidi simili a cellule staminali tumorali, riducendo la vitalità cellulare e la capacità di formare colonie;
  • attivazione dell'apoptosi (morte programmata delle cellule): lo studio su Frontiers in Oncology mostra che il 6-gingerol, in combinazione con cisplatino, è efficace nell'indurre apoptosi e sopprimere la proliferazione nelle cellule di cancro ovarico, aumentando l'espressione di geni apoptotici come Caspase-3 e PARP. Inoltre, questo articolo su PubMed evidenzia che il gingerolo e lo shogaol esercitano attività anticancerogene contro il cancro gastrointestinale, modulando molecole di segnalazione come NF-κB e inducendo apoptosi;
  • inibizione della promozione tumorale e soppressione delle vie pro-infiammatorie: questa revisione su PubMed descrive come l'estratto di zenzero e i suoi componenti attivi, inclusi 6-gingerol e 6-shogaol, mostrino proprietà chemopreventive e antineoplastiche, inibendo la progressione tumorale e modulando vie pro-infiammatorie come NF-κB, STAT3 e COX-2 in modelli di cancro gastrointestinale. Un altro studio su International Journal of Toxicology dimostra che lo zerumbone inibisce la proliferazione e la migrazione delle cellule di cancro colorettale (HT-29), inducendo apoptosi attraverso l'aumento di ROS e la disregolazione del ciclo cellulare.

Una tisana allo zenzero

Sistema nervoso e funzioni cognitive  

Lo zenzero contiene una buona quantità di antiossidanti naturali, sostanze che possono aiutare a contrastare lo stress ossidativo, soprattutto quello legato all'età.

Alcune ricerche condotte su modelli animali suggeriscono un potenziale effetto protettivo anche a livello neurologico. In particolare, si è osservata una possibile azione nei confronti di:

  • neuroinfiammazione (infiammazione del sistema nervoso centrale, compreso il cervello);
  • declino delle funzioni cognitive;
  • malattie neurodegenerative, come il morbo di Alzheimer.

In alcuni casi, è stato ipotizzato un ruolo nel supporto contro malattie neurodegenerative come il Morbo di Alzheimer. Si tratta, però, di studi condotti su animali, evidenze ancora preliminari che richiedono studi clinici più ampi per comprendere meglio questi effetti. 

Studi clinici a supporto

  • antiossidanti naturali e stress ossidativo: i composti bioattivi dello zenzero, come gingeroli e shogaoli, agiscono come antiossidanti aiutando a contrastare lo stress ossidativo coinvolto nel processo dell'invecchiamento e nelle patologie neurologiche. Questo studio dimostra che l'estratto di radice di zenzero (GRE) up-regola l'espressione di superossido dismutasi (SOD) e catalasi (CAT), riducendo i livelli di malondialdeide (MDA), un marker di stress ossidativo, in un modello di ratto con Alzheimer;
  • neuroinfiammazione (infiammazione del sistema nervoso centrale, compreso il cervello): questo studio evidenzia che l’estratto di zenzero fresco possiede una discreta capacità antinfiammatoria a livello neurologico, attribuita al 10-gingerol, che inibisce la produzione di ossido nitrico (NO). Un altro studio mostra che il 6-gingerol attenua la neuroinfiammazione mediata da microglia in un modello di ischemia cerebrale, riducendo i livelli di citochine pro-infiammatorie;
  • declino delle funzioni cognitive: questo studio riporta che lo zenzero fermentato con Schizosaccharomyces pombe migliora il deficit di memoria indotto da scopolamina in un modello animale, suggerendo un potenziale effetto protettivo contro il declino cognitivo. Un altro studio recente dimostra che un campione di zenzero con alto contenuto di 6-gingerol allevia il deterioramento cognitivo indotto da scopolamina nei topi, migliorando la memoria spaziale, a breve e lungo termine, e aumentando i livelli di acetilcolina (ACh) nel cervello;
  • malattie neurodegenerative, come il morbo di Alzheimer: questo studio mostra che l'estratto di radice di zenzero inverte la disfunzione comportamentale e previene sintomi simili all'Alzheimer in un modello di ratto e migliora i parametri antiossidanti. Un altro studio supporta l'idea che lo zenzero, anche fermentato, possa migliorare la disfunzione della memoria in modelli animali di Alzheimer. Un terzo studio, invece, discute il ruolo neuroprotettivo dello zenzero nel morbo di Parkinson, ma menziona anche meccanismi rilevanti per altre malattie neurodegenerative, come la regolazione di neuroinfiammazione e stress ossidativo, fattori comuni nell'Alzheimer.

Come premesso, queste evidenze si basano su studi condotti su modelli animali o in vitro, e i risultati sono ancora preliminari.

Effetti collaterali e precauzioni d'uso per la tisana allo zenzero

La tisana allo zenzero non ha particolari effetti collaterali, se ci si modera nell'uso. In alcuni casi può dare fastidio, per esempio quando se ne beve troppo o in presenza di problemi di salute.
 
Tra i disturbi più frequenti: 

  • mal di pancia;
  • gonfiore, senso di pesantezza;
  • bruciore di stomaco, reflusso gastroesofageo;
  • diarrea;
  • nausea;
  • pressione bassa che può causare vertigini.

Lo zenzero può interferire con alcuni farmaci, come anticoagulanti e antipertensivi, con medicinali come aspirina, clopidogrel, warfarin, apixaban, dabigatran o rivaroxaban.
 
 Chi ha disturbi cronici, calcoli biliari, pressione bassa, problemi di coagulazione o assume farmaci ogni giorno dovrebbe confrontarsi con un medico.

Questo studio ha identificato che composti come il 6-gingerolo e il 6-shogaolo mostrano una potente attività antiaggregante piastrinica, sostenendo l'effetto vascolare benefico dello zenzero. 

FAQ – Domande frequenti

Quali sono i benefici della tisana allo zenzero? 

La tisana allo zenzero aiuta la digestione, allevia la nausea, riduce l'infiammazione e può rafforzare il sistema immunitario. È utile anche contro raffreddore, tosse e piccoli dolori articolari.

La tisana allo zenzero è efficace contro la nausea? 

Sì, bere tisana allo zenzero può ridurre la nausea dovuta a mal d'auto, gravidanza o cattiva digestione. È uno dei rimedi naturali più usati per questo scopo.

Bere tisana allo zenzero può aiutare la salute del cuore? 

Da alcuni studi emerge che la tisana allo zenzero può aiutare a ridurre la pressione sanguigna e il colesterolo, ma le prove sono ancora limitate a dati in vitro e su animali che indicano effetti antinfiammatori, antiossidanti, antiaggreganti piastrinici, ipotensivi e ipolipidemici.

È comunque una bevanda salutare se inserita in una dieta equilibrata.

Ci sono controindicazioni o effetti collaterali nel bere tisana allo zenzero? 

La tisana non ha effetti avversi pericolosi, ma può interagire con alcuni farmaci antiaggreganti (come l'aspirina o il clopidogrel) e anticoagulanti (come il warfarin, apixaban, dabigatran o rivaroxaban).

In caso di gravidanza, allattamento o patologie particolari, è necessario chiedere consiglio al medico.

Quanta tisana allo zenzero si può bere al giorno?

Una o due tazze al giorno mettono al riparo da possibili irritazioni di stomaco o altri effetti indesiderati.

Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Luca Berton
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Valentina Montagna | Editor
Valentina Montagna | Editor
in Diete

977 articoli pubblicati

a cura di Dr. Luca Berton